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DEVOZIONE DI SAN NICOLA |
Al
Convegno Nazionale dei Parroci e Rettori
di Chiese dedicate a San Nicola (Bari
26-27 febbraio 1987), fu chiesto al
Cardinale Pietro Palazzini se la devozione
a San Nicola poteva «essere sostituita
da devozioni più recenti, di santi
di cui abbiamo bisogno oggi più confacenti
congeniali alla nostra mentalità,
alla nostra formazione cristiana».
L'allora prefetto della Congregazione
del Culto dei santi rispose che «S.
Nicola è un Santo così noto, la vastità
del culto non solo è difficile da
spiegare, ma da trovarne un sostituto.
La provvidenza non permette delle
cose inutili».
Una devozione utile
La devozione a San Nicola non è cosa inutile!
Nel garantire anch'essa il primato assoluto del Cristo nella
fede, esercita un fascino sui fedeli d'Oriente e d'Occidente,
a partire da temi che le danno una impronta tipicamente ecumenica.
Non ultimo l'amore di un Ordine, quello dei Frati Predicatori,
dal 1951 custode delle reliquie dei Santo, che sin dalla fondazione
ha saputo mettersi sotto la sua benevola protezione.
Una devozione popolare
Lontano nel tempo, il culto a San Nicola segna un cammino che
non è ancora finito, e che dice come la strada sia quella giusta.
Se desta stupore la vastità raggiunta in Oriente, seconda soltanto
alla devozione mariana, nonostante la confusione con quella
di un altro Santo, non inferiore si presenta in Occidente la
popolarità di San Nicola, che ha saputo resistere alle trasformazioni
del nome subite in ambito protestante in seguito alla Riforma
e alla stessa incertezza della sua esistenza storica in ambito
cattolico.
Una devozione, quella nicolaiana, dalla straordinaria carica
umana, perchè consacrata all'amore di chi simpatizza con tutti,
ricchi e poveri, autorità e sudditi, grandi e piccoli, lavoratori
e disoccupati, cristiani e non cristiani, miscredenti ed agnostici:
Nicola, vittoria del popolo!
Una devozione singolare
L'impresa dei sessantadue marinai che nel 1087 traslarono le
reliquie da Myra a Bari, oltre ad accrescere l'importanza commerciale.e
mercantile del capoluogo pugliese, diede inizio a quel singolare
rapporto di identificazione tra la città e il Santo, tanto che
è ormai impossibile scindere il nome di Bari da quello di Nicola.
E’ San Nicola di Bari che si venera nelle 1200 chiese a lui
dedicate in Italia, come pure nelle tante altre migliaia di
chiese nicolaiane sparse nel mondo.
Ma il barese ha sopratutto San Nicola nel sangue.
Un sentimento riscontrabile nella vita di tutti i giorni: una
bottiglia della manna in camera da letto, un'immagine nella
piccola bottega del borgo antico, un'edicola votiva sotto un
arco; un bassorilievo su un antico palazzo; un nome di bimbo
gridato ad alta voce da una mamma...
Poco importa la verità della storia: San Nicola vive, e Bari
con lui e di lui.
Una devozione universale
Il grande amore tra Bari e il Santo, non impedisce una irradizione
senza frontiere al suo culto.
Nicola, Santo della Chiesa indivisa, risveglia ai cristiani
d'Oriente e d'Occidente la nostalgia dell'unione; Nicola, testimone
della carità, insegna come l'amore prevale sull'odio; Nicola,
amante dell'umanità , ricorda che la pace si costruisce nella
salvaguardia dei diritti fondamentali dell'uomo.
Queste prerogative hanno fatto si che il culto nicolaiano si
irradiasse nei molteplici patronati e sulle più svariate categorie
di persone, specialmente i bambini.
Fu cosi che il culto di Nicola, valicando
i confini della leggenda, invase il
mondo della letteratura, del teatro,
dell'arte, delle tradizioni, della
pietas ... divenendo un Santo per
il mondo. |
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