La nostra storia



Capitolo 3
La costruzione della Chiesa

Lo scavo delle fondamenta
Escavatori e camion per cominciare l'opera Pur trovandosi già fortemente indebitati, occorre cominciare la costruzione della nuova Chiesa. Per far fronte alle spese, la Parrocchia deve vendere parte dell'area edificabile al Comune di Modena, che la destina ad un centro commerciale. Questo costringe l'Architetto Fabio Massimo Pozzi a ridurre di cinque metri il diametro della Chiesa, ma permette di cominciare i lavori con lo scavo delle fondamenta.
La posa della prima pietra
La gru solleva la prima pietra Domenica 19 maggio 1985, solennità dell'Ascensione, l'Arcivescovo Mons. Bartolomeo Santo Quadri pone solennemente la prima pietra. L'avvenimento è ricordato da una pergamena firmata da molti parrocchiani e murata entro la stessa pietra.
Le fondamenta
La Stella di David nelle fondamenta Un mese dopo, il 19 giugno 1985, nelle fondamenta della Chiesa si scorge già la forma della Stella di David, struttura portante dell'edificio sacro. Il significato è chiaro: la Rivelazione Cristiana si fonda sulla fede ebraica, che Gesù è venuto a completare.
Il piano calpestabile

Il piano calpestabile quasi finito Il secondo lotto dei lavori, dal 14 settembre al 5 ottobre 1987, porta al completamento del piano calpestabile della Chiesa.

La demolizione della casa

La vecchia casa viene demolita Il 9 gennaio 1988 viene demolita una vecchia casa nell'angolo sud-est dell'area delle opere parrocchiali. I motivi che spingono a questa scelta sono due: primo, non è possibile reperire i fondi per mantenere e ristrutturare l'edificio (occorrerebbero almeno 800 milioni di lire); secondo, la casa è situata in posizione infelicissima, poiché chiude la vista del complesso parrocchiale a chi entra in città lungo Via Fratelli Rosselli. Al posto della vecchia casa viene poi realizzato un ampio parcheggio. La casa demolita ha ispirato questa breve poesia del parrocchiano Ermanno Rovatti:

S'erge silente e solida d'intra le tenui brume
e par disfidi il tempo a rimaner qual è.

Quand'ecco, d'improvviso, mostri dall'ira accesi
con le cruente ugne s'avventan su di lei.

E laceran, dilaniano, sbranan, ruina effondono:
e la squarciata mole tra nuguli dispar.

Una trama di impalcature

Dal nulla sorgerà una Chiesa: poesia del lavoro dell'uomo! Il terzo lotto dei lavori comincia giovedì 7 settembre 1989. In poco tempo si eleva una complessa trama di impalcature, che traccia nell'aria la forma della nuova Chiesa. In un mese i muri perimetrali raggiungono i tre metri di altezza.

La chiesa prende forma
La cantoria in cemento, che ospiterà l'organo ed il coro Nei primi mesi del 1990 si erige la struttura portante della Sagrestia e si risistema il piazzale col nuovo parcheggio. All'interno della Chiesa si getta il cemento armato per la cantoria ed il matroneo.
I muri finiti
La nuova Chiesa, benché incompleta, è già solenne nella forma Mattone dopo mattone, i muri crescono ancora, lasciando spazio alle ampie luci delle finestre ed al rosone, e vengono infine conclusi dalla cimasa in cemento. Quando nel punto più alto viene collocata la croce cosmica, coi bracci rivolti verso i punti cardinali, il terzo lotto dei lavori è finalmente terminato.
Possenti travature
Un'immagine spettacolare del tetto in costruzione Le travature in legno del tetto giungono in camion dall'Alto Adige e dopo qualche tempo vengono poste in opera.
Il tetto completato
Il tetto quasi finito, visto dalla gru La copertura della Chiesa, in rame, viene completata nel dicembre del 1991. Nello stesso periodo si rifinisce anche il complesso palestra - appartamenti, rinnovandone la copertura e l'intonaco.
Gli impianti
L'impianto di riscaldamento, con pannelli radianti sotto al pavimento Nei cinque anni seguenti la situazione economica della Parrocchia, impegnata in un progetto assai costoso, è piuttosto preoccupante. I lavori procedono a tratti; tuttavia procedono. Dapprima si montano le vetrate; poi si pongono in opera le splendide porte in bronzo che, destinate in origine al Duomo di Modena ma ritenute inadatte ad esso, giacevano inutilizzate; si realizzano gli impianti: elettrico, di riscaldamento, di amplificazione...
Gli ultimi lavori
Il complesso parrocchiale in mezzo alle case, visto dall'aereo Completare gli impianti è stato uno sforzo economico enorme, tanto da imporre una pausa. Dopo qualche mese i lavori possono continuare: si intonacano l'interno e l'esterno; viene posato il pavimento in gres porcellanato; infine si collocano l'Altare, il Tabernacolo e gli arredi sacri. Alla fine dell'estate del 1996 la nuova Chiesa Parrocchiale dello Spirito Santo è pronta per la Dedicazione.