Il grido della parrocchia
24 marzo 2002

Scrutini: i figli non vanno oppressi dai compiti

Tempo di scrutini, tempo di bilanci e di oppressioni da parte dei genitori.
Da alcuni giorni sono cominciati gli scrutini in tutt'Italia, si tratta della prima verifica per gli studenti e per le loro famiglie che avranno il quadro della situazione sull'andamento dei loro "pargoli".
E se per molti ragazzi il primo responso di metà anno si trasforma in un vero e proprio incubo e anche per colpa delle ramanzine delle successive oppressioni che, nel caso in cui non abbiano riportato voti esaltanti, i loro genitori riverseranno su di loro.
Da qui a giugno molti di loro saranno costretti al "tour de force" delle lezioni private e dei corsi di recupero a scuola, ma anche e soprattutto alle attenzioni soffocanti di mamma e papà.
In genere i genitori sono più presenti quando i figli sono alle elementari, dopo li abbandonano alla loro sorte e sbagliano perchè non capiscono che ogni età

veniva asfissiata talmente dai genitori che alla fine è diventata una disadattata, anche se aveva ottimi voti a scuola.
I genitori che diventano più oppressivi dopo gli scrutini sono quelli che cadono dalle nuvole e poi vorrebbero recuperare in fretta e furia la situazione. Secondo me ci vuole una via di mezzo: per esempio incoraggiare i figli negli eventi negativi ma non certo fare per loro i compiti a casa.
Occorrerebbe una scuola anche per i genitori. E questa l'iniziativa promossa dall'associazione genitori italiani con l'apporto di sociologi e psicologi con l'intento di favorire lo scambio di esperienze di chi non sa come comportarsi con i propri figli.
I genitori devono imparare a dare il necessario sostegno senza sostituirsi alla scuola e senza scaricarsi la coscienza con il ricorso eccessivo a lezioni private.

Lorenzo Baldi



dei genitori, una ragazza di buona famiglia che si era trasferita dalla Svizzera presenta i suoi problemi.
Certo, se un genitore si presenta al rettore di un'università per sapere come va il figlio, verrà preso per matto lui e il figlio.
Molto importante è soffermarsi sulla troppa attenzione da parte

  

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