Visita al nostro Santuario

Alcune immagini ed un po' di storia...

 

IL SANTUARIO DI S. TERESA  DELBAMBIN GESÙ

 

Sorge alla periferia sud di Verona, in Borgo Roma, ad un chilometro circa dalla Stazione Ferroviaria di Porta Nuova: si prende l'autobus n. 41. Per chi viene dall'autostrada l'uscita é Verona sud.

Il pellegrino - o il turista - vi giunge come di sorpresa perché nulla prepara l'accesso all'artistico Tempio.

La mole del Santuario si staglia ardita nel cielo con le sue cuspidi gotiche. La facciata é stata rivestita in cotto nel 1968, mentre l'elegante campanile é stato completato nel 1955. Il Santuario ha dal 1938 il titolo di Basilica Minore.

L'ampio sagrato é cinto da una sobria ed elegante cancellata in ferro battuto sorretta da un basamento e da colonne di marmo bianco. Nel mezzo del sagrato, cinto da un'aiuola di roseti, si leva il monumento alla Santa.

 

STORIA DEL SANTUARIO 

ORIGINI

Le origini sono quelle modeste e comuni di una chiesa di convento carmelitano costruita poveramente all'inizio del nostro secolo. 

Su un terreno donato dalla signora Busti di Verona, a sud della città, l'ingegnere Codognola e poi l'ingegnere Rebonato costruiscono una Chiesa intitolata alla Sacra Famiglia. L'inaugurazione avviene nel gennaio del 1905 alla presenza del Vescovo di Verona, il card. Bacilieri. Rimane umile e spoglia in mezzo al quartiere di periferia detto Tombetta, a Verona-sud. Ma negli anni Venti si verifica la folgorante ascesa di una Santa tutta moderna: Teresa del Bambino Gesù, nata ad Alençon nel 1873 e morta come monaca carmelitana a Lisieux in Francia, nel 1897. 

Fu prima beatificata e poi canonizzata a tempo di record (1923 - 1925) da papa Pio XI. Lo stesso Pontefice nel 1927 dichiara questa giovanissima "Santa del Sorriso" che affascina e istruisce in modo nuovo, patrona principale, con S. Francesco Saverio, di tutte le missioni cattoliche.

A lei il coraggioso P. Angelo Meneghini ( 1892-1964) si impegna a dedicare un santuario. basilica, pensando di rifare da capo, trasformandola ed arricchendola, la piccola chiesa precedente del convento. E ci riesce miracolosamente, con l'assistenza di una vera pleiade di artisti capitanati dall'architetto Rebonato e dallo scultore Arrighini.

Papa Pio XI il 26 aprile 1938 eleva la Chiesa al titolo di Basilica Minore.


STILE E PARTICOLARI

Ampliata e migliorata nella mole, la basilica oggi si indovina già da lontano per le cuspidi neo-gotiche, il campanile elegante (finito nel 1955) e la ariosa facciata in cotto (rifatta nel 1968). Davanti alla basilica un elegante sagrato è delimitato da una graziosa cancellata in ferro battuto montato su fondamento di marmo e suddivisa da aeree colonnine: al centro del sagrato sta il monumento alla santa.
L'interno del santuario è praticamente tutto in stile gotico, ma con varie libertà ed assimilazioni. Subito la bussola d'entrata, ma poi le colonne con le lesene in marmi vari, la volta con medaglioni dipinti, le vetrate dell'abside e del fondo, il pavimento, gli affreschi molteplici e grandiosi, le statue, gli altari laterali e principalmente l'altare maggiore (che si ispira alle Arche Scaligere) sono testimonianza di una rara capacità di fare arte sacra nella nostra epoca.
Soprattutto la cappella della Santa strappa l'ammirazione anche al più inesperto e disattento: con I'urna in bronzo (dove giace, in atto di morire in Dio per amore, la piccola Teresa), con le molte statue, con gli intarsi a profusione, con i mosaici, i marmi policromi e tanti elementi di grande valore.

 


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