I Samburu sono pastori e la loro vita dipende esclusivamente dalle mucche, dalle capre e dalle pecore che possiedono. In passato traevano tutto il loro sostentamento dagli animali e si spostavano alla ricerca di acqua e di pascoli. Ma a causa delle sempre più frequenti siccità, della desertificazione, le nuove malattie e le razzie compiute con le armi moderne, gli animali sono ormai pochissimi. Da qui l’estrema povertà di questo popolo, una povertà che uccide insieme alle persone anche la tradizione culturale e sociale Samburu.

Le loro abitazioni (piccole capanne costruite con piccoli pali, fango e sterco di mucca) servono solo per dormire, accendere il fuoco per scaldarsi e cuocere il cibo. Il Samburu vive nell’oggi, che incombe su di lui con una pesante richiesta: sopravvivere. Il futuro è solo di Dio: da qui un atteggiamento fatalista per noi occidentali spesso incomprensibile, ma che li aiuta a sopportare tragedie impensabili e ad avere una sconfinata fiducia in Dio

La struttura sociale dei Samburu

VECCHI
Uomini e donne con più di 70 anni

  • Depositari del sapere
  • Consigliano con la loro saggezza
  • Pregano Dio (Nkaì)


ANZIANI
Uomini già sposati

  • Presiedono la vita della manyatta (famiglia)
  • Benedicono e maledicono
  • Giudicano i colpevoli
  • Si riuniscono in grandi riunioni (Baraza) per informarsi sulle decisioni del governo

DONNE

  • Loro compito è generare i figli, sempre considerati una benedizione
  • Si prendono cura dei bambini
  • Subiscono la clitoridectomia e vivono in una condizione di inferiorità rispetto all’uomo fin dall’infanzia
  • Svolgono tutti i lavori (costruiscono la capanna, preparano il cibo, mungono gli animali, attingono l’acqua, raccolgono legna e fogliame)
  • Non hanno dignità né diritti fino alla vecchiaia

GUERRIERI

  • Lo sono i ragazzi dal momento della circoncisione al matrimonio
  • Lasciano la famiglia e vivono in piccoli gruppi
  • Conducono gli animali in pascoli lontani, stanno sulle tracce di quelli rubati, vigilano su di essi
  • Hanno molta cura del loro corpo, sfoggiano splendide acconciature e animano le feste con le loro particolarissime danze.