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dALLA
SPADA ALLA PASTORALE |
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Fra
i prodigi di san Nicola, uno dei più
noti è certamente l'intervento per
salvare l'onestà di tre fanciulle,
figlie di un genitore (un po' snaturato
in verità!) caduto in miseria, dotate
ciascuna di una borsa d'oro lanciata
al calar delle tenebre dalla finestra
al fine di accasarle degnamente. Per
quelle borse (rappresentate in vario
modo nella iconografia occidentale:
sacchetti, pani, mele e globi d'oro!)
e per quella notte san Nicola è entrato
nel mondo dell'infanzia, maschi e
femmine, mutando le tre borse colme
di denaro (in Olanda è comune l'uso
di regalare ai bambini fiorini d'oro
al cioccolato!) nella bisaccia piena
di giocattoli.
Costretto però a montare su erte scale o scendere da ripidi
camini, il buon Vescovo ha dovuto far ricorso ad un asino per
il trasporto di carichi sempre più grevi e al genio di uno spazzacamino
per non imbrattare di fuliggine la bianca sottana.
La bourrique (l'asinello) e le pùre
Fouettard sono oggi compagni inseparabili di San Nicola,
l'uno mansueto e soddisfatto delle carote e del poco fieno che
trova negli zoccoli deposti con cura davanti al focolare; l'altro
minaccioso (ma innocuo) castigamatti, armato di un fascio di
verghette buone per un assaggio del fondoschiena dei più discoli.
Ma il toccar di fuscello l'infante non ha soltanto valore pedagogico,
ma sottintende il rito ancestrale del rinnovo della fertilità
del germoglio, dopo l'inverno, la stagione dei morti! Frutta
e pan di spezie (noci, arance, mele, pains d'èpices e d'anis, Lebkuchen - dal latino libum -
focaccia votiva) servono appunto ad esorcizzare con la loro
abbondanza la stagione delle privazioni.
Il povero diavolo ha nomi diversi: pùre Fouettard in Francia; Zwarte Piet
(un paggio negro) e Kerstman in Olanda
e Belgio; il Pelzenickel (san Nicola
con la pelliccia), Hans Trapp (una sorta
di piedone) e Knecht Ruprecht (valletto
mascherato) in Germania; Glockenschellenmann
(l'uomo dal campanaccio!) in Svizzera; schiache
Perchten e Krampus (l'arruffone!) in Austria e sud Tirolo. |
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