S. Maria del Soccorso

Parrocchia - santuario

Via Roma 186, Prato

tel. 0574 607219

Ufficio Parrocchiale:

Dal lunedi al venerdi, dalle 18.15 alle 19.15. Ingresso sotto il loggiato, dalla parte sinistra guardando la facciata.

Orario delle sante Messe:

  • Sabato e giorni prefestivi: ore 16.30 e 18.

  • Domenica e giorni festivi: ore 8.30, 10, 11.30, 18.

  • giorni feriali: ore 7.30, 18.

Benedizione delle famiglie 2024

Vedi la bacheca.

Un canale per ricevere gli avvisi parrocchiali:

E' attivo il canale Telegram "S. Maria del Soccorso in Prato". Gli iscritti riceveranno settimanalmente avvisi e comunicazioni della parrocchia di Santa Maria del Soccorso. Tramite il canale non è possibile inviare messaggi, ma solo riceverli. Il numero di telefono di ciascun iscritto rimane riservato e non visibile agli altri. Per iscriversi occorre naturalmente avere l'app Telegram (disponibile su tutte le piattaforme), fare clic su questo link e quindi unirsi al canale. In alternativa, si può ricercare il canale tramite la funzione di ricerca e quindi accedere.

Siamo anche su Facebook e Instagram.

Maria soccorre!

Sono trascorsi 453 anni da quando il 6 novembre 1570 una pastorella della quale ignoriamo il nome fu sorpresa da una pioggia torrenziale mentre pascolava il gregge: una tempesta improvvisa fece straripare i fossati e la campagna fu in tempo brevissimo inondata.

La bambina sola, terrorizzata, corse con il gregge a rifugiarsi ai piedi di un tabernacolo collocato in una posizione un po’ più elevata, un tabernacolo sul quale era dipinta l’immagine della Vergine che allatta il bambino. Possiamo facilmente immaginare il terrore della bambina, particolarmente oggi dopo tutto quello che ci è successo in questi giorni; immaginare con quale intensità e con quali parole agitate avrà chiesto aiuto alla Vergine stringendosi al tabernacolo con le sue pecore. Passata la tempesta, la bambina e tutto il gregge furono trovati indenni, senza alcun danno… Subito sembrò un miracolo, una risposta della Vergine Maria alla preghiera della bambina terrorizzata: aveva accolto la preghiera della bambina ed era corsa in suo soccorso…La cosa poteva benissimo finire lì: la bambina con il gregge era tornata a casa sana e salva con il gregge, tutti potevano essere contenti.

Ma non fu così. Il fatto fu risaputo e alcuni cominciarono ad andare presso l’immagine –un’immagine di grande dolcezza segnata da un’ombra di mestizia: la Vergine Maria guarda il bambino che allatta con dolcezza e già intuendo la sua passione futura. Alcuni cominciarono ad andare e a chiedere aiuto: vieni in nostro soccorso…Le risposte frequentemente arrivavano: la Vergine mostrava di accogliere la preghiera e di rispondere venendo in soccorso. A tal punto che si cominciò a indicare l’immagine come ‘la Madonna del soccorso’.

Così ha avuto inizio la storia della devozione alla Madonna del Soccorso. In poco tempo si giunse alla costruzione di un piccolo oratorio intorno all’immagine e a sistemare la strada che da Prato portava al tabernacolo. Sapete perché le varie autorità pratesi decisero di tirare fuori le risorse per questa strada ? Ce lo dicono i documenti: “ad devotionem dictae Virginis quae facit multas gratias” (=per la devozione della detta Vergine che fa molte grazie).

Proprio per il continuare della presenza soccorritrice di Maria attraverso la Sua dolcissima immagine si sentì poi la necessità di costruire una chiesa assai più grande lì vicino: ciò portò allo spostamento dell’immagine, nel luogo nel quale oggi la contempliamo.

Ho voluto ricordare l’inizio di questa storia perché c’è una cosa che vorrei notare, se permettete. Non sappiamo praticamente niente di questa bambina e della sua vita successiva. Non è una cosa consueta. Per lo più si sa molto se non tutto di persone coinvolte in vicende mariane di questo tipo. In questo caso sembra che il suo ricordo non sia apparso necessario. C’è secondo me una spiegazione. Qui, infatti, non ci sono apparizioni come, ad es., a Boccadirio (con i giovani veggenti Donato e Cornelia), non ci sono segni prodigiosi che coinvolgano l’immagine come a Santa Maria delle Carceri (animazione dell’immagine dinanzi ad un bambino: Iacopino Belcari della Povera) o a Santa Maria della Pietà (fu vista piangere e illuminata dall’alto da molti e autorevoli testimoni) e potremmo continuare.…In questo caso c’è solo un fatto: la fanciulla terrorizzata che invoca l’aiuto della Vergine e la tempesta che non tocca né lei né il suo gregge. Un fatto e niente più. Solo che fatti di questo tipo, si sono poi ripetuti, tante volte, per tante persone diverse: il soccorso di Maria è giunto, la Vergine ha risposto alle invocazioni dei fedeli in difficoltà. Ciò che è prodigioso in questo caso pertanto non è il modo in cui si manifesta la Vergine Maria, è la risposta di Maria alla preghiera: viene in soccorso di chi la invoca.

La storia dimostra che il santuario è nato e cresciuto per la continuità della devozione del popolo di Dio. Per secoli e secoli infatti le persone, ogni tipo di persone, senza discriminazione, hanno fatto esperienza dell’ascolto e del soccorso della Beata Vergine Maria nelle varie necessità della loro vita.

Ho detto ‘ascolto’. Qualcuno potrebbe dire ma l’ascolto non coincide con il soccorso? Se mi ascolta, mi soccorre. Non è così, il soccorso può non esserci se non è per il nostro bene, o esserci in una forma diversa da quella sperata e richiesta. Ma l’ascolto non manca mai, perché non manca mai la presenza della Beata Vergine Maria, attraverso la Sua dolcissima immagine: in modo misterioso e libero dai limiti della nostra realtà fisica, ella ascolta e ci accoglie come madre e ci consola.

E ci tengo a dirvi che questo che ho appena ricordato non nasce dalla teoria o dagli studi, nasce dall’esperienza, dalla mia esperienza personale. Anche se non ho mai fatto parte di questa parrocchia, per vari motivi quando ero giovane liceale e poi universitario passavo da questa chiesa e spesso mi fermavo. Questo accadeva molti molti anni fa, ma non ho mai dimenticato questa chiesa, questo luogo di Maria….per questo sono stato particolarmente lieto dell’invito di don Marco e dell’opportunità offertami di celebrare questa festa con tutti voi: è per me un vero rendimento di grazie.

(Omelia tenuta da mons. Basilio Petrà il 6 novembre 2023, in occasione della festa della manifestazione di S. Maria del Soccorso)