Parrocchia San Pasquale

FESTEGGIANDO P. TOBIA……..

La sera del 30 marzo la nostra comunità parrocchiale ha vissuto un grande momento di preghiera, di amicizia e di fraternità, perché ha voluto ricordare il carissimo P. Tobia La polla, nostro confratello francescano e sacerdote, nel compimento dei suoi sessanta anni di vita sacerdotale, spesi per l’annuncio della Parola di Dio ai fratelli italiani e ai fratelli della lontana Formosa.
E’ stato un vero momento di gioia perché avendo svolto il suo apostolato anche nella nostra parrocchia molti parrocchiani, oltre alla presenza alla celebrazione della S. Messa, si sono voluti trattenere per un momento di fraternità.
In questo momento non sono mancati i battiti di mano e principalmente non è mancata l’occasione di esprimere il proprio affetto e la propria riconoscenza per quello che ha fatto in mezzo a noi. Ora, purtroppo, per motivi di salute e di età, in questi giorni ha compiuto ottantacinque anni, è costretto ad un forzato riposo, ma la sua vitalità è tale che ancora produce qualcosa di bello e lo ha dimostrato nel rivolgere a tutti il suo ringraziamento con una composizione poetica che leggerete in seguito.
Vi invito alla visione di alcune foto che potete osservare, alla lettura di quanto ha scritto la Dott.ssa Elena TRIPALDI per fare memoria della sua vita e, infine, a quanto lo stesso ha indirizzato a tutti i suoi amici di Lizzano.
Io lo ringrazio per la sua presenza in Lizzano e per il bene che ha operato e gli auguro tanto bene nel Signore Gesù.

P. Antonio MARIGGIO’
Confratello

ELENA TRIPALDI

AUGURI

PADRE TOBIA LAPOLLA

PER IL SUO SESSANTESIMO ANNIVERSARIO
DI SACERDOZIO

LIZZANO 13 MARZO 2008

A Gesù Cristo
Sommo ed eterno Sacerdote
lode, onore e gloria!

****
Manda la Tua Luce e Verità, o Signore,
Esse mi portarono al Tuo Monte Santo
e ai tuoi Tabernacoli. (Salmo) (1)

13 MARZO 2008

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A Gesù Cristo
Sommo ed eterno Sacerdote
lode, onore e gloria!

****
Manda la Tua Luce e Verità, o Signore,
Esse mi portarono al Tuo Monte Santo
e ai tuoi Tabernacoli. (Salmo) (1)
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Oggi, insieme a te, o Padre Tobia,
vogliam festeggiare in allegria,
questo giorno per te importante
e felicitazioni te ne facciamo tante.

Gioisce molto la Fraternità
e tutta quanta la Comunità,
perché di Sacerdozio compi Anni Sessanta
e per tutti la gioia è davvero tanta.

Il Signore tu hai molto amato
e Lui sempre ti ha guidato,
come notare anche possiamo
se della tua vita parlare vogliamo.

Eri ancora un bel bimbetto,
quando facevi il chierichetto
ed, al mattino, la Messa servivi
e poi le lezioni scolastiche sentivi.

Fosti , allora, soprannominato “Papa Pazio”,
diminutivo di un certo “Prete Ippazio”;
eri, nel tuo paese, così conosciuto,
quando avevi appena dieci anni compiuto.

Poi, un giorno, ancora bambino,
sentisti la voce del Divino,
che ti esortava, insistente, nel cuore:
“Segui soltanto me: il tuo Signore!”

Subito a Cristo tu rispondesti
ed a Sua disposizione, allor, ti mettesti,
lasciando per sempre la tua numerosa,
bella famiglia, così prosperosa. (2)

Rinunciasti sereno ai tuoi tesori:
Assunta e Gregorio, i tuoi genitori
e liberamente a Dio ti affidasti
ed a Lui tutto ti donasti.

Partisti dal paese San Pancrazio Salentino
per diventare, allora, un Fratino,
e nel Seminario seguisti il Poverello,
che per te era il Santo più bello.

Dopo tanto studio e preparazione,
confermasti per sempre la tua Vocazione
e Mons. Alberto Posta ti consacrò
ed, a Lecce, a Gesù, per sempre, ti legò.(3)

Sacerdote zelante tu diventasti
ed il Vangelo dovunque testimoniasti,
seguendo Gesù Cristo con fedeltà,
con impegno costante e serietà.

La Santa Regola sempre rispettasti
e la Santa Chiesa fedele onorasti,
svolgendo dovunque con tanto piacere
e con obbedienza il tuo dovere.

In vari conventi fosti mandato
ed anche come docente incaricato,(4)
realizzando così la tua vocazione
con tanta umiltà e dedizione.

Poi Gesù Cristo, che sta sulla Croce,
tramite il Provinciale, fece sentir la Sua voce:
“Tu, per tutto il mondo devi andare
ed il Mio Vangelo ad ogni creatura predicare.” (Marco 16,15)

Allor, alla Parola di Cristo pensasti
e sul Suo Sacrificio molto meditasti,
considerando che non vi è più grande Amore
di chi dà la sua vita per il Signore;

che il missionario, in attività,
è di Dio la Carità,
che gli uomini sa amare
e li vuole tutti salvare.

Tanto di Cristo tu eri innamorato,
che a Lui totalmente ti sei affidato,
anche se spesso dicevi :”Son io degno?”
Sentivi nel cuore:”Sì, per edificare il Suo Regno!”

Allor la tua vita volesti donare
e al servizio del prossimo abbandonato andare,
per portar agli uomini la tua missione
per l’annuncio dell’unica Liberazione.

Desideravi tanto nel tuo cuor annunziare
e , tra tutte le genti, così instaurare,
il Regno che Gesù ha inaugurato
e con il Suo Sangue ha conquistato.

Dopo tanta preghiera e meditazione,
partisti convinto per la missione
ed a Formosa tu fosti mandato,
insieme a Padre Alberto Papa, l’altro inviato.

Prima di partire per la vostra missione,
veniste a Lizzano con devozione,
e Padre Marchionna ai fedeli fece baciare
il Crocifisso che in Cina stavate per portare.

Anch’io, presente in quella occasione,
ricordo quel giorno con emozione,
perché vidi voi, giovani Padri francescani,
che stavate per andare così lontani.

Lasciaste così il vostro Convento
e foste tra i primi missionari del Salento
e nel novembre del ‘63 prendesti la via
con Padre Alberto Papa in tua compagnia.

Giunti a Taiwan, che emozione!
Quanto c’era da fare con passione!
Molti fratelli aspettavano un segno
per conoscere di Cristo il Regno;

ma tu non potevi con lor comunicare,
perché la lingua non sapevi parlare,
allor, ti mettesti a studiare l’inglese
per poter poi imparare il cinese.

Che grande fatica! Sembrava impossibile,
studiare una lingua per te incomprensibile!
Allora, con fede, prendesti la medaglietta
e, pregando la Vergine, imparasti in fretta!

Furon, però, necessari studio e pazienza
per acquisire sul campo esperienza
e la tua prima, peculiare, preoccupazione
fu di conoscer la cultura della popolazione.

Tu i più poveri subito avvicinasti
e per amore di Cristo sempre aiutasti,
dando loro un valido sostegno
per l’edificazione del Divin Regno.

Anche a Taiwan ti sei fatto amare
e, in nome di Cristo, molto rispettare,
curando con zelo la distribuzione
di Bibbie e vite di Cristo alla popolazione

ed ai bambini molte storie raccontavi
e così Gesù Cristo facevi amare.
Lì sei stato anche parroco diligente
e trattavi bene tutta la gente,

che apprezzava la tua affabilità,
la tua pazienza ed umiltà.
Col tempo diventasti quasi un ...cinese,
tanto che ti ritenevano uno del loro Paese!

Tu, in trent’anni, tanto bene operasti
e molte anime a Cristo conquistasti;
molti cinesi sono cristiani formati
e con vocazioni ancor da Dio chiamati;

è anche per te se sono lì amati
i Francescani e tanto ammirati.
Noi siamo davvero molto orgogliosi
dei Padri del Salento così generosi,

che, ancor oggi, continuano la missione,
con tanti sacrifici, in quella nazione,
svolgendo con amore l’apostolato
che tu , con Padre Papa, hai un dì cominciato.

Poi, purtroppo, per un male atroce,
tornasti in Italia, portando la tua croce,
ma il Signore, per la Vergin Maria,
ti volle far guarire, o Padre Tobia. (5)

Anche se in Italia sei ritornato
un po’ di te, in Cina, hai lasciato,
perché tu nel cuor sei ancora un po’...cinese
e non dimenticherai mai più quel Paese,

anzi, continui ancora a parlare
e battute in quella lingua pure a fare ,
facendoci conoscere quella cultura,
che per noi è ancora così oscura.

Nel ‘99, trasferito fosti a Lizzano,
nel nostro bel Convento Francescano,
dove il Titolare è Baylon San Pasquale,
che è un Santo davvero fenomenale.

La prima Messa hai qui celebrato,
proprio per la mia mamma, che ho tanto amato:
Luisa e Francesco, son i miei genitori,
a cui dedico sempre i miei lavori.

Qui, a Lizzano, ti sei dato da fare
e non sei stato mai ad oziare:
quanti fedeli hai avvicinato
e col tuo modo di fare hai conquistato!

Nei paesi vicini sei pure andato,
per svolgere, a richiesta, il tuo apostolato.
Sei stato rigoroso della Regola osservante
e di San Francesco un fedele amante.

Hai svolto con impegno il tuo apostolato,
quando qui a Lizzano tu sei stato,
sempre disponibile ad aiutare,
a comprendere e consigliare.

Con tutti buono e caritatevole,
molto gentile e socievole;
ti recavi spesso a confortar gli ammalati,
gli invalidi e gli emarginati.

Ti vedevamo spesso girare
e molti amici andare a trovare,
che ti aspettavano molto contenti,
come se fossero tuoi parenti.

Quando dall’Altare tu predicavi,
con la voce squillante, i cuori conquistavi;
a tutti piaceva sentirti cantare
ed a Dio tante lodi elevare.

Quanto lodavi la Vergin Maria,
che ti ha indicato ognor la via!
A tutti donavi una Sua medaglietta,
che “miracolosa”, ancor oggi, è detta

e che da Lei, un giorno, fu data
a Suor Laburé, molto estasiata,
affinché addosso fosse sempre portata
e con devozione fosse Lei invocata,

evitando, però, tutti i peccati,
se non vogliam esser dannati
ed andando, all’uopo, a confessarci,
se desideriam in eterno salvarci.

Con quanto estro tu spesso poetavi!
Quante composizioni poetiche donavi,
per felici così tutti poter fare
ed ogni evento lieto rallegrare.

Hai curato molte pubblicazioni
di prediche e altro, che son collezioni.
per poter i fedeli accontentare
ed a loro un tuo ricordo lasciare.

Poi, purtroppo hai lasciato Lizzano
e trasferito ti sei a Leverano, (6)
dove con tanta, ma tanta pazienza,
sopporti tenace la tua sofferenza,

che nostro Signore ti ha voluto dare
per te al Paradiso così preparare;
tu, però, non ti sei mai scoraggiato
ed offri tutto a Gesù: l’Amato

e trovi sempre qualunque occasione
per continuare la tua missione
di allietare, anche se per qualche momento,
chi vive nel cuor con grande tormento.

Anche se tu or dai Lizzanesi sei lontano,
vicino sei molto al cuor di Lizzano,
perché i tuoi amici sono qui proprio tanti,
anzi direi son tutti gli abitanti!

E tutti insieme ti vogliamo dire,
che il Signore vogliam benedire,
perché i Suoi benefici con te ha dimostrato,
quando così bene tra noi hai operato

Ancor tante cose dirti vorrei,
ma molte pagine così riempirei,
ed allora, per te, come un canto,
voglio elevare al nostro Dio soltanto:

“O Santissima, gloriosa, Trinità,
dai, or, a Padre Tobia la felicità
e poi, un dì lontan, sia ricompensato
per tutto il bene che in vita ha operato!”

BUON ANNIVERSARIO!
AUGURI DI CUORE!

(1)-Salmo fatto stampare da Padre Tobia Lapolla sulle immaginette- ricordo date ai fedeli per l’occasione.
(2)-Padre Tobia Lapolla è nato a Salice Salentino l’11 marzo 1923 ed è il primogenito di dodici figli.
(3)-Padre Tobia Lapolla fu ordinato Sacerdote a Lecce, il 13 marzo 1948.
(4)-Nel Seminario di Mandria.
(5)-Padre Tobia Lapolla è tornato in Italia nel 1993.
(6)-Padre Tobia Lapolla si è trasferito a Leverano nel mese di luglio del 2007.

DAL CONVENTO DI LIZZANO LODE E RINGRAZIAMENTO AL SIGNORE
di P. Tobia Lapolla o.f.m.

Lodato sii mio Signore per la bella Lizzano,
adagiata su una dolce collina ci ricorda Assisi;
lodato sii per i suoi bravi abitanti, lavoratori
ed esportatori ai paesi lontani dei frutti della loro terra;

Lodato sii mio Signore per i frati del Convento S. Pasquale,
i quali dispensano al popolo la Tua divina parola, portando
a tutti la conoscenza della verità;

Lodato sii per l’associazione “Pietre Vive”, che ogni anno
Presenta la Tua Passione e Morte e invita a rivivere la storia
della salvezza;

Lodato sii per l’ordine francescano secolare, per il gruppo di
preghiera “Padre Pio” e per le altre associazioni, come quella
Mariana e “Gesù ti ama”, che danno forza spirituale alla Comunità;

Lodato sii mio Signore per le numerose sezioni di catechismo;
per gli asili, i nidi d’infanzia, e loro maestre, che si
distinguono per l’amore al Tuo Vangelo e istruiscono i bambini
per conoscerTi ed amarTi;

Lodato sii per i due parroci, per tutti i sacerdoti, i catechisti,
i ministranti, impegnati al servizio dell’altare, a dispensare
i divini misteri e fare osservare la Tua Legge;

Lodato sii mio Signore per la Caritas, che tanto bene compie a
favore dei poveri, pupilla dei Tuoi occhi;

Ti lodino, ti benedicano tutti i Tuoi credenti di Lizzano e ti ringrazino
anche per la lunga vita e sessanta anni di Sacerdozio
concessi a P. Domenico e P. Tobia.

Lodate e benedite tutti il Signore, ringraziateLo e serviteLo con
grande umilitade.