Parrocchia S.Maria della Provvidenza


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Dizionario del ministrante

L'ALTARE …

AMBONE.  Luogo elevato, da cui si svolge la proclamazione dei testi biblici, del salmo responsoriale e dell’Exsultet pasquale; è anche il luogo dell’omelia e delle intenzioni per la preghiera dei fedeli. Non è invece destinato alla lettura d’avvisi e alla proposta dei canti. L’ambone presenta per lo più una configurazione artistica ed è dotato di un leggio.

BATTISTERO. Cappella per il Battesimo, per lo più rotonda od ottagonale; di regola complesso architettonico delle antiche chiese episcopali. Nelle chiese parrocchiali si trova normalmente solo un FONTE BATTESIMALE.

EVANGELIARIO. Libro liturgico con il testo dei Vangeli.

LEGGIO. Arredo su cui si appoggiano i libri sacri. Ritrova normalmente all’ambone con il Legionario, secondo una vecchia abitudine, al momento della presentazione delle offerte, è posto talvolta sull’altare un leggio portatile per il Messale.

LEZIONARIO. Libro liturgico contenente le letture della Sacra Scrittura, destinate alla Messa o ad altre celebrazioni.

MESSALE. Libro per la celebrazione della Messa; contiene le orazioni del sacerdote, quelle fisse e quelle variabili.

PRESBITERIO. Nelle basiliche, la zona dell’altare per motivi pratici è stata delimitata ben presto da cancelli, dai quali in seguito si è sviluppata la BALAUSTRA per la distribuzione della Comunione. Oggi il presbiterio è posto in evidenza rispetto al resto del vano mediante un leggero rialzo. Il termine indica anche l’insieme dei sacerdoti di una diocesi, che guidano la Chiesa facendo capo al vescovo.

PULPITO. Luogo della predicazione, sistemato per lo più contro una colonna o sul lato più lungo della navata centrale della chiesa.

RITUALE. Libro liturgico per la celebrazione dei Sacramenti.

TABERNACOLO. Luogo per la custodia dell’Eucaristia.
 
 

GLI OGGETTI E LE VESTI SACRE…

AMITTO. Panno bianco da applicare intorno al collo, quando il camice non copre completamente l’abito comune.

ASPERSORIO. Ciuffo di crini, o piccola spugna chiusa in una sfera metallica cava e perforata, usato per l’aspersione con acqua benedetta.

CAMICE. Veste per la liturgia di stoffa bianca. In origine, abito di base per tutti gli inservienti in qualsiasi tipo di celebrazione; oggi viene spesso sostituito dalla cotta.

CASULA. veste che viene indossata sopra il camice. Assomiglia ad un ampio mantello o ad un “poncho messicano”, così da coprire le spalle e le braccia. Questa veste è di differenti colori secondo il tempo liturgico:

- Bianco: è il colore della luce, della festa, della gioia; lo si usa nelle feste di Natale, Pasqua, Santi...

- Verde: è il colore della speranza, della giovinezza, della vita nuova; lo si usa nel tempo ordinario e di ferie.

- Rosso: è il colore del sangue, cioè del segno del martirio (testimonianza), che ricorda il dono della vita fino alla morte; lo si usa nelle memorie dei martiri e a Pentecoste.

- Viola: è il colore della penitenza, del digiuno e della conversione; lo si usa in Quaresima, nella confessione, nei funerali e nei momenti dell’ attesa come l’ Avvento. 

- Rosaceo: è il colore della gioia e si utilizza soltanto due volte l'anno, la 3° domenica di avvento e la 4° domenica di quaresima

CINGOLO. Cintura da cingersi alla vita sopra il camice.

CORPORALE. Piccolo panno di lino su cui vengono posti il calice e la patena durante la celebrazione della Messa, o il Santissimo Sacramento per la custodia e l’esposizione.

COTTA. Sopravveste bianca, spesso ornata di pizzo, lunga fino al ginocchio, con maniche corte e larghe, da indossare sopra la Talare.

DALMATICA. Veste propria del diacono, da indossarsi opra il camice e la stola. Rispetta i stessi colori liturgici della casula

MANUTERGIO. ( lat. manus + tergere= asciugare le mani ) Piccolo panno di lino che serve ad asciugare le mani del presidente dell'assemblea ( il sacerdote ). Ha una croce in basso a destra.

MITRA. Copricapo liturgico specifico, proprio del vescovo, che lo porta durante le processioni, quando sta alla cattedra episcopale, quando dà una benedizione solenne e

NAVICELLA. Recipiente così chiamato per la sua forma e destinato a contenere i grano d’incenso.

OSTENSORIO. Arredo che consente di esporre il Santissimo Sacramento per l’adorazione.

PALLA. Piccolo telo di lino, di forma quadrata, per lo più inamidato, che serve a coprire il calice e la patena.

PATENA. Recipiente per le ostie; dall’originaria forma a scodella si è ridotta ad un piattino.

PIANETA. Paramento che il sacerdote celebrante indossa sopra il camice e la stola: è confezionato nei vari colori liturgici.

PISSIDE o CIBORIO. Contenitore per la custodia o il trasporto della Santa Comunione sotto la specie del pane.

PIVIALE. Veste liturgica usata originariamente per le processioni e in seguito anche per la Liturgia delle Ore nelle feste solenni.

PURIFICATOIO. Piccolo panno di lino, dalla forma e dalla misura di un fazzoletto, che serve ad asciugare il calice, a pulire la patena e il bordo del calice. Ha una croce al centro.

STOLA. Importante insegna, che fa parte delle vesti liturgiche, è a forma di sciarpa. Rispetta i stessi colori liturgici della casula.

TURIBOLO. Recipiente a cui sono issate delle catenelle e chiuso da un coperchio con fori. Contiene un secondo recipiente con carboni accesi, sui quali bruciano grani d’incenso. 


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