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Nel corso dell'anno i cristiani
pregano con atteggiamenti e con sentimenti diversi. Per questo, nella
Liturgia si usano anche colori diversi:
Il bianco: si usa nel tempo pasquale e nel tempo natalizio, nelle
feste del Signore, della Madonna, degli angeli e dei santi non martiri.
Il rosso: si usa nella Domenica delle Palme, nella Pentecoste,
nelle feste degli Apostoli e dei santi martiri. Simboleggia il dono dello
spirito Santo che rende capaci di testimoniare la propria fede anche fino
al martirio.
Il verde: indica la speranza, l'attesa di incontrare Gesù,
lo spirito di penitenza. Per questo viene usato in avvento, in Quaresima,
nella liturgia dei defunti.
Il nero: indica il dolore, il lutto, la morte. Si usava (e ancora
si usa in alcune parrocchie) nella liturgia dei defunti. Ora è
sostituito per lo più dal viola.
L'oro: si usa in alcune grandi feste per sottolineare la loro importanza.
Riti
di introduzione
Mentre l'assemblea canta il canto iniziale, i chierichetti, gli accoliti,
i diaconi e il presidente fanno il loro ingresso processionalmente. Arrivati
di fronte al presbiterio, si genuflettono davanti al tabernacolo (se non
c'è il Santissimo, fanno inchino profondo alla croce); quindi salgono
all'altare, che il celebrante e i diaconi baciano in segno di amore a
Gesù, da esso rappresentato.
Saluto: il presidente saluta l'assemblea con il segno della croce
ed il saluto trinitario.
Atto penitenziale comunitario: per accedere all'Eucarestia è
necessario essere in atteggiamento di conversione. Non è lo spazio
per fare un esame di coscienza, ma per riconoscere sinceramente che siamo
peccatori e che tutto ciò avverrà nella Messa sarà
per noi puro dono.
Gloria: nelle domeniche e nelle celebrazioni più importanti
si canta o si proclama il Gloria, inno di lode a Dio.
Liturgia della Parola
La parola di Dio per noi è importantissima, perché Dio ci
parla. I Padri della Chiesa dicevano: chi non conosce le scritture non
conosce Cristo! Questa Parola, insieme ai Sacramenti, fa vivere la Chiesa.
La Parola viene proclamata dall'ambone. Da questo pulpito, la Parola è
proclamata all'assemblea da un lettore che, nel caso del Vangelo, è
il diacono o il presbitero. Il libro delle Scritture: la Bibbia è
il libro più diffuso al mondo. Nella Messa non si usa la Bibbia
ma i libri liturgici preparati apposta: sono il lezionario e l'evangelario.
Quest'ultimo contiene solo i Santi Vangeli ed è utilizzato solo
nelle occasioni più solenni; è portato in processione e
poi letto dal diacono. Le letture che vengono proposte sono tratte dall'Antico
Testamento e dal Nuovo: c'è una 1ª lettura tratta dall'Antico
Testamento, un salmo di risposta, una 2ª lettura tratta dal Nuovo
Testamento ed il Vangelo, vertice di tutta la Scrittura. Nelle liturgie
più importanti viene incensato; talvolta viene cantato perché
il canto indica la solennità e il valore eterno della Parola.
L'OMELIA.
La professione di fede: l'assemblea si alza in piedi e proclama
il Credo.
La preghiera dei fedeli: il popolo di Dio, esercitando la sua funzione
sacerdotale, prega per tutti gli uomini. Per questo motivo è affidata
ai laici, che presentano a Dio suppliche per la Santa Chiesa, per i governanti,
per coloro che sono nella sofferenza, per tutti gli uomini, per tutto
il mondo, per l'assemblea che sta celebrando.
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Liturgia
Eucaristica
Presentazione dei doni: i fedeli presentano il pane ed il
vino che diventeranno il corpo e il sangue di Cristo. Nello stesso
tempo, si raccolgono le offerte per le necessità dei poveri
e della Chiesa.
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PREFAZIO
Acclamazione: al termine del prefazio, tutti acclamano " Santo,
Santo, Santo...".
Preghiera Eucaristica: è la grande azione di grazie per le
meraviglie che il Signore ha compiuto per noi lungo tutta la storia della
salvezza, che è culminata nella morte e risurrezione del Cristo.
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Riti di Comunione
PADRE NOSTRO
Il segno della pace: ci si scambia la pace del Signore, esprimendo
in modo simbolico il nostro desiderio di riconciliarci con i nostri
nemici. |
Frazione del pane: il presidente spezza
il pane; questo gesto ci ricorda la comunione che nasce fra noi nel partecipare
all'unico pane che è il corpo di Cristo e fa presente Gesù,
agnello spezzato per noi.
COMUNIONE
Il pane è distribuito ai fedeli, che così possono entrare
in comunione profonda con Gesù Cristo, assumendone il corpo come
cibo di vita eterna.
Riti di conclusione
L'assemblea viene congedata con una preghiera di benedizione dopo che sono
state consegnate ai ministri straordinari dell'Eucarestia le particole da
portare ai malati che non hanno potuto assistere alla S. Messa.
I testi sono tratti da:
Parrocchia Collegiata Santi Pietro e Paolo apostoli di Carmagnola: Manuale
del ministrante; Carmagnola, 2000. |