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"The Truman show"... tra film e realtà |
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Ricordo di don Emanuele Lucente
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E' proprio vero,... l'Azione Cattolica non va mai in vacanza! Da giugno sono infatti terminati gli incontri settimanali dei gruppi A.C.R. e A.C.G.; ma altre iniziative proposte da don Tonio e dagli educatori hanno continuato in questo periodo a dar vita a momenti di svago e di riflessione per noi ragazzi e per chi ci ha accompagnato. Molto interessante e significativa, ad esempio, è stata l'esperienza del "Cineforum": ragazzi e giovani adelfiesi hanno discusso su problemi attuali, traendo spunto da alcuni film. "The Truman Show", film che ha suscitato un acceso dibattito tra gli spettatori, è la storia di un uomo che fin dalla nascita, a sua insaputa, viene costretto a vivere su un'isola artificiale, realizzata da uno scenografo. Il protagonista è circondato solo da attori e ripreso 24 ore su 24 da 5000 telecamere nascoste; le sue giornate sono trasmesse con grande successo in mondovisione. Alla fine del film ci siamo posti degli interrogativi: "...E' stato solo un film o anche nella nostra realtà la vita non è tanto più vera di quella che ci propone uno show televisivo?". Le considerazioni a tal proposito erano molto significative e discordi. La maggior parte dei presenti pensava che l'uomo fosse plagiato dalla società attuale che propone modelli di vita tanto coinvolgenti da non riuscire a liberarsene. Ma sarà davvero così? Crediamo sia naturale per l'uomo avere delle paure e non riuscire spesso a superarle: la paura di fare delle scelte con la propria testa, la paura di sbagliare, di essere abbandonati e rimanere soli...; ma non per questo bisogna tirarsi indietro; a volte c'è infatti chi riesce a dire: "Decido io!". Sì, perché, ammettiamolo pure, è difficile essere diversi dalla massa; ciò richiede impegno, coraggio e forza di volontà. Alcuni comprano cose delle quali non hanno bisogno in assoluto, soltanto perché le ha il vicino di casa, perché la pubblicità ne tesse l'elogio e perché in questo modo potrebbero imporsi su alcune persone che in fondo in fondo non sopportano. E' molto più facile "lasciarsi trasportare dal fiume che andare controcorrente". Non lamentiamoci però se la vita non va come vorremmo, se gli altri non sanno creare il mondo che desideriamo... perché noi abbiamo avuto l'opportunità di "cambiare" ciò che non va, ma non l'abbiamo sfruttata. Ragazzi, giovani, genitori non lasciate che gli altri vi convincano che per voi non ci sono più speranze, credete in un mondo migliore! Cerchiamo di fare come Truman, apriamo la porta che ci tiene rinchiusi nell'inutile convinzione di "non poter far niente", Anche se è difficile, anche se a volte ci costa fatica, sacrificio, dobbiamo essere noi a scegliere, dobbiamo essere noi a decidere se rimanere in uno show o se uscire e affrontare con coraggio ciò che la vita ci propone. Il Signore, infatti, è stato il primo a darci fiducia, per un disegno di amore ci ha creati a Sua immagine, ci ha creati liberi e capaci di essere unici nella nostra diversità. Maria Caterina e Anna Stella
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