La nostra storia



Capitolo 2
I primi anni della parrocchia

L'istituzione della Parrocchia
Lunedì 1° gennaio 1979, con decreto di Mons. Bruno Foresti, Arcivescovo di Modena e Abate di Nonàntola, viene eretta la Parrocchia dello Spirito Santo, con territorio stralciato dalle Parrocchie della Madonna Pellegrina e di San Giuliano in Saliceta, e con sede provvisoria nei locali di Via Mantegna 137. In attesa della nomina del Parroco, Mons. Costantino Bortolotti è nominato Economo Spirituale della Parrocchia dello Spirito Santo.
Le prime uscite ufficiali
Nel settembre del 1979 si tengono le prime uscite ufficiali della nuova Parrocchia: la partecipazione di tredici ragazzi alla riunione dei gruppi giovanili di chiesa al Seminario di Fiumalbo (nell'Appennino modenese); ed il viaggio a Roma di un centinaio di parrocchiani, con la Messa celebrata da Mons. Bortolotti nella Basilica di San Pietro e l'Udienza del Papa (mercoledì 12 settembre 1979).
Don Gianni Michelini Parroco
Don Gianni Michelini Il 1° ottobre 1979 l'Arcivescovo Foresti nomina il primo Parroco dello Spirito Santo: Don Gianni Michelini, nato a San Prospero sulla Secchia (nella pianura modenese) il 30 gennaio 1940. Il suo ingresso nella Parrocchia avviene domenica 28 ottobre, con una cerimonia celebrata da Mons. Foresti nella sede provvisoria di Via Mantegna. Al termine del rito molti dei presenti salgono nell'alloggio assegnato dalla Curia al nuovo Parroco, per rinnovargli il proprio benvenuto e l'augurio di un proficuo lavoro pastorale.
Il progetto del nuovo complesso parrocchiale

Un disegno del nuovo complesso parrocchiale Alla nuova Parrocchia occorre una sede definitiva, con strutture spaziose e pratiche (da realizzare con urgenza) e con una Chiesa vera e propria (da costruire in un secondo tempo). La Diocesi mette a disposizione un proprio terreno: una vasta area edificabile affacciata su Via Fratelli Rosselli. Per il nuovo complesso vengono presentati vari progetti e Don Michelini sceglie quello dell'Architetto Fabio Massimo Pozzi: una Chiesa a pianta circolare (in stile moderno ma con profondi legami con l'antico), affiancata da un edificio comprendente tre appartamenti, aule e saloni, una piccola cappella, un ufficio e una palestra.

Una piccola croce bianca...
La croce posta dove sorgerà la Chiesa Il 7 giugno 1981, nella Solennità di Pentecoste, il Parroco guida i fedeli in una breve processione fino in Via Rosselli, nell'area in cui sorgerà il nuovo complesso parrocchiale. Con semplice cerimonia vi colloca una bianca croce di legno, con l'iscrizione "CHIESA DELLO SPIRITO S.". Quella stessa croce (prestata dal Parroco di San Giovanni Bosco, Don Angelo Bocchi) in precedenza era stata posta nella vicina Via Sassi, nel luogo in cui poi è sorta la Chiesa di San Giovanni Bosco. Nei mesi successivi, con lo scavo delle fondamenta, cominciano i lavori per la costruzione della palestra con annesse aule, ufficio e appartamenti.
La posa della prima pietra

L'area ancora ingombra. Sullo sfondo, le scuole elementari Poco dopo l'ultimazione degli scavi, con l'area ancora ingombra di detriti, domenica 23 marzo 1982 si svolge la posa della prima pietra del complesso parrocchiale dello Spirito Santo. I numerosi fedeli, guidati in processione da Mons. Bortolotti assistito dal Parroco Don Michelini, si dispongono in circolo attorno allo scavo; Mons. Bortolotti, sottolineata l'importanza dell'avvenimento, scende poi con alcuni giovani fino alla base delle fondamenta, dove materialmente pone la prima pietra. Conclusasi in questo modo la breve e suggestiva cerimonia, i fedeli lentamente si disperdono, sotto un cielo che promette pioggia. Nei mesi successivi i lavori continuano alacremente.

Don Michelini va in Brasile
All'inizio del settembre 1983 Don Gianni Michelini, con una breve lettera recapitata a tutte le famiglie della Parrocchia, comunica la sua intenzione di rinunciare alla sua carica di Parroco per trasferirsi in missione a San Paolo del Brasile. Il 25 settembre (la domenica precedente la partenza, fissata per il 29), Don Gianni si congeda definitivamente dai suoi parrocchiani. Si conclude così il mandato del primo Parroco dello Spirito Santo, a tre anni, dieci mesi e ventinove giorni dal suo ingresso.
Il 1° ottobre 1983 Mons. Costantino Bortolotti è nominato per la seconda volta Economo Spirituale della Parrocchia dello Spirito Santo. L'incarico gli viene conferito dal nuovo Arcivescovo-Abate, Mons. Bartolomeo Santo Quadri, succeduto a Mons. Foresti appena un mese prima, il 3 settembre.
Don Giorgio Bellei Parroco
Il 1° novembre 1983 l'Arcivescovo Mons. Quadri nomina Parroco dello Spirito Santo Don Giorgio Bellei, nato a Modena il 3 aprile 1947, trasferendolo quivi dalla Parrocchia di San Giovanni Battista in Montecreto (nelle montagne modenesi). La sera di lunedì 12 dicembre il nuovo Parroco viene a visitare, non ufficialmente, la Chiesa di Via Mantegna; e lì si riunisce un folto gruppo di fedeli per conoscerlo. Nell'incontro, del tutto informale, Don Giorgio racconta la sua precedente attività sacerdotale e parla anche della sua indole, così da farsi conoscere ancor prima di fare il suo ingresso ufficiale. Nel complesso suscita impressione favorevole.
La palestra diviene Chiesa
Nel frattempo si conclude la costruzione della palestra e delle annesse opere parrocchiali. Proprio la palestra, essendo l'ambiente più ampio a disposizione, viene predisposta a fungere da Chiesa, con arredi essenziali ma decorosi.
L'ingresso di Don Giorgio Bellei
La palestra funge da Chiesa La prima funzione religiosa celebrata in tale nuova sede è la cerimonia d'ingresso del nuovo Parroco, nel pomeriggio di domenica 15 gennaio 1984. Vi è larga partecipazione di fedeli sia dalla città che da Montecreto. Lì Don Giorgio Bellei è stato Parroco per cinque anni, e adesso, ancor fuori dalle porte della Chiesa, riceve da un giovane, Paolo Cambi, il saluto di tutta la sua nuova comunità. L'Eucaristia viene concelebrata da 19 sacerdoti, e Mons. Bortolotti, delegato dall'Arcivescovo, conferisce a Don Giorgio Bellei il possesso della Parrocchia dello Spirito Santo.
Il trasferimento definitivo
La Parrocchia si stabilisce definitivamente nella nuova sede di Via Fratelli Rosselli 180 con la Pasqua del 1984. Vengono quindi abbandonati i locali di Via Mantegna, che hanno accolto la comunità per ben sette anni e mezzo.