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Capitolo 4
Presente e futuro
| La dedicazione della Chiesa |
Domenica 27 ottobre 1996 alle ore 10 ha inizio il solenne rito della Dedicazione. La porta della Chiesa è chiusa e tutta la comunità si è radunata in palestra. L'Arcivescovo Benito Cocchi, che presiede il rito, la guida in processione per il piazzale, fino alle soglie della Chiesa. Qui l'Architetto Fabio Massimo Pozzi, che ha progettato la Chiesa e ne ha diretto la costruzione, ne consegna le chiavi all'Arcivescovo; questi le affida al Parroco Don Giorgio Bellei, che apre le porte ai fedeli. Il Vescovo benedice l'acqua per aspergere con essa il popolo, le pareti della Chiesa e l'Altare; dopo la Liturgia della Parola, le reliquie dei Santi vengono poste nel sepolcreto opportunamente preparato nei pressi dell'Altare. Seguono la preghiera della Dedicazione, l'unzione dell'Altare e delle pareti della Chiesa col Sacro Crisma e l'incensazione. Dopo la Liturgia Eucaristica, la solenne celebrazione si conclude con la Reposizione del Santissimo Sacramento nel Tabernacolo.
Da questo momento la Chiesa nuova è diventata veramente "Casa di Dio", poiché nel suo Tabernacolo c'è la presenza viva e reale di Gesù Cristo! |
| La Gmg di Parigi |
«È meglio rassegnarsi ad una vita senza ideali, o piuttosto lavorare per un mondo che rispecchi la verità, la giustizia, la bellezza di Dio?». È la domanda rivolta da Giovanni Paolo II a tutti i giovani, nel suo messaggio in occasione della XII Giornata Mondiale della Gioventù (Parigi, 18-24 agosto 1997). Vi partecipano venticinque ragazzi della Parrocchia, accompagnati da Isella Fregni. Notevole l'impresa di Fabio Fontana, Matteo Maselli, Matteo Predieri e del Parroco Don Giorgio Bellei, che raggiungono Parigi in bicicletta valicando il Mortirolo, scortati dal furgoncino di Gino Predieri. |
Il pellegrinaggio in Terrasanta |
Nell'ottobre del 1998 trenta parrocchiani partecipano a un Pellegrinaggio in Terrasanta, guidati dal Parroco Don Giorgio Bellei, che è stato recentemente investito Cavaliere del Santo Sepolcro. È un'esperienza indimenticabile per i nostri pellegrini, che fra l'altro sono ricevuti in udienza al Patriarcato Latino di Gerusalemme. |
La visita dell'Arcivescovo |
Nel corso del 1999, in vista del Giubileo del 2000, l'Arcivescovo visita tutte le Parrocchie cittadine. Per la nostra Parrocchia si tratta della seconda Visita Pastorale, dopo quella di Mons. Quadri nel dicembre del 1986. I momenti forti della Visita Pastorale di Mons. Cocchi sono la celebrazione delle Cresime a febbraio, l'assemblea parrocchiale il 7 maggio, la celebrazione della Santa Messa domenica 30 maggio, l'incontro con i giovani e la visita agli ammalati. |
Il grande Giubileo |
| Comincia l'Anno Santo 2000 e anche in Parrocchia si moltiplicano gli sforzi per spiegare che cosa significa "fare il Giubileo". Ne troviamo traccia anche nei quattro numeri del bollettino, in cui spesso si parla di pellegrinaggio, indulgenza, purificazione della memoria, proposte per "fare missione" a chi sta intorno a noi. Il Pellegrinaggio parrocchiale a Roma per il Giubileo, nel mese di marzo, riesce molto bene, soprattutto perché coinvolge persone di tutte le età, comprese famiglie con bambini piccoli. |
La Gmg di Roma |
Uno dei passaggi più emozionanti dell'Anno Santo 2000 è la Giornata Mondiale della Gioventù a Roma, dal 15 al 20 agosto. Ci sono due milioni di giovani da ogni parte del mondo; e fra loro quaranta della nostra Parrocchia. Il Parroco e altri sei ragazzi raggiungono Roma in bicicletta. I nostri sono alloggiati nel parcheggio del Policlinico Gemelli e seguono con gioia le giornate di catechesi. Il momento più emozionante è la veglia di Tor Vergata, la sera di sabato 19 agosto, con il ricordo dei martiri cristiani di due millenni, con testimonianze toccanti, con l'entusiasmo e le parole di Papa Wojtyla: «Cari amici, vedo in voi le "sentinelle del mattino" in quest'alba del terzo millennio. Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti. Cari giovani del secolo che inizia, dicendo "sì" a Cristo voi dite "sì" ad ogni vostro più nobile ideale». |
Suoneremo le nostre campane? |
Alla fine del 2000 il sottochiesa è ancora aperto e manca il Campanile. I debiti della Parrocchia sono ancora forti, ma non più preoccupanti; inoltre c'è la possibilità di avere aiuti dalla Conferenza Episcopale Italiana per la costruzione del Campanile. Nasce il Comitato "Il Campanile", formato da alcuni parrocchiani, con due finalità: sensibilizzare i parrocchiani sulla importanza di finire i lavori costruendo il Campanile, segno di presenza reale della comunità cristiana nel quartiere; e comprendere quali siano le aspettative della gente nei confronti della Parrocchia. L'iniziativa, nel corso di qualche mese, riesce ad informare in modo capillare, a fornire un quadro attendibile delle esigenze dei parrocchiani, e pure a raccogliere i primi fondi per la costruzione del Campanile, con l'intervento di alcuni sponsor. |
Campanile, si parte! |
Avuto il via libera del Consiglio Affari Economici Diocesano, nel 2001 la Parrocchia ottiene dalla Diocesi un prestito di 284mila euro (da restituire in sei anni) per costruire il Campanile e completare il sottochiesa. Successivamente viene indetta la gara d'appalto; il Consiglio Affari Economici Parrocchiale valuta con attenzione i preventivi presentati da due ditte, e affida a una i lavori nell'ottobre del 2002. A dicembre viene preparato il cantiere, e i lavori cominciano a gennaio 2003. |
| Le 5 campane |
Grazie a generose offerte si può acquistare un concerto di cinque campane, realizzate dalla Fonderia Capanni di Castenovo ne' Monti (RE). Le campane sono dedicate allo Spirito Santo, alla Madonna, a San Geminiano, al Beato Pier Giorgio Frassati e a San Michele Arcangelo; complessivamente pesano circa 1500 chilogrammi. Disposte su un'intelaiatura d'acciaio davanti alla palestra, il 31 maggio 2003 vengono solennemente benedette dall'Arcivescovo Mons. Cocchi, che poi in quella stessa sera crea un nuovo accolito: Ermanno Barbieri. Al termine della funzione le cinque campane, suonate da un campanaro professionista, manifestano con la loro voce possente e armoniosa la gioia dei fedeli. Vegliate per due notti da ragazzi volontari, le campane vengono poi riportate in deposito a Castelnovo ne' Monti, in attesa di poter essere montate sul campanile. |
| I lavori continuano |
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Nel corso dell'anno i lavori continuano a pieno ritmo. Superate alcune difficoltà tecniche, il campanile cresce e procede pure il sottochiesa. Si realizzano anche alcuni interventi di manutenzione straordinaria, si riorganizzano gli appartamenti per ricavare una foresteria e si risistema il giardino per rendere più fruibile il piazzale. È provvidenziale un aiuto straordinario della Diocesi: un prestito di 285mila euro a tasso agevolato.
La struttura del campanile è finita per la Sagra di Pentecoste del 2004. Il Parroco don Giorgio, salito nel punto più alto della torre, benedice e bacia la croce cosmica di lucente acciaio; poi le impalcature vengono tolte, mostrando la nuova costruzione forte e solida, slanciata verso l'alto per indicare il Cielo. Ma servono altri lavori interni prima di poter montare le campane. |
80° del Beato Pier Giorgio Frassati |
Nell'estate del 2005 la Parrocchia ricorda l'80° anniversario della nascita al Cielo di Pier Giorgio Frassati, il ragazzo torinese esemplare nella fede e nella carità, proclamato Beato da Giovanni Paolo II. La devozione al Beato Frassati, esempio di giovane santo, è ben radicata nella nostra Parrocchia. Lo spettacolo “Verso l'Alto”, ispirato alla sua vita, è stato presentato per la Sagra e replicato alla vigilia della sua festa liturgica, che ricorre il 4 luglio. |
La XX Ggm: Colonia 2005 |
Nell'agosto del 2005 i ragazzi sono ancora protagonisti. Cinquanta dei nostri vanno in Germania per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù; quasi tutti passano i primi giorni a Wuerzburg per il gemellaggio con la diocesi e la catechesi, Don Giorgio, Matteo Sitti e Mauro Cuoghi fanno più di 400 km in bici, scortati da due ragazzi in auto; ma tutti si ritrovano a Colonia, nella vasta spianata di Marienfeld, per ascoltare le parole di Papa Benedetto XVI: per cambiare il mondo bisogna cambiare noi stessi, trasformare la nostra vita sul modello di quella di Dio. E la trasformazione dell'uomo in Gesù è l'Eucaristia. Per questo è importante riscoprire la Messa domenicale! |
Il suono delle campane |
Nella stessa estate sono finite le opere interne al campanile, così le cinque campane, tornate a Modena dopo essere state a lungo in deposito a Castelnovo ne' Monti, sono state innalzate e montate nella cella campanaria. Ad esse se n'è aggiunta una, donata da un benefattore. Installato l'impianto elettronico, finalmente il suono delle campane si diffonde nell'aria, per parlare di Dio a tutti gli uomini.
Resta da completare il sottochiesa, che dovrà ospitare nuove aule per rendere sempre più accogliente la Parrocchia ; e ovviamente restano dei debiti da saldare, contando sulla generosità dei fedeli. Ma questa, in definitiva, è ordinaria amministrazione... |
Conclusione |
... La Parrocchia è fatta sì di cose materiali, di edifici, di denaro che entra e che esce: è normale che sia così. Ma è fatta principalmente di anime, di vita spirituale, di comunità. Più di venticinque anni fa la storia della nostra parrocchia è cominciata proprio così, senza beni materiali, in una semplice stanza presa in affitto per radunare un gruppo di cristiani. È bello vedere che in questo tempo, assieme alla nuova Chiesa e alle opere parrocchiali, è cresciuta anche la comunità: giovani si sono sposati, bambini sono stati generati e battezzati, un ragazzo è diventato prete, una ragazza suora.
Continueremo a preoccuparci delle cose materiali, è doveroso. Ma coltiveremo con impegno la vita spirituale di tutti e di ciascuno; sorretti dal soffio dello Spirito Santo, al Quale la nostra parrocchia è dedicata. |
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