Parrocchia dei SS.Pietro e Paolo di Luino

C'è notizia e notizia

da Camminiamo Insieme - anno 18, n.49 del 5/8/2001-

Sto parlando con il parroco di Voldomino: all'improvviso un tuono fragoroso mi impone di correre a casa. lì cielo è percorso da giganteschi fulmini, l'aria sembra lacerarsi per i boati, le prime grosse gocce cadono qua e là, la gente, che avevo visto dirigersi verso il centro, ora si affretta verso casa, lasciando deserte le luci del parco Ferrini.

Finalmente a casa, corro per le normali precauzioni che ogni temporale impone. Mi siedo, il telefono squilla: una notizia che richiede immediata presa di coscienza, urgente scelta sulle decisioni da prendere, mentre sento uscire il suono delle parole che invitano alla calma chi sta all'altro capo del telefono, ma anche me. Passato il temporale, uno si abitua al bel tempo, al normale ritorno delle stagioni, alle nubi basse che ti schiacciano o ai cirri alti e luminosi, al sole che inonda le giornate dal mattino alla sera o a quella penombra che rattrista. Per il.temporale estivo è diverso, la Brianza l'ha provato un mese fa, può devastare un territorio in poco tempo.

Ci sono notizie che hanno la stessa forza di un nubifragio. il ritmo consueto è spezzato, l'animo è preoccupato, la mente elimina tutti gli altri pensieri e progetti il cuore sembra essere una bussola che punta sempre li. Poi passa Corro con la mente ai diversi momenti difficili, alle notizie dure e brutte. Mi guardo allo specchio, mi osservo dentro e mi ritrovo con una storia intima che si sviluppa attorno al nucleo originario del mio io che la Bibbia dice fatto ad immagine e somiglianza di Dio.

Dopo lo scampato pericolo di una brutta notizia, ho visto tornare il sorriso sul volto e il bel tempo nella vita di tanti. Ho però toccato con mano lo spessore duro e freddo della sofferenza che prende un'esistenza e la consuma; ma anche, in questi casi pesanti, ho sentito tornare la speranza per un po' di attenzione, premura, disponibilità, compagnia. Scendo in chiesa per verificare che siano chiuse le finestre e mi fermo a gustare il bel lavoro compiuto da alcuni uomini che hanno pulito, riparato, rianimato i mobili del coro. Fuori c'era il sole, il lago invitante, i boschi delle nostre montagne e loro erano li a carteggiare, incollare, avvitare... lì nostro meraviglioso faggio rosso abbattuto dal vento perde ogni giorno di più la sua maestosa ed ingombrante presenza perchè c'è qualcuno che, con sudore, lo sta ridimensionando. In una pausa, mi chiede se può portare un po' di legna per il camino ad un amico ammalato. "Sa, un piccolo segno, gli piace stare a guardare il fuoco".

Potrei continuare a portare esempi di notizie che ti bloccano e di notizie che ti rianimano. Capisco che la vita non è un qualcosa di aereo, ma concretezza difatti che diventano notizie. Sul mio tavolo c'è il Vangelo: lo guardo, lì c'è la buona notizia, il fatto dell'amore di Dio, dispiegato nel tempo dell'esistenza di Gesù.

Comunque anch'io sono una notizia perchè sono una presenza, un fatto. Spero e prego di seguire Gesù per essere una notizia buona per tutti.

don giorgio