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CONVEGNO UNITARIO PARROCCHIALE

LITURGIA

CONVEGNO PARROCCHIALE

La forza educante della liturgia


L’educazione, “arte delicata e sublime”, è fondamentale per la vita dell’uomo e, quindi, anche di ogni cristiano. Perciò, “Educare alla vita buona del Vangelo” sono gli orientamenti pastorali decisi dell’Episcopato Italiano per il decennio 2100-2020.

La Chiesa educa con la liturgia, che ci rende partecipi del mistero di Cristo, ossia fa “passare” in noi la Vita di Cristo e ci fa ascoltare la sua Parola che ci salva. La Chiesa e Cristo sono i soggetti di questa formazione alla quale, con diversa ministerialità, prendiamo parte tutti i cristiani.

Dobbiamo dire che quella della liturgia, strettamente legata alla catechesi e alla carità, non h un ruolo di secondo piano un’attività educativa o è semplicemente una parte di essa. Partecipa, infatti, della natura stessa della liturgia, giustamente definita: “Fonte e culmine” della vita della Chiesa. Possiamo parlare, perciò, di “forza educante”, “forza formatrice” della liturgia.

L’educazione cristiana trae, come da una fonte, i suoi contenuti dalla liturgia. La fonte è Cristo, la sua Vita e la sua Parola. Non ci può essere una fonte migliore e neppure un’altra fonte che non sia collegata con la fonte principale. E’ la liturgia che ci conduce a questa fonte altamente formativa.

La liturgia è anche “culmine” della vita della Chiesa e, quindi, della formazione della vita cristiana verso la maturità. Se il modello proposto al cristiano da ogni azione liturgica è Cristo, non ci può essere un vertice, un “culmine”, una maturità superiore.

La liturgia, è un “luogo” ideale per la formazione cristiana integrale. Essa, infatti, nella sua forma, nei suoi riti, coinvolge tutta la persona: corpo, sensi, intelligenza, cuore, volontà. Crea relazioni intense tra i partecipanti.
Valorizza il tempo, altra componente della formazione: l’anno intero è scandito da feste, con al centro la domenica, da celebrazioni (sacramenti), dalla preghiera (liturgia delle Ore).
E’ attenta allo spazio: Chiese, santuari, monasteri che consentono momenti utili per la formazione.
Invita, e questo è fondamentale, a non essere uditori sordi della Parola che salva.

Non si insegnerà mai abbastanza che per lasciar compiere alla liturgia il suo naturale ufficio formativo, non basta “assistere” alla Messa o partecipare ad essa per “dovere” o godersi i riti ben celebrati e stupirsi per il loro splendore. La liturgia si celebra e non si amministra; ad essa si partecipa e non si assiste.

Al termine della celebrazione dell’Eucaristia, il presidente congeda i partecipanti al sacrificio ( “mio” e “vostro”) dicendo: “Andate”. L’azione liturgica, vissuta come scuola altissima di formazione, invia per vivere e realizzare l’amore, la carità di cui si è fatta esperienza. Il circuito educativo è completo: il rito ha comunicato la Vita e la Parola; questo attende di essere vissuto quotidianamente nella Carità. Liturgia, Catechesi, Carità sono la forza educante della Chiesa per condurre l’uomo alla maturità.

p. Daniele PICHIERRI
Vicario parrocchiale



CONVEGNO PARROCCHIALE
novembre 2010


LA FORZA EDUCANTE DELLA LITURGIA

La richiesta,come è stato già chiarito nell’incontro precedente e in quello attuale, ha la finalità di fare il punto della situazione attuale di un certo aspetto della vita parrocchiale e di mettere in cantiere procedure, modalità per continuare cio’ che di buono esiste e di proporre innovazioni migliorative per il futuro.
Per quanto riguarda la Liturgia,facendo un po’ di storia del gruppo,il gruppo è sorto nel 2005 all’indomani sella pista pastorale del nostro vescovo ,Mons.Benigno Luigi Papa in cui si caldeggiava la costituzione del Gruppo liturgico in ogni parrocchia con lo scopo di avvicinare sempre più il popolo di Dio alla sua Parola ,per conoscerla,in senso biblico,cioè farne esperienza per poter essere quei fedeli “adulti nella fede” ,obiettivo primario e prioritario dell’opera pastorale del Vescovo.
In realta’, per onesta’ di cronaca,in parrocchia,gia’ da tempo esisteva un momento di approfondimento liturgico ,quasi a cadenza mensile, che il gruppo di azione cattolica proponeva in quanto previsto dai cammini nazionali dall’associazione,tradizione che continua .
Pertanto per essere fedeli a quanto previsto dalla pista pastorale il Gruppo liturgico ha tentato ,cosi’ come si può rilevare dalle programmazioni stese nel corso degli anni e dalle relative verifiche svolte al termine di ogni anno sociale, di:
-di studiare la composizione,la finalita’ e il cammino del gruppo liturgico all’interno della comunita’ parrocchiale e diocesana;
-di avvicinare le persone alla Parola di Dio con maggiore consapevolezza;
-di organizzare un servizio calendarizzato e sempre più idoneo ;(2005)
-di leggere ad approfondire i passi salienti della Sacrosantum Concilium,testo conciliare specifico sulla liturgia;(relatori: Padre Gregorio.Don Ciro Alabrese,don Carmine Agreste-nel 2006);
-di scoprire il ruolo della musica sacra;
-preparazione di momenti diapprofondimento biblico e di preghiera ,anche di lectio,offerti da l parroco e da fra Rocco nel mese di maggio(di sabato sera alle 2007;
-di approfondire testi biblici;(2008)(Cantate Domino,titolo del Convegno liturgico diocesano)
-di approfondire i testi paolini(2009)
-di scoprire o approfondire il tema “La liturgia nella formazione integrale del cristiano e la sua relazione con la catechesi e la carita’”,tema del 1° convegno unitario della diocesi su Liturgia,Catechesi e Carita’ che Padre Daniele ,assistente attuale del gruppo, ha ampiamente trattato.(2010)
In realta’ ,anche gli anni precedenti,la responsabile ha sempre riferito quanto emerso nei vari convegni liturgici tenutisi a casa San Paolo o a San Giorgio Ionic;il gruppo ha partecipato ai momenti liturgigi della comunita’animandoli prestando servizi diversi.(letture,canti,questue,..)
Nel 2010,inoltre,il gruppo ha partecipato a degli incontri formativi voluti dalla comunita’ dei frati ed alcuni vertevano proprio sulla liturgia(Don Marco Gerardo-Direttore Dell’Ufficio diocesano per la Liturgia)
Passando dal passato al futuro sicuramente continueranno gli incontri sulla Liturgia che fondandosi sulla Parola di Dio resta” fonte e culmine della fede di ogni cristiano”,né può essere diversamente in quanto convinti che la PAROLA educa,educa in un senso verticale nel farci relazionare sempre di più e meglio con dio ma educa in senso orizzontale,in quanto essendo la liturgia un fatto vitale da vivere in comunione ai fratelli educa a vivere con i fratelli:
Quanta fatica,spesso dobbiamo fare per vivere tale aspetto!
L’approfondimento dei brani evangelici della domenica,cammino previsto per l’anno in corso, ci deve aiutare a crescere nella nostra adultita’ nella fede?
Come fare?
Qui dobbiamo rivedere qualche nostro atteggiamento non sempre responsabile e rispettoso della Parola,dei fratelli e di Dio.
Per essere in sintonia con quanto la chiesa Nazionale, con il convegno di Verona di qualche anno fa ci ha detto, vi propongo gli imput che sono stati offerti, nel convegno Diocesano al termine della prima serata proprio da don Marco Gerardo.
Gli stimoli sono relativi ai 5 ambiti (Vita affettiva, Lavoro e feste, Fragilita’ umana, Tradizione e della Cittadinanza) analizzati a Verona e ci faranno toccare con mano quanto la liturgia educhi!

Maria Carmela BASILE
delegata gruppo liturgico




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