Visita al nostro Santuario e storia dello stesso

 

 

CAPPELLA DI SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO

Prima ancora di varcarne la soglia, ammiriamo la ricchissima balaustrata. Quattordici colonnine gotiche, ora lisce ora a spirale, intarsiate di mosaici, dai capitelli classici e svariati, poggiano su un basamento di marmo diviso in riquadri, adorno di mosaico alla veneziana. 

Ricinti da una cornice d'onice di sagoma graziosa, i riquadri, della ditta Tarozzi di Milano, portano ciascuno un pannello di bronzo in alto rilievo.

 Riproducono S. Teresa Fanciulla in atto di gettare fiori all'Ostensorio durante la Processione del Corpus Domini, la prima e l'ultima Comunione della Santa e un quadro allegorico sulla "Piccola Via" anch'esso di ispirazione Eucaristica. 

           

 

            

 

Sulle colonnine e su quattro pilastri intarsiati di mosaico poggia un architrave, ornato di mosaici, fra i quali spicca a grandi caratteri il Testamento della Santa: "Dopo la mia morte farò cadere una pioggia di rose". Al di sopra, in corrispondenza dei pilastri centrali, si levano due figure d'Angeli, quanto mai espressivi, nel gesto di protendere in alto le braccia con fra le mani due lampade votive. Di squisita lavorazione, questi Angeli sono preziosi per i marmi stessi che li compongono: onice del Marocco - Giallo di Siena - Candoglia - Carrara.

Entrando in Cappella non si tralasci di osservare la bella cancellata in ferro battuto. Come pure, tra i riflessi luminosi del mosaico che orna i pilastri, si notino i busti in marmo di Carrara di Papi e Cardinali devotissimi alla Santa.

Attorno alla base sei figure d'Angeli osannanti: "Laudate pueri Dominum" - "Magnificat anima mea Dominum". Entrati, l'occhio si posa istintivamente a leggere la grande promessa della Santa: "Voglio passare il mio Cielo a fare del bene sulla terra", intarsiata a terra sul marmo.

 

IL PAVIMENTO

Tutto mosaico fiorentino di un senso artistico eccezionale. Prezioso per la varietà e molteplicità dei marmi: Rosa - Calcedonio Volterra - Rosso Francia - Brulé - Rosso aurora - Rosa cavallo - Onice di Tunisia - Diaspro di Sicilia - Rosso Numidia - Rosso Levante - Onice del Marocco - Bianco e Giallo di Siena.

Si osserva la naturalezza delle rose - quasi fresche - la gradazione del verde delle foglie, che distacca assai bene dal colore bruno dei gambi e delle spine. Così la Corona di spine in madreperla, la naturalezza delle quattro bianche colombe librate al volo verso la Croce luminosa in onice del Portogallo. Dietro tre gradini semicircolari di cipollino verde, decorati da strisce di mosaico veneziano, si leva un masso di stalattite del Carso circondato da un fregio di bronzo. Su di esso poggia l'urna della Santa.

    PRINCIPALI DATE DELLA VITA DI SANTA TERESA DI GESU' BAMBINO

1873 2 Gennaio nascita ad Alençon in Normandia (FR)
1877 Morte della mamma, signora Zelia Guérin
1883 Malattia e guarigione miracolosa di Teresa
1884 Prima Comunione e Cresima di Teresa
1886 2 Dicembre Grazia di Natale e sua "conversione"
1887 Teresa chiede al papà di entrare al Carmelo

Conversione di Pranzini per le preghiere di Teresa

Pellegrinaggio a Roma con udienza dal Papa Leone XIII

1888 Entrata al Carmelo di Lisieux
1889 10 Gennaio vestizione religiosa
1890 8 Settembre professione religiosa e Velazione il 24
1893 Teresa é nominata vice Maestra delle Novizie
1894 Morte del papà, signor Luigi Martin
1895 Comincia a scrivere i Ricordi della sua infanzia

Si offre Vittima all'Amore misericordioso di Dio

Diventa sorella spirituale di un Missionario

1896 Aprile - prima emottisi e inizio della prova di fede
1897 Luglio - entra in infermeria

30 settembre - muore in un'estasi d'amore

1923 Beatificazione
1925 Canonizzazione
1927 É proclamata Patrona delle Missioni
1997 E’ proclamata Dottore della Chiesa

 

L'URNA DELLA SANTA

E' in bronzo massiccio. Quattro angeli, pure in bronzo, la sorreggono con le ginocchia chine in gesto devotissimo. Alle quattro estremità dell'urna, quattro colombe portano in becco il simbolico ramoscello d'olivo. Al centro, sorretti da due amorini, gli stemmi di Gesù e Teresa quali li dipinse la Santa stessa. Sulla cima dell'urna una colomba con le ali spiegate, simbolo dello Spirito Santo, domina, quasi a protezione del pio simulacro, che si ammira dentro l'urna.

La statua in cera rappresenta la Santa in atteggiamento di morta. Nelle mani stringe delle rose, muta e perenne rinnovazione della sua grande promessa: "Farò cadere una pioggia di rose".

Ai lati dell'urna due Angeli in marmo di Carrara stanno in atteggiamento sublime. Recano ciascuno una scritta della Santa: "Io dono la Sapienza ai piccoli" - "Seguite la mia piccola via perché é sicura".

Ai piedi dell'urna una diafana figura giovanile raffigura l'anima di S. Teresa che, sulla cetra, pare esprima il cantico d'amore che si sprigionò da tutta la sua vita. Sotto l'urna poggia sul basamento una candida Croce di onice del Marocco semicoperta da un fascio di rose bianche, simbolo e sintesi della vita della Santa: meraviglioso intreccio di sofferenza e di gioia. In alto, sopra l'urna, contro la parete centrale si erge un ricchissimo trono. Tre capitelli gotici dai pinnacoli slanciati, finemente lavorati da sembrare un ricamo, sono sorretti da sei colonne a volute di verde antico e da pilastri intarsiati di mosaico. Parte per parte una teoria di Angeli, in marmo di Carrara, recano fra le mani un nastro su cui é scritta l'Ave Maria. Al centro del trono, in una nicchia tutta mosaico-oro, si vede rappresentata la Vergine del Sorriso.

La Vergine del Sorriso

É un facsimile della statua della Madonna, che era nella camera di Teresa, di fronte al suo lettino, quando, a nove anni, fu miracolosamente guarita dalla Vergine SS.ma che le sorrise amabilmente.

Gli altari laterali

Non potrebbero essere più ricchi e stilisticamente perfetti. In quello di destra, tra colonnine a volute e scanalature di mosaico, é rappresentata S. Teresa ai piedi del Bambino Gesù. Da un folto festone di rose il Santo Bambino guarda Teresa, Le sorride e Le riempie le mani di rose, che Ella versa dal suo grembo. Gruppo in marmo di Carrara di una finezza, di una vivacità tali da renderlo parlante. É sempre una scultura dell'Arrighini.

L'Altare, nella sua parte superiore, é rifinito dall'arco gotico e da gugliette pure in perfetto stile: lo arricchiscono mosaici e decorazioni. Ai lati poi, squadre di putti oranti, molto espressivi, destano un senso di festosa allegria.

Né meno artistico e prezioso é il Tabernacolo, a forma di tempietto gotico, dalla ricca cornice e dagli snelli pinnacoli con luminosi riflessi di madreperla. Alla sommità vi é il Crocefisso d'avorio, opera di un artista fiorentino. Tra le due coppie di colonnine, l'una di lapislazzuli, l'altra di malachite, si apre la Porticina del Ciborio, tutta lavorata in mosaico fiorentino dal Fiaschi. Vi é raffigurata S. Teresa fanciulla in atto di gettare fiori a Gesù Eucarestia. Al posto dei candelieri stanno bene, a reggere le candele, quattro figure d'angelo in marmo apuano.

 

                                                             

 

Al centro del paliotto dell'Altare, chiuso in una ricca cornice di bronzo scolpito, un disco di lapislazzuli é di sfondo al non meno prezioso ed artistico vaso di rose dai più svariati e vivaci colori, opera del Fiaschi. Si direbbe un'eccellente pittura: risulta invece di 1.500 pezzetti di scelti marmi intarsiati con finissima arte del mosaico fiorentino.

 

L'altro Altare, di fronte, é in tutto identico al qui descritto, come linee stilistiche, ornati e mosaici. Si differenzia per il gruppo centrale, in marmo di Carrara, che rappresenta S. Teresa innanzi al Santo Volto impresso nel sudario, per la cornice di putti marmorei ai fianchi dell'altare, posta in armonia col gruppo centrale nel ricordo della Passione del Salvatore, e per il soggetto raffigurante, sulla porticina del Ciborio, S. Teresa abbracciata alla Croce. Particolare interessante: la fine Corona di spine, al centro della Croce, é un solo pezzo. Fra le mani la Santa reca due rose in fiore. Le predelle semicircolari dei due Altari sono finemente intarsiate in legno di vario colore.

 

Sopra gli Altari due quadri di mosaico, uno per parte, illustrano opportunamente due caratteristiche della Santa: la Protettrice delle Missioni - la dottrina dell'Infanzia spirituale ispirata al Presepio. Degne di ammirazione sono pure le porte laterali in noce scolpita, del Moroder. Nei bassorilievi si vedono riprodotti alcuni episodi della vita di Teresa.

 Né può sfuggire l'armoniosa sagoma dei portali in marmo rosso di Verona. Nel vano dell'arco acuto due busti di Angeli, di una severa maestà, spiegano con gesto amabile, nastri su cui si leggono motti evangelici: (a sinistra) "Chi si umilia sarà esaltato" (a destra) "Dei piccoli é il Regno dei Cieli".

Sulla cornice che scende dall'arco sono scolpite, in marmo di Carrara, le miti figure di S. Giovanna d'Arco e di S. Teresa Margherita Redi (portale di destra), di S. Cecilia e di S. Agnese (portale di sinistra). Così pure sui pilastri degli stessi portali: a sinistra i medaglioni del babbo e della mamma della Santa e a destra S. Teresa d'Avila e S. Giovanni della Croce.

La monumentale Cappella, così ben curata in ogni suo particolare, é completata dallo splendore singolarissimo della volta.

 

 

Volta

Sei colonne di marmo rosso la sostengono e fermano le venature della Cappella. É come un baldacchino preziosissimo: la sua decorazione é del Bargellini. Su uno sfondo di fine mosaico - oro, in colori armonicamente accostati, sfolgora la glorificazione delle virtù teologali e di altre virtù proprie della "Infanzia Spirituale". Cornice alle varie glorificazioni sono i costoloni incrociati della volta stessa. Al centro in uno sfondo potente di luce, dato da una vetrata a fuoco, campeggia lo Spirito Santo.

 


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ultimo aggiornamento 19/09/2004