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L'ordinazione episcopale di Mons. GhidelliAll'ordinazione episcopale di Mons. Ghidelli non poteva mancare una rappresentanza della nostra parrocchia che voleva essergli accanto nella felice circostanza ed esprimergli affetto e gratitudine per i tanti anni di presenza pastorale svolti nella nostra comunità. Accompagnati dal parroco, arriviamo a Lanciano la sera del 13 gennaio perché il mattino seguente, alle 10.30, l'ordinando vescovo ci aspetta in arcivescovado per un saluto particolare. Durante questo incontro gli presentiamo il dono della comunità consistente in una acquaforte color seppia di Gil Macchi raffigurante Crema vista dall'alto con in primo piano l'abside della chiesa di San Benedetto. Il colloquio è amichevole; don Carlo (mi piace chiamarlo ancora così) è particolarmente allegro e felice di vedere tanti volti amici intorno; per tutti ha un sorriso, un abbraccio fraterno, talvolta anche una battuta scherzosa. Chiede ai presenti preghiere che lo accompagnino nel suo nuovo cammino, ma noi, pur assicurandogliele, siamo sicuri che ricoprirà nel migliore dei modi, con le sue capacità, la sua cultura e le sue grandi doti di sensibilità, l'incarico per il quale è stato chiamato. In mattinata c'è il tempo per una visita alla chiesa di San Francesco, dove è custodita la teca del primo miracolo eucaristico risalente all'VIII secolo, e alla Cattedrale che ha la particolarità di essere stata costruita su un antico ponte romano da cui le viene il nome di "Madonna del Ponte". Qui, nel pomeriggio, avrà luogo la celebrazione dell'ordinazione episcopale. L'appuntamento è fissato per le ore 16.30, ma decidiamo saggiamente di andare a prendere posto in chiesa per tempo. Infatti, all'orario stabilito, quando entrano in processione i 104 sacerdoti e i 23 vescovi cremaschi, abruzzesi e amici personali di don Carlo, la chiesa è ormai stracolma. Sfilano al centro della navata e man mano vanno a prendere posto sull'altare, mentre, per ultimo, fa il suo ingresso don Carlo in mezzo ad uno scrosciare di applausi. Commosso va a prendere il suo posto e il rito di consacrazione si apre con la lettura del mandato del Papa. Il celebrante è Mons. Re, prefetto della congregazione dei vescovi; i concelebranti sono Mons. Paravisi, vescovo della nostra diocesi, e Mons. D'Antonio, vescovo uscente della diocesi di Lanciano-Ortona. I vari momenti della cerimonia si susseguono tutti molto significativi ed emozionanti: la prostrazione sull'altare in segno di totale abbandono a Dio, l'imposizione delle mani di ciascun vescovo sul capo dell'ordinando, segno della successione apostolica che risale fino a Cristo. Seguono la consacrazione vera e propria con la preghiera di rito, l'unzione del capo con l'olio, la consegna del Vangelo, dell'anello, della mitria e del pastorale. Quindi il neo-vescovo va ad occupare la cattedra che ormai è sua di diritto. Altro momento toccante è quello dell'abbraccio a tutti i vescovi presenti; particolarmente calorosi quelli a Mons. Paravisi e Mons. Tresoldi, visibilmente commossi per l'affetto che li lega a Mons. Ghidelli e perché la terra cremasca ha espresso un nuovo vescovo. Li accompagnano applausi scroscianti, a testimonianza dell'affetto dei cremaschi per i loro presuli. La cerimonia prosegue con la celebrazione eucaristica, l'offerta di doni, tra cui la stola donata dal comune di Crema, l'abbraccio affettuoso di don Carlo all'anziana mamma allo scambio della pace, il ringraziamento e il saluto ai fedeli della sua diocesi. A celebrazione conclusa il neo-vescovo passa in mezzo ad una folla festante, ricevendo nuovamente applausi di affetto e di saluto dai cremaschi e di accoglienza da parte dei nuovo diocesani. Ripartiamo alle 19.30 da Lanciano portando nel cuore le emozioni della giornata. Rimarrà sicuramente un bel ricordo l'aver condiviso con Mons. Ghidelli il suo insediamento nella nuova diocesi. A.G. |