Parrocchia S.Maria della Provvidenza


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Caritas parrocchiale

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Alle sorgenti della carità
di Rino Galluccio

A circa trent’anni dalla costituzione della Caritas da parte di Paolo VI, la corretta spiegazione e comprensione di che cosa sia questo organismo ecclesiale è ancora impresa non sempre facile. Persiste l’idea di un gruppo caritativo deputato a distribuire aiuti e organizzare risposte a ogni sorta di problemi personali e sociali. A causa di queste idee distorte ci si aspetta che la Caritas intervenga e risolva tutti i problemi, di qualsiasi genere e dimensione.Bisogna chiarire che: la Caritas è anzitutto organismo pastorale, al servizio della crescita della Chiesa, che nasce dalla volontà di dare all’intera comunità coscienza e consapevolezza in merito al Vangelo della Carità. Essa aiuta la comunità a realizzare una sua funzione vitale: lo spirito e la pratica dell’amore.E’ come l’udito che fa percepire le voci di Dio nella storia della sofferenza umana; è come l’occhio che volge il suo sguardo verso i “fratelli” , specialmente i lontani, i più poveri, gli ammalati, gli emarginati…Essa promuove la pastorale della carità, ossia aiuta la parrocchia a vivere comunitariamente il comando del Signore: “ .. da questo vi riconosceranno come discepoli miei: se vi amate gli uni gli altri”. Questa carità ecclesiale nasce, cresce e si alimenta dell’Eucaristia: “Tutti i credenti vivevano insieme e mettevano in comune tutto quello che possedevano. Vendevano le loro proprietà e i loro beni e distribuivano i soldi per tutti, secondo le necessità di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio. Spezzavano il pane nelle loro case e mangiavano con gioia e semplicità di cuore. Lodavano Dio ed erano ben visti da tutta la gente” ( Atti 4, 44—47 ) Così San Luca ci presenta la vita della prima comunità della Chiesa: celebravano insieme l’Eucaristia: “spezzavano il pane” e creavano la comunione dei beni attirandosi la benevolenza di tutti. L’Eucaristia, infatti, è forza che plasma la comunità e ne accresce il potenziale d’amore: la rende una casa accogliente per tutti, “la fontana del villaggio che offre a tutti la sua acqua sorgiva”, così amava dire papa Giovanni. Nell’Eucaristia ogni diversità si compone nell’armonia, ogni voce implorante riceve ascolto, ogni bisogno trova qualcuno che si curva su di esso con amore. Allora separare l’Eucaristia dalla carità significa separarla dalla vita reale, unire l’Eucaristia alla carità vuol dire prendere da essa ispirazione e forza per un cammino che passa dalla “memoria” di quanto Cristo ha operato per noi alla realizzazione di un mondo “pieno d’amore”.



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