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settimanale della Diocesi di Cesena-Sarsina

 
attualità - il periscopio
Di chi ci si può fidare?
di Zeta
Ancora non c'è il nuovo governo, ma Umberto Bossi prova a fare il duro. Non mi voglio avventurare in commenti politici vista la delicata fase che stiamo vivendo. Leggo i giornali e noto che in più di uno ha messo in evidenza che il senatur tenta ancora di alzare la cresta.
Dopo la batosta elettorale, Bossi prova il colpo di coda. Silvio Berlusconi avrà il suo bel daffare nel tenere unita la maggioranza scaturita dalle urne.
La settimana appena trascorsa, oltre alle vicende politiche, è stata costellata di fatti davvero tristi. Fra i tanti ne sottolineo un paio che mi pare meritino attenzione. Primo fra tutti il lancio di sassi lungo le strade.
Non si tratta più, in questa occasione, dei cavalcavia lungo l'autostrada, ma di balordi che si divertono a colpire le auto che incrociano. Quando la noia la fa da padrone, non si sa più cosa pensare e cosa fare. Allora può risultare anche divertente passare di bar in bar per poi uscire abbastanza brilli per raccogliere dei sassi e scagliarli contro i malcapitati di turno. Di questo passo, dovremo andremo a finire? Quando pensiamo ai nostri giovani spesso non sappiamo trovare vie d'uscita. Se una generazione per distrarsi ha bisogno di lanciare sassi, cosa potremo proporre di alternativo? Avremo ancora qualche possibilità di successo?
Il capitolo pedofili è senza fine. Su Avvenire ho letto uno splendido commento a firma di Marina Corradi sulla drammatica situazione che si sta scoprendo nel nostro Paese. Di chi ci potremo fidare, dice la Corradi, se uno zio, un bidello gli amici più cari si possono trasformare negli orchi del Duemila? Tutta la nostra convivenza è basata sulla fiducia. Quando lasciamo i bambini a scuola, quando li portiamo in piscina, in parrocchia, o anche quando li invitiamo volentieri a partecipare ad un campo scuola. Se il dubbio, il "tarlo" per la Corradi, si insinua in noi, di chi ci potremo fidare più?
E' un momento difficile. Chi se lo nasconde? I genitori sono sempre più sotto pressione. Stretti fra gli impegni professionali e quelli di famiglia, spesso non sanno più che pesce pigliare. Si arrabattano, cercano di fare del loro meglio, si affannano tutto il giorno e poi si sentono dire che sbagliano tutto. Ma cosa devono fare? Chi li aiuta? Chi dà loro una mano? E se poi adesso non ci si può fidare più di nessuno, da chi andranno per un aiuto?
Non voglio pensare che sia davvero tutto così nero e buio. Sono convinto che ci si possa ancora fidare. Sono certo che la cassa di risonanza che giornali e Tv danno a certi fatti ne ingigantiscono la portata e fanno credere che il mondo sia tutto uguale. No, non è così. Ve lo assicuro. Come ho potuto toccare con mano da sempre e come avviene anche oggi, in tanti situazioni familiari e di paese. Le testimonianze sono sotto gli occhi di tutti. Il guaio è che non finiscono mai sui giornali, al contrario dei pedofili.
Anno XXXIV
 n. 21
01 giugno 2001
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Il giorno del Signore

 

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dal 25 marzo al 30 settembre 2001