Parrochia Cristo Re


Vai ai contenuti

QUARESIMA

OMELIE DOMENICALI (ANNO C)

PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA

La liturgia di questa prima domenica di quaresima pone il cristiano di fronte alla sua fede, che riconosce in Dio il suo vero sostegno. Egli è il padre che veglia sui suoi figli, ma essi devono riconoscerlo e amarlo come un vero Padre attento ai bisogni spirituali dei propri figli.

PRIMA LETTURA
dal libro del Deuteronomio 26,4-10
Mosè, dopo la liberazione dalla schiavitù egiziana, ordina al sacerdote di prendere la cesta con le primizie e di offrirle davanti all'altare in segno di riconoscenza per quanto il Signore ha operato per liberare Israele dalla sua schiavitù; mentre lo ringrazia con le offerte delle primizie, deve anche professare la sua fede e fedeltà allo stesso Signore. L'offerta deve essee anche accompagnata dalla prostrazione davanti al Signore.

SECONDA LETTURA
Dalla lettera di S. Paolo Apostolo ai Romani 10,8-13S.
Paolo ricorda che la fede in Cristo ha operato la vera salvezza, che è riservata per tutti gli uomini. Nessuno può essere escluso da questo dono, sia pagani che gentili. Dobbiamo professare la nostra fede sia con le labbra che col cuore. Egli conclude nella lettura di oggi che chiunque invocherà il Signore sarà salvo.

VANGELO
Luca 4,1-13
Il vangelo ci narra le tre tentazioni che Gesù subisce dopo il suo digiuno nel deserto. Ogni tentazione finisce con la considerazione che Gesù vince il diavolo nelle sue insidie. Anche noi veniamo ogni giorno ed ogni momento tentati nelle varie forme. La nostra fede nel Signore ci deve portare a vincere come lui e con lui ogni tentazione, cioè ogni tentativo di Satana a portarci fuori dalla strada insegnataci da Cristo.


SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA

Continua il cammino quaresimale e oggi, seconda domenica di quaresima, la Chiesa ci ricorda che con Dio noi abbiamo stabilito un'alleanza; noi siamo chiamati a restare a Lui fedeli e Lui ci assicurerà la sua presenza salvifica di cui abbiamo certamente tanto bisogno. La quaresima è il momento in cui dobbiamo interrogarci: a che punto io sono nel cammino quaresimale e nell'osservanza del patto stabilito con Dio nel Battesimo e nella ricezione di ogni sacramento? Ogni volta che ci accostiamo al Sacramento celebriamo la nostra salvezza e la grazia di Dio ci viene elargita con abbondanza e gratuitamente.

PRIMA LETTURA
Dal libro della genesi 15,5-12.17-18
Abramo è ancora alle prese con Dio, che sta valutando la sua fedeltà; di lui Dio vuol fare un padre di una grande moltitudine e vuole provare la sua fede, che ancora non ha raggiunto le grandi vette, ma che è in cammino verso il suo raggiungimento; Abramo compie il sacrificio che è segno di condivisione e stipula di contratto con Dio. Al termine del sacrificio Dio e Abramo firmeranno la loro alleanza.

SECONDA LETTURA
Dalla lettera di S. Paolo apostolo ai Filippesi 3,17-4,1
Paolo sollecita i suoi figli di Filippi ad avere il suo comportamento come guida della loro vita, perché la sua parola non è dettata da un interesse umano, ma solo dalla necessità di far conoscere Cristo, il Risorto, e di essere suoi discepoli. Altri invece cercheranno nella stessa comunità i propri interessi materiali.

VANGELO
Dal Vangelo secondo Luca 9,28b-36
Nel vangelo odierno Cristo si presenta a noi nella sua gloria, preceduta dalla sua passione che consumerà a Gerusalemme. Testimoni della sua passione e gloria sono Mosè ed Elia, due grandi figure del vecchio testamento, che in Cristo ha il suo apice e compimento; mentre si apre al nuovo testamento con la sua gloria. Pietro e gli altri che eano presenti esprimono il loro desiderio profondo di continuare a condividere la gloria del loro Maestro, il Padre in questa occasione si rivela presente nella vita del suo Figlio e dichiara Egli è il Figlio prediletto, che bisogna ascoltare per arrivare alla gloria. Non vi è gloria senza passione. Come avvenne per Cristo, così avverrà anche per noi, ma è necessario accettare la sofferenza per aver diritto alla gloria.


TERZA DOMENICA DI QUARESIMA


Il cammino quaresimale si caratterizza certamente per un impegno di cammino più corretto di vita cristiana, ma anche la conversione è un cammino di conversione e di impegno quaresimale. La conversione è qualcosa che lo vuole Dio, ma che dobbiamo volerlo intensamente anche noi.

PRIMA LETTURA
Dal libro dell'Esodo 3,1-8a.13-15
Mosè incontra Dio nel deserto il quale gli indica la sua missione, che è quella di liberare Israele dalla schiavitù che soffre in Egitto. Dio si rivela nel fuoco ardente e parla a Mosè il quale deve recarsi in suo nome dal faraone e deve convincerlo di lasciare andare il popolo di Israele nel deserto per offrire il sacrificio, sacrificio della liberazione, perché il popolo eletto non tornerà più a servire il faraone, ma d'ora in poi dovrà servire soltanto il Dio dei suoi padri.

SECONDA LETTURA
Dalla prima lettera di S. Paolo Apostolo ai Corinti 10,1-6.10-12
La lettura degli avvenimenti del deserto, in modo particolare quegli avvenimenti negativi, deve essere di ammonimento al popolo cristiano, perché se è vero che Dio è amore misericordioso è anche vero che è giudice giusto.

VANGELO
Dal Vangelo di Luca 13,1-9
Nel vangelo si ritorna ancora sul tema della conversione. Il Signore è determinato a stroncare chi non vuol produrre per il suo regno, ma è anche disposto a pazientare purché cambiamo rotta nel nostro cammino e produciamo i frutti per il suo Regno glorioso.

QUARTA DOMENICA DI QUARESIMA

Il Signore porta a compimento, con la collaborazione dell'uomo la sua opera di salvezza. Dio non ci può salvare se noi non lo vogliamo; un cuore contrito e penitente per i suoi peccati merita certamente il perdono e la conquista del premio riservato ai giusti

PRIMA LETTURA
GIOSUE' 5,9a.1012

Durante tutto il cammino nel deserto in modo particolare Dio è presente nel suo popolo e lo consola con la manna, con l'acqua e con ogni bene, che scende dal cielo e il popolo riconosce in questo la presenza misteriosa di Dio, usciti però dal deserto l'uomo deve mangiare dei frutti della terra, segno del nuovo stato conquistato dopo il cammino faticoso del deserto.

SECONDA LETTURA

Dalla seconda lettera di S. Paolo ai Corizi
5,17-21
In Cristo il Padre ha operato la vera salvezza e ttraverso Lui l'uomo si ritrova figlio di Dio perdonato. Questo ministero del perdono oggi è affidato alla Chiesa mediante la sua opera quotidiana; la Chiesa ha il compito di icoraggiare l'uomo a riconoscere la presenza di Dio nel perdono.

VANGELO
LUCA 151-3.11-32

La parabola del figliol prodigo è molto significativa nella conclusione: il figlio peccatore riconosce il suo peccato e ritorna al Padre, perchè sa che solo in lui può porre la sua speranza e il suo conforto, anche se è stato ingrato nel passato; ora deve solo sperare nella sua comprensione e nel suo amore, che noi ritroviamo nell'atteggiamento del Padre, cioè di Dio.

QUINTA DOMENICA DI QUARESIMA

Con la liturgia ci avviciniamo sempre più alla celebrazione della S. Pasqua e quindi alla risurrezione di Cristo e anche alla nostra necessaria risurrezione. Non c'è Pasqua senza abbandono del peccato, senza rinnovamento, senza impegno almeno di incamminarci in una nuova esperienza fatta alla luce dell'insegnamento cristiano

PRIMA LETTURA

Dal libro del Profeta Isaia 43,16-21

Il profeta riporta la parola di Dio e invita l'uomo a riflettere sulle novità che Egli ha fatto per l'uomo: tutto è nuovo, ed è rinnovato e l'invito è chel'uomo si rinnovi non aggrappandosi alle opere del passato, ma prospettandosi nelle future, che sono opere nuove. Tutti loderanno il Signore per il bene che ha operato nella creazione

SECONDA LETTURA
Dalla lettera di S. Paolo Apostolo ai Filippesi 3,8-14

In seguito della sua scoperta di Cristo Risorto e quindi della sua conversione Paolo fa presente del suo capovolgimento spirituale. Tutto è diverso e tutto è nuovo nella sua vita. Farsi conquistare da Cristo, il Risorto, è stato per Paolo la fonte della sua salvezza. Anche noi dobbiamo farci coinvolgere da Lui per raggiungere la nostra salvezza.

VANGELO


Dal Vangelo di Giovanni 8,1-11

A Gesù viene portata una donna peccatrice, perchè sia giudicata da Lui, che predica la giustzia e l'osservanza della parola di Dio. Gesù però, pur condannando il peccato da lei fatto, non condanna la donna peccatrice, perchè da lei aspetta una conversione. La licenzia senza condanna purchè lei sia disposta a "non peccare mai più". L'accusa si rivolge contro di loro che vogliono la sua morte, mentre Gesù vuole la sua vita, la sua conversione.


Parrocchia Cristo Re - Martina Franca (TA) - | antonio.mariggio@alice.it

Torna ai contenuti | Torna al menu