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Dalla Casa della Carità di Usokami alle famiglie di Castel San Pietro

Usokami, 6 dicembre 1999

Carissimi tutti,

nell'avvicinarsi di questo Santo Natale che ci introduce nell'anno giubilare della Redenzione, mi è caro mandare a tutti voi un po' di notizie mie e della missione.

Quest'anno abbiamo ricordati i 25 anni del gemellaggio della Chiesa di Bologna, con la Chiesa di Iringa e perciò anche dell'inizio del mio cammino missionario e devo dirvi che sono molto contenta. E' stato un giorno di festa, di riconoscenza, di gioia. Il Signore fa davvero cose grandi e, a dire della moltitudine di gente che c'era, c'è davvero da essere molto contenti.

Il mio grazie va al Signore, ma anche a tutti coloro che ci hanno aiutato con la preghiera, il loro senso umano e cristiano, la loro simpatia e il loro contributo economico. Ringrazio molto tutti voi che mi siete stati vicini con l'adozione a distanza dei bimbi orfani e handicappati, con l'aiuto ai malati che non possono pagare medicine e anche con il pagamento della scuola materna, elementare, superiore e anche magistrali di due giovani.

Io sto bene e sono contenta di essere qui a fare quello che faccio con i malati, con gli ospiti della Casa della Carità, che ora conta 34 ospiti, con le giovani che hanno vocazione, che si preparano sul piano umano e cristiano a diventare suore, cioè persone che a tempi pieno sono a servizio degli altri. Anche le scuole materne mi occupano abbastanza, sia per preparare le giovani maestre da mandare in una scuola adatta, sia per dare il necessario per l'insegnamento e per la merenda dei piccoli. Le scuole materne ora sono 5 sparse nei vari villaggi della missione e i bimbi che le frequentano sono circa 750 .

Il 26 novembre u.s. abbiamo anche aperto una nuova comunità di suore a Ukumbu, un villaggio distante da qui 30 km e li le nostre sorelle porteranno avanti la pastorale, la scuola materna e l'insegnamento della religione nelle scuole superiori. La popolazione ha accolto queste nostre sorelle come un dono grande, con tanta festa e tanto amore.

La costruzione della chiesa continua ad occupare tanti lavoratori locali e anche all'ospedale è stata fatta una ristrutturazione al Centro Malunbuto, che ha occupato un gruppo di giovani muratori e manovali, guidati da Renato Stagni, che ogni anno ci dona alcuni mesi di volontariato.

Il 24 novembre 4 giovani hanno fatto i voti, ed ora sono 28 le suore africane. Queste sono un grande dono del Signore perché possono aiutare la loro gente meglio di noi, in quanto conoscono più a fondo la cultura e le loro necessità.

Il 2000 sarà per me anche l'anno delle vacanze in Italia e mi farà tanto piacere incontrare e salutare tutti.

Termino augurando un santo natale di pace, di salvezza e di redenzione e un felice anno 2000! Che il vangelo di pace e di amore che gesù Cristo ha portato sulla terra possa raggiungere tutti gli uomini.

Vi abbraccio

Suor Maria Gemma

 

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