Parrocchia dei SS.Pietro e Paolo di Luino

Dal tormento all'estasi

da Camminiamo Insieme - anno 18, n.43 del 24/06/2001-

Mi ritaglio una breve pausa e attraverso il Duomo, lasciando alle spalle il tormentato viaggio ma non il pensiero per i tanti luinesi che ogni giorno sperirmentano questo percorso. La sala che accoglie i decani per l'incontro in arcivescovado è pervasa da una pace che ristora: la luce è giusta, i suoni sono pacati. la poltrona è comoda, lo spazio è rispettato, I' accoglienza del Cardinale è paterna.

A mano a mano che le relazioni si sommano, protese a delineare il cammino per il prossimo anno, mi ritrovo con la stessa tensione, vigilanza, ansia, preoccupazione, ricerca di uno spiraglio, invocazione, intolleranza, tipiche del percorso in auto Luino-Milano. Si parla di Consiglio Pastorale Parrocchiale e quindi di fiducia e collaborazione con i laici, di attese e prospettive, risultati e inadempienze, desideri e propositi, incoraggiamenti e richiami, esortazioni e.... I richiami a fascicoli e testi, zeppi di parole, senza mai una piccola oasi di foto, non rallentano il ritmo del pensiero. che anzi ora travolge la diga dell'accoglienza e va per la sua strada.

Come arrivare alle elezioni del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale nella terza domenica di ottobre? Numerose sono le indicazioni: preparazione remota con, per esempio, questo mio sproloquio e poi parlarne ancora sul Camminiamo Insieme, all'omelia, nei vari momenti di catechesi; prepara­zione prossima: disponibilità di candidati, liste per età, pubblicizzazione... Mi accorgo che è una macchina organizzativa notevole. Questo però non mi spaventa, ci sono persone che hanno queste capacità. Tanti possono essere i modi per compiere il percorso della vita cristiana insieme, l'importante èscegliere bene. Il Concilio Vaticano secondo ha privilegiato l'immagine di "Popolo di Dio", con tratti e sottolineature prettamente familiari, proprio perchè segnati dalla coscienza che essere Chiesa è un fatto carico di calore. Ora qui inizia il mio chiaro impegno: far sentire che il Consiglio Pastorale Parrocchiale non è tanto per decidere e fare -per questo ci sono gruppi ed associazioni- ma per vivere la parrocchia 'come una comunità di fratelli e sorelle con responsabilità diverse". Queste parole arrivano non solo all'orecchio, ma al cuore del mio lavorio mentale.

E ancora e necessario superare il cristianesimo dei bisogni per approdare ad un cristianesimo di responsabilità. Il primo è soddisfatto quando si è esaurito il proprio bisogno religioso, di amici:ia, serenità, comunità, ritrovamento di sé e, perchè no?, anche di Dio; il secondo comincia quando ci si accorge che non si può più essere cristiani solo per se stessi, quando il prendersi cura della fede e della vita degli altri non è un lusso per chi è disponibile, per il cristiano "impegnato", per quello che ha tempo per la parrocchia."

Mi sembra di uscire da quel tappo di auto che mi ha represso tra Legnano e Lainate, ora premo sull'accelleratore e sento che ci sarà pure il modo di parlare al cuore delle persone. Non sono più con i miei cari amici decani che indugiano pensierosi nell'ascolto. ma sento di essere già in cammino con la mia gente che ha voglia di Regno di Dio, cioè di vita buona e vera come un Vangelo.

Ho lasciato ormai Milano e la Curia e in auto non mi sento solo, anzi il trillo del telefonino mi offre la gioia, non meritata, ma chiaramente donata, di una parola fraterna.

don giorgio