Dalla Casa della Carità di Usokami alle famiglie di Castel San Pietro

Proprio ieri ho ricevuto tramite d. Enrico la vostra graditissima lettera. Mi rallegro con voi della vostra fraternità e del vostro impegno cristiano e di carità.

Io sto bene..., sono arrivata già da quasi quattro mesi e sono contenta di essere qui anche se il mio desiderio sarebbe di riuscire a fare di più. Ma davanti al Signore penso valga di più l'essere del fare anche se l'essere è piccolo e povero...

Alla Casa della Carità tutto procede bene. Vi salutano tutti e vi ringraziano del vostro amore. Abbiamo due nuovi piccoli: Israele di 6 mesi, la cui mamma è morta e il padre è sconosciuto, e Zabulon, la cui mamma è impazzita e non può accudirlo. Sono arrivati in uno stato miserrimo, ma ora stanno meglio, stanno mangiando con appetito e sentono l'affetto che li circonda. Tutti gli altri stanno bene. Otto di loro hanno iniziato la prima elementare, tre hanno iniziato la prima superiore, quattro sono alla seconda materna e i più piccoli sono qui a casa che si divertono tra loro con le loro dade. Sono un'amore! Carinissimi! e la loro felicità la devono anche a voi che siete lontani, ma vi fate vicini con la vostra carità generosa.

Siamo in piena quaresima e sono già iniziati i vari "seminar" di preparazione al battesimo dei nostri catecumeni: sono circa 400, fra ragazzi e adulti, che dopo tre anni di catechesi diverranno Figli di Dio e della Chiesa nella prossima S. Pasqua. Preghiamo per la loro perseveranza che la luce del Risorto non farà loro mancare.

Ora termino augurando a tutti voi un santo cammino quaresimale e una santa Pasqua. Preghiamo a vicenda.

S. M. Gemma e le sorelle della Casa della Carità e assistiti.