Testimonianze...

Don Marco in Kenya È come essere a Betlemme... Una campana per Lodokejek

Un giorno a Nairobi

  dal diario di don Marco:    

"24 dicembre 1999: alle 21 iniziamo la Messa al cancello della missione.

In processione, cantando, ci portiamo alla porta della Chiesa. Il suono del corno accompagna la nostra processione a ricordare che qualcosa di veramente eccezionale sta accadendo. Qui Richard, il catechista, spiega ciò che sta per accadere come segno di apertura del Giubileo. Gli anziani bruceranno i rametti di 4 alberi considerati sacri dalla tradizione Samburu.

È il rito tradizionale che si svolge alla porta delle "bome" quando i pastori rientrano con le bestie dopo essere andati lontano a cercare pascoli ed acqua. È un gesto di purificazione da tutto ciò che si può aver vissuto nel periodo che si è stati lontani. Dal piccolo braciere, esce un forte fumo profumato.Dopo di ciò, gli anziani pronunciano le preghiere di benedizione e tutti rispondiamo dicendo in una sorta di cantilena "Nkai" (Dio) e apriamo e chiudiamo le mani, è il gesto della preghiera, per chiamare Dio a venire a vivere con noi e ad accompagnare la nostra vita, benedicendo il nostro cammino. Inoltre un anziano, a nome degli altri, passa fra la gente e ci asperge col latte. La benedizione e la purificazione ora è piena.
Entriamo in chiesa, i chierichetti aprono la nostra processione, io porto il Vangelo, che è la "luce ai nostri passi", segue la gente che canta ed infine le ragazze che accompagnano il canto con la danza.
Qui è come essere a Betlemme, quasi come se il tempo si fosse fermato a 2000 anni fa, quando la storia del cristianesimo è iniziata.
A fine messa siamo tutti contenti e ci scambiamo gli auguri. Prima di tornare a casa, la "matron" della scuola mi chiede di riaccompagnarla a casa in macchina; la sua casa è a 6/7 km dalla chiesa e la donna, nonostante sia zoppa, ogni mattina si fa questa "passeggiata" per venire in chiesa a pregare.
Rientriamo contenti a Lodokejek e, prima di salutarci, beviamo un "ciai" con i giovani che ci hanno accompagnato. Ormai è mezzanotte e mezza e andiamo a dormire. BUON NATALE."


don Marco