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Zona pastorale

Questa chiesa, che sorge al centro dell’abitato di Casabsciana, non è stata sempre la parrocchiale. L’oratorio di San Pietro preesistente, fungeva da cappella per il castello di Casabasciana. La parrocchiale era la pieve vecchia, sotto l’abitato odierno in località appunto “Alla Pieve” anticamente identificata come “Cusanicclo”. La costruzione dell’attuale chiesa parrocchiale iniziò nel corso del XVI sec., con il primo ingrandimento datato 1503. Da quell’anno l’edificio mantenendo il nome di Oratorio, cominciò a svolgere l’opera di Parrocchiale. Un secondo e definitivo ingrandimento si ebbe nel corso del XVIII sec. (1720-1740) ad opera principalmente del paesano Abate Paolo Francesco Finucci (*1680-+1745). Nel rifacimento settecentesco furono completamente rinnovati gli Altari, sia quello maggiore che quelli laterali. Altri lavori di abbellimento e di decorazione furono svolti nel 1826 a spese di tutta la popolazione sotto l’egida del Sig. Quirico Finucci che essendo presidente della sezione e commissario della comune di Bagni di Lucca, si sobbarcò anche l’incarico di dirigere i lavori. Di nuovo agli inizi del XX sec. furono intrapresi i lavori di rifacimento dell’impiantito (quello attuale). Non ci è dato di sapere come fosse composto il precedente. Dopo il Concilio vaticano II, per aderire ai nuovi canoni liturgici nel 1968-70 furono intrapresi altri lavori di adeguamento, come la rimozione della balaustra e del pulpito.

ALTAR MAGGIORE

L’altar maggiore, in stucco e scagliola (come gli altari laterali) fu costruito nel 1727. La pala d’altare raffigurante il martirio dei Santi Quirico e Giulitta (titolari) attribuita al pittore Giovan Domenico Lombardi detto “l’omino”, fu dipinta nell’anno seguente o poco più tardi (1730 ca). Gli angeli che sorreggono la corona con la palma, emblema del martirio, furono collocati nel rifacimento del 1826. Sotto la nuova mensa dell’Altar Maggiore si conservano le spoglie mortali del Martire Primo. Veneratissimo dai paesani, fu introdotto a Casabasciana ad opera dei Padri Gesuiti Carlo e Silvestro Iacopucci, nel 1833.

ALTARE DELLA MADONNA                               (secondo a sinistra)

L’Altare di pertinenza della Compagnia è dedicato alla Madonna del Rosario. Fino al 1870 ca. la pala d’Altare raffigurava la visita della Madonna a Sant’Elisabetta (antica titolazione della Compagnia). In tale data fu sostituito con un quadretto raffigurante la Madonna di Pompei. Nel 1954 poi anche tale quadretto fu sostituito con l’attuale statua lignea raffigurante la Madonna del Rosario.

            

 

 

ALTARE DEL NOME DI DIO                     (secondo a destra)

L’Altare di pertinenza dell’omonima Compagnia è il più solenne fra gli Altari laterali, si noti il doppio colonnato rispetto agli altri. La Compagnia del Nome di Dio era infatti la più ricca del paese. La pale d’altare raffigurante l’ultima cena, è del pittore Giovan Domenico Lombardi (come quella dell’Altar Maggiore). Fu dotato di tabernacolo in epoca successiva.

ALTARE DI SAN ROCCO                              (primo a destra)

L’Altare di pertinenza della Compagnia di San Rocco è dotato di pala d’altare del XVIII sec. di attribuzione incerta. Nell’alto notiamo la scena dell’Annunciazione, mentre in basso da sinistra San Sebastiano, San Rocco (in ginocchio), San Paolo (a cavallo) e Sant’Antonio Abate. La commistione di tutti questi santi è dovuta alle molte dedicazioni dell’Altare: prima fra tutte a san Rocco; San Sebastiano per voto della Comunità di Casabasciana per la liberazione dalla peste (quella trecentesca); Sant’Antonio Abate festeggiato, per legato, dalla Compagnia, San Paolo in ricordo del committente della pala, l’ab. Paolo Francesco Finucci, e l’Annunziata per unione della Compagnia con la Cappella della Ss.ma Annunziata.

ALTARE DEL CROCIFISSO           (primo da sinistra)

Di antica pertinenza della famiglia Finucci, contiene il simulacro del Ss.mo Crocifisso, con affresco raffigurante le pie donne e san Giovanni ai piedi della Croce.

Ai lati dell’Altare Maggiore riposte in due nicchie sono poste le statue lignee attribuite allo scultore Francesco di Valdambrino, raffiguranti l’annunciazione. Alla sinistra dell’Altare è raffigurato l’arcangelo Gabriele, alla destra la Madonna.  

LA VOLTA

La volta a botte della chiesa, fu affrescata nel corso della seconda guerra mondiale ad opera di un pittore borghigiano sfollato in paese, ed esattamente nel 1944. Nel primo spaccato (quello tra gli altari della Madonna e del Nome di Dio) sono raffigurati i titolari Santi Quirico e Giulitta. Nel secondo spaccato (quello sopra i confessionali) è raffigurato San Primo Martire. Nel terzo spaccato (quello sopra l’altare del Crocifisso e di San Rocco) è raffigurato San Lorenzo Martire, compatrono della parrocchia. Nel quarto ed ultimo spaccato è raffigurato San Pietro Martire a ricordo della primitiva titolazione dell’Oratorio.  

IL FONTE BATTESIMALE

Il fonte battesimale fu costruito nel 1600. Incastonato poi nel muro sinistro nel corso del 1700, fu affrescato nel corso della seconda guerra mondiale.  

LA CANTORIA

La cantoria in pietra e cotto, decorata di stucchi e dipinta in finto marmo, fu costruita nel 1727, sotto la guida dell’Operaro Luigi Finucci (nipote dell’Abate citato, e padre di Quirico), ad opera di Mastro Benigni di San Quirico di Valleriana.