Parrocchia dei SS.Pietro e Paolo di Luino

Quale volto

da Camminiamo Insieme - anno 18, n.37 del 13/05/2001-

Ieri per una piazza, oggi per una rotonda o per uno dei lavori stradali che l'Amministrazione comunale ha intrapreso, c'è una serie di commenti, giustificazioni, ipotesi, prospettive, non mancano le immancabili invettive per i disagi. I più informati, frequentatori di consigli comunali e partiti, o lettori attenti dei giornali locali, spiegano, illustrano, orientano il dibattito. Passo, ascolto, osservo, mi informo e sono contento che qualcosa si muova. Mi appassiona una domanda: quale volto stiamo dando alla nostra città? Nel tessuto urbano si leggono le varie vocazioni negli stabilimenti in rovina, nelle ville e alberghi d'altre epoche. Quale impronta per questo nostro tempo? Mi chiedono un certificato di battesimo per il matrimonio e c'è da districarsi tra ben 131 nati nel 1973; dieci anni fa, i nati erano 50; lo scorso anno 36. Il lavoro in Svizzera sta assorbendo tanta mano d'opera. Ci sono ragazzi che, da mattina a sera, sono lasciati a se stessi perchè i genitori devono lavorare. Qualcuno dirà: sono problemi troppo grossi; questa società impone sempre nuove esigenze; non si può avere tutto.

E' venuto Don Antonio Mazzi a parlare al Sociale il lunedì prima di Pasqua e c'era molta gente interessata al grave problema degli adolescenti che riescono a mandare in crisi anche i genitori più aggiornati e abili, questo sacerdote che da anni si occupa di drogati (attualmente ne assiste un migliaio nelle varie comunità) ha ridato fiducia, coraggio, nuovo riferimento:

"Basta con le picconate o con la demolizione sottile e strisciante della famiglia. Convinciamoci che, senza questo pilastro portante, la società non può stare in piedi. Tutti gli addetti ai lavori sono concordi: anche la famiglia più disastrata è preferibile ad un'alternativa di vuoto. L'amore trova il sereno anche in mezzo a temporali e bufere. E ciascuno di noi ha bisogno di amore stabile, vero, autentico, non di amori stagionali, di brividi passeggeri. Se è vero e riconosciuto che la famiglia è il motore di una società spesso disorientata, è necessario e urgente che la famiglia sia messa in condizione di essere tale e non soltanto una pensione, un luogo dove ci si ritrova davanti al moderno capotribù, cioè il televisore, facendo il girotondo attorno al frigorifero, muti per non disturbare i colloqui freddi e meccanici che ci arrivano dal video. Alla famiglia ondeggiante del Duemila vanno forniti gli aiuti e gli strumenti necesari perchè possa crescere, alimentarsi e rasserenarsi. "

Mi sembra un parlare onesto e serio e così l'hanno vissuto i presenti.

Domenica 20 maggio sarà bello vedere in chiesa coppie di sposi che ricordano il loro anniversario di matrimonio. Durante il mese di maggio, alla sera, al Carmine, affideremo alla Madonna le nostre famiglie. L'oratorio e la nostra scuola continueranno a dedicarsi ai ragazzi, coinvolgendo i genitori. Tante persone: insegnanti, associazioni, volontariato, animatori sportivi, ricreativi, culturali e sociali si impegnano anche se spesso hanno il respiro corto per tanti sforzi vanificati. E' urgente imparare a comunicare, confrontarsi, accogliere le proposte che aprono nuovi orizzonti, credere in ciò che è giusto e vero, raccogliersi insieme. E' troppo bello e importante decidere e perseguire il volto e il futuro della nostra città. Mi piacerà ascoltare commenti sugli interventi per rendere più bella la città, però mi fermerò più volentieri a parlare e incoraggiare, proporre e collaborare, invogliare ed iniziare, quanto può rendere sempre più stabile e sicura la famiglia dentro questa cara città.

don giorgio