Home

Orari celebrazioni

Unità Pastorale

Crasciana

Casabasciana

- Storia della Chiesa
- I patroni
- Visita guidata
- Cronotassi
- Download
- San Primo

- Pieve Romanica
- Murrotto

- Campana nuova

Fabbriche

Links

Contattaci

Zona pastorale

L’ORATORIO DEL MURROTTO

NOTE VARIE


Venerata effige della Ss.ma Vergine Assunta in Cielo
detta "del Murrotto"

 Alla sommità del paese di Casabasciana sorge l’Oratorio intitolato a Maria Ss.ma Assunta in Cielo, nel quale si venera di più di 300 anni l’immagine della Madonna detta del Murrotto.

La costruzione di questo oratorio fu intrapresa nella seconda metà del XVII sec. Dai paesani Sarg. Lorenzo Laurenzi e da suo cugino Giovanni Marraccini (nipote di Santa Laurenzi). Inizialmente costruirono solo una piccola cappella intorno all’affresco della Madonna, ma già nel 1692 la cappella si era trasformata in una piccola chiesina (pressappoco come la vediamo oggi). I fondi necessari alla costruzione di questo oratorio erano stati donati da tutta la comunità di Casabasciana e amministrati dal Laurenzi e dal Marraccini, prima, e dal solo Laurenzi poi.

La chiesa fu dotata di tutto il necessario per potervi celebrare le S. funzioni e nel 1701 ebbe la propria bolla di erezione firmata da Mons. Lippi Cancelliere Vescovile.

Negli anni e nei secoli successivi l’Oratorio fu abbellito e arricchito di molte suppellettili e di donazioni in genere (sia in denaro che in beni immobili, perlopiù selve di castagni). Non v’è testamento in cui non si menzioni un lascito alla Madonna del Murrotto!

Sul finire del sec. XVIII l’Oratorio venne ampliato con la costruzione della sacrestia (quella a sinistra dell’Altar Maggiore, mentre prima fungeva da sacrestia quella a destra), venne costruita la cappella della Madonna del Carmine con relativo Altare. Nel 1804 fu fatto erigere il nuovo Altar Maggiore in marmo bianco e rosa, con predella in marmo bianco, nero e grigio. Entro l’Altare vi è l’affresco della Madonna del Murrotto.


Altar Maggiore

Nella metà del sec. XIX fu fatto costruire il caratteristico campanile a vela, con due piccole campanelle suonate a mano dalla sacrestia.

Ogni anno il popolo di Casabasciana si reca nell’Oratorio per onorare la Madonna nel mese di maggio. Il mese si apre con la celebrazione eucaristica il primo di maggio e poi la recita del S. Rosario ogni domenica sera con il canto del “Dio ti salvi regina”. Il mese mariano si chiude con un’altra celebrazione eucaristica celebrata nella prima domenica di giugno.

Nel mese di luglio e precisamente la domenica dopo il 16 di luglio viene festeggiata la Madonna del Carmine (la festa del Carmine sarebbe fissata liturgicamente al 16 di luglio, ma è impedita a causa della festa titolare della Parrocchia ai Ss. Quirico e Giulitta Mm.).

Il 15 di agosto viene celebrata la festa in onore di Maria Ss.ma Assunta in Cielo che, come già accennato sopra, a Casabasciana viene venerata sotto il titolo di Madonna del Murrotto, al mattino la S. Messa, che termina con il bacio della reliquia e nel pomeriggio la recita del S. Rosario.

 

 NOTE SULLA FESTA DEL CARMINE A CASABASCIANA


Madonna del Carmine

Nell’Oratorio del Murrotto si ritrova la cappellina della Madonna del Carmine. Eretta presumibilmente sul finire del XVIII sec., come ampliamento del detto oratorio più antico di circa un secolo. Il quadro raffigurante la Madonna ha forma semicircolare racchiuso da una bella cornice centinata in legno, intagliata e dorata.

Dal 1801 se ne celebra annualmente la festa la prima domenica non impedita dopo il 16 luglio (solennità dei Santi patroni della Pieve Quirico e Giulitta Mm.).

L’iniziativa di tale festa fu presa al tempo del pievano Vincenzo Pardini dal paesano don Giovan Pietro Pacini. Questi assunse l’incarico di questuare per il paese e la terra di Casabasciana in tutte le famiglie o denaro o beni in natura (soprattutto bozzoli di baco da seta, come usava in quel tempo, che successivamente venivano rivenduti). Con la somma ricavata venivano pagate tutte le spese occorrenti per la festa. Se le entrate della questua non erano sufficienti a coprile le spese si metteva mano anche alle offerte raccolte al bacio della reliquia (allora non usava cercare l’elemosina durante la S. Messa). Il giorno successivo veniva celebrato l’anniversario con il concorso di più parroci (quasi tutti di paese) in suffragio delle anime purganti. Il giorno della festa le Ss. Messe erano tre: la prima “pro populo” veniva celebrata nella chiesa parrocchiale (questa era a carico dell’Opera), la seconda “messa piana” con esposizione della Reliquia era celebrata nella cappellina del Carmine, la terza “messa solenne cantata” solitamente in terza (cioè con il concorso di tre sacerdoti officianti). Il pomeriggio il canto dei vespri solenni della Madonna..

La festa assunse via via sempre più importanza e la devozione nella gente accrebbe. Nel 1813 e più precisamente il 29 dicembre, venne accordata l’assoluzione plenaria in articulo mortis per tutti quelli che ricevevano (e che ancora desiderino ricevere) lo scapolare il giorno della festa del Carmine nella Chiesina del Murrotto. Il concedente era Padre Barsotti, Arciprete di Santa Maria Maggiore a Firenze.

Don Pacini si occupò dell’organizzazione della festa fin quando la saluto glielo permise. Nel 1816 per la prima volta l’organizzazione della festa veniva affidata alle donne del paese, e più precisamente alle donne giovani (si intendono giovani le donne non sposate). Anche in questo caso le ragazze nel numero di due per volta (molto raramente erano quattro) scelte a turno anno per anno, raccoglievano le offerte con il metodo della questua. Dal 1819 al 1826 la festa fu organizzata direttamente dall’Amministratore pro tempore dell’Oratorio del Murrotto e l’anno seguente 1827 l’organizzazione passò ancora una volta alle donne del paese. Stavolta però a quelle ammogliate (tra cui venivano annoverate anche le donne vedove). Il reperimento dei fondi avvenne sempre con lo stesso metodo della questua.

Il compito delle festaiole in questi anni era solo quello di trovare in paese la somma necessaria per supplire alle spese. Se non fosse stata raggiunta (come spesse volte accadde) le spese sarebbero state saldate dall’amministrazione dell’Oratorio. Nel 1837 con una questua più sostanziosa venne realizzato il bel reliquiaro d’argento ancor oggi in uso.

Nel 1859 su espressa richiesta di Monsignor Vicario Generale i fondi avanzati dalle feste precedenti furono impiegati per rifondere le nuove campane. Furono pagati in tutto Lire italiane (dell’epoca) 40 e 12 centesimi.

Sempre nello stesso periodo, circa, fanno la loro comparsa i sonetti, che soppiantarono l’uso antico della questua. Il meccanismo di reperimento fondi tramite il sonetto funzionava così: la persona o la famiglia che voleva che gli fosse dedicato un sonetto offriva alle festaiole una somma di denaro. A tale persona veniva dato in cambio un sonetto con dedica (nella quale compariva il nome dell’offerente) stampato su seta mentre altri venivano stampati sulla carta e distribuiti il giorno della festa. Se non riuscivano a coprire le spese con le offerte dei sonetti la differenza veniva prelevata dalla cassa del Murrotto..

Dal 1866 in poi le festaiole pagarono tutte le spese della festa di tasca propria lasciando all’amministrazione del Carmine, le elemosine raccolte durante le funzioni celebrate.

Sul finire dell’800 la festa del Carmine veniva celebrata con estrema solennità e pompa. La chiesina veniva parata tutta quanta a festa, venivano chiamati a celebrare le funzioni (sia il giorno della festa che dell’anniversario) tutti i sacerdoti abitanti in paese (in quegli anni erano una decina). Altri sacerdoti di fuori venivano chiamati per le confessioni. Le campane venivano suonate tre volte al giorno a partire dal mercoledì avanti la festa. Il sabato sera veniva cantato il notturno in suffragio delle anime purganti. Tutto questo “sfarzo” durò fino alla morte dell’allora Pievano don Placido Finucci, che nativo di Casabasciana ebbe sempre cura di mantenere e accrescere le antiche usanze e tradizioni. La festa continuò ad essere celebrata continuamente ogni anno fino al 1971 (fatta eccezione del 1944 a causa degli eventi bellici). Da quell’anno le festaiole non organizzarono più la festa che continuò comunque a celebrarsi ogni anno a spese dell’amministrazione del Murrotto.

Le festaiole parteciparono ancora una volta nel 1990 con l’aggiunta alla festa tradizionale della luminara il sabato sera (unica volta).

Dall’anno 2002 viene ancora celebrata con la partecipazione delle festaiole.


Cappella del Carmine

 AMMINISTRATORI CHE SI SONO SUCCEDUTI DALLA FONDAZIONE AD OGGI 

Dal 1687

Al 1734

Laurenzi Lorenzo

Per 47 anni

Dal 1734

Al 1768

Laurenzi Sebastiano

Per 34 anni

dal 1768

Al 1804

Laurenzi Lorenzo

Per 36 anni

Dal 1804

Al 1832

Laurenzi Sebastiano

Per 28 anni

Dal 1832

Al 1838

Marraccini Silvestro fu Angelo

Per 6 anni

Dal 1838

Al 1841

Paoli Quirico

Per 3 anni

Dal 1841

Al 1850

Massei Francesco fu Luca

Per 9 anni

Dal 1850

Al 1853

Finucci-Massei Bartolomeo

Gonfaloniere dei Bagni di Lucca

Per 3 anni

Dal 1853

Al 1856

Massei don Stefano

Per 3 anni

Dal 1856

Al 1862

Iacopucci Carlantonio

Per 6 anni

Dal 1862

Al 1865

Finucci Lorenzo del fu Antonio

Per 3 anni

Dal 1865

Al 1868

Bartolozzi Matteo fu Leonardo

Per 3 anni

Dal 1868

Al 1871

Iacopucci Carlantonio (per la II volta)

Per 3 anni

Dal 1871

Al 1873

Marraccini Angelo

Per 12 anni

Dal 1883

Al 1886

Finucci don Placido del fu Bartolomeo Finucci-Massei (cappellano di Casabasciana)

Per 3 anni

Dal 1886

Al 1889

Iacopucci Carlo di Quirico

Per 3 anni

Dal 1889

Al 1895

Iacopucci Giovacchino di Quirico

Per 6 anni

Dal 1895

Al 1910

Iacopucci Carlo di Quirico (per la II volta)

Per 15 anni

Dal 1910

Al 1919

Teldeschi Angelo

Per 9 anni

Dal 1919

Al 1925

Teldeschi Guido

Per 6 anni

Dal 1925

Al 1949

Giannoni Domenico (detto Tripoli)

Per 24 anni

Dal 1949

Al 1963

Gabrielli Alessandro

Per 14 anni

Dal 1963

Al 1995

Gianneschi Dante

Per 32 anni

Dal 1995

Al 1999

La Commissione Parrochiale:

1) Giampaoli Ascanio e Nanni Lorenzo (Pievani);

2) Giannoni Marino fu Antonio- campanaro;

3) Franceschi Walter fu Martino;

4) Pacini Giovan Domenico fu Alfeo – cassiere

5) Salvadori Giovanni fu Carmero;

6) Avelli Annarosa fu Giovanni (ritirata nel 1997);

7) Metalori Dalida fu Colombo;

8) Lucchesi Andrea di Domenico(ritirato nel 1999);

9) Micheletti Bruno di Luigi;

10) Pacini Eugenia, di Averano

11) Benvenuti Alfredo di Arnaldo (dal 1999)

 

Per 4 anni

Dal 1999

Al 2004

La Commissione Parrocchiale:

1) Giampaoli Ascanio e Nanni Lorenzo (Pievani);

2) Giannoni Marino fu Antonio;

3) Metalori Dalida fu Colombo;

4) Micheletti Bruno di Luigi;

5) Benvenuti Alfredo di Arnaldo;

6) Pacini Giovan Domenico fu Alfeo;

7) Iacomini Franco.

 

Per 5 anni

Dal 2004

 

La Commissione Parrocchiale:

1) Giampaoli Ascanio e Nanni Lorenzo (Pievani);

2) Giannoni Marino fu Antonio;

3) Micheletti Bruno di Luigi - cassiere;

4) Benvenuti Alfredo (ritirato nel 2006);

5) Pacini Ernesto di Quirico - campanaro;

6) Iacomini Franco;

7) Franceschi Walter fu Martino;

8) Giannini Annarosa fu Giovanni;

9) Zanghi Luciana fu Lucio;

10)Valbruni Daniela di Eugenio – catechista.