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Lettere al Corriere

Anno XXXIV
n. 13
6 aprile 2001

Due convegni affrontano il rapporto tra Chiesa ed Internet
New media, sfida e risorsa
Nel web cattolico italiano presenti circa 4.700 siti
di Gabriele Foschi (Incaricato diocesano per il Servizio informatico)

"Annunciare il Vangelo nella cultura dei media" e "Internet: nuovo ambiente educativo" sono i temi di due Convegni di studio organizzati dall'Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cci, nei giorni 29-30 e 31 marzo scorsi, presso la Pontificia Università Lateranense.
Introducendo i lavori, il neo arcivescovo di Firenze, mons. Antonelli, ha sintetizzato la questione chiedendosi "se e quale spazio esiste oggi per annunciare il Vangelo dentro una comunicazione giocata sulla brevità delle espressioni, slogan, ricerca dell'effetto immediato. Si è così messo subito sul tappeto la finalità del convegno, cioè il confronto fra la preoccupazione primaria della Chiesa che è l'annunciare il Vangelo, e l'apporto che, a questo compito di evangelizzazione, possono offrire gli strumenti della cultura mediatica. 
Entrando immediatamente nel contenuto, il prof. Casetti, pro Rettore dell'Università Cattolica, ha sottolineato che i media sono "forme culturali" e non possono essere considerati unicamente come strumenti "neutrali". Non sono, cioè, solo degli amplificatori dell'annuncio evangelico, "megafoni" che ampliano la base degli uditori.
Proprio perché la trasmissione del Vangelo non può essere ridotta solo a comunicazione d'informazione bensì è comunicazione di esperienza ed è essa stessa esperienza di vita, va posta una grande attenzione al linguaggio mediatico. Questo significa che non ci si può esimere da un impegno sempre più serio e competente. Posizione condivisa dal card. Ruini che, nella S. Messa celebrata in S. Giovanni in Laterano, ha detto: "Compito del cristiano è comunicare Cristo che vive in lui... per cui la sfida alla quale è chiamato oggi è quella di tenere insieme autenticità evangelica e professionalità in una società mediatica nella quale i mezzi di comunicazione sono inseparabili dalla cultura odierna".
Il 2' convegno, svoltosi nella sola giornata di sabato 31, ha evidenziato le notevoli opportunità offerte da internet nell'ambito educativo senza, peraltro, nascondersi le grosse lacune e i rischi in esso contenuti.
Il convegno si è chiuso portando a conoscenza dell'assemblea le varie esperienze presenti nel web cattolico italiano, notevolmente cresciuto in quest'ultimo anno (circa 4.700 siti).
Si è assistito, addirittura, ad un parto: la nascita dei sito promosso dall'Ufficio beni culturali della Cei, chiamato Beweb, che permette di fruire dell'enorme ricchezza patrimoniale e culturale della Chiesa cattolica in Italia.
Emerge dunque un universo cattolico variegato che, pur non nascondendosi i limiti e le deficienze del web, ha affrontato la sfida ed è stato capace di rapportarsi in maniera positiva e costruttiva, facendo diventare Internet una risorsa apportatrice di frutti evangelici.

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