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Equo & Solidale

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Parrocchia san Pio V e s. Maria di Calvairate
Milano - IT

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07 dicembre 2004

Davide.it

EquoSpot.gif (94953 byte) La coscienza negli acquisti

Ogni giorno facciamo uso di prodotti provenienti dal Terzo Mondo: quando utilizziamo caffè, tè, cioccolato, cotone sappiamo probabilmente tutto sulla qualità degli stessi, ma poco o niente della loro provenienza, delle intermediazioni e dei commerci che precedono i nostri consumi. Il mercato internazionale è direttamente responsabile della povertà dei paesi del Terzo Mondo poiché nella formazione dei prezzi di acquisto non tiene in considerazione la sopravvivenza o meno di contadini, operai e artigiani che forniscono i prodotti che importiamo. Non sappiamo niente della storia di questi uomini, donne e bambini, dei drammi umani e sociali che si nascondono dietro un sistema economico fondato sullo sfruttamento di popolazioni e di territori.

Per proporre un’economia di giustizia è nato il Commercio equo e solidale (si veda anche Polincontri n. 2 - settembre 1997, pag. 26). Lo scopo primario è quello di riportare dignità nel Sud del Mondo attraverso un meccanismo, banale quanto efficace, che consiste nel garantire ai lavoratori un compenso equo, maggiore di quello pagato dalle multinazionali, senza intermediazioni, così poter smerciare nel nostro paese ottimi prodotti ad un prezzo normale. Si spezza quindi una catena che mantiene quei lontani paesi in uno stato di sudditanza. Condivisione e compartecipazione in luogo di massimalizzazione del profitto. Le nuove iniziative hanno anche l’obiettivo di organizzare il lavoro (cooperative contadine ed artigianali) ed il territorio (coltivazioni arboree in luogo della deforestazione) e l’alfabetizzazione, nel rispetto delle culture indigene.

Il Commercio equo e solidale dunque propone una economia basata su progetti di sviluppo che si realizzano:

acquistando prodotti agricoli e artigianali da gruppi organizzati

privilegiando gruppi discriminati, svantaggiati, oppressi

verificando le condizioni di lavoro

evitando mediatori e grossisti locali

pagando le merci a prezzi che permettano un livello di vita dignitoso e umanamente accettabile

anticipando ai produttori una parte dei pagamenti per sovvenzionare l’acquisto di attrezzature e materie prime

mantenendo contatti diretti e continuativi con le cooperative.

Inoltre il Commercio equo e solidale aiuta noi consumatori a diventare "critici", cioè in grado di scegliere prodotti ecologicamente e, soprattutto, socialmente "puliti". Sostenendo queste iniziative, solo in apparenza commerciali, si contribuisce quindi, al sostegno di progetti di solidarietà, giustizia e promozione umana nel Sud del Mondo.

Un approfondimento dell’argomento è reperibile sul sito Internet http://www.commercioalternativo.it.

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Nella nostra parrocchia legate alle attività dell'Oratorio c'è un gruppo di persone che incentivano il Commercio Equo e Solidale
Se vuoi unirti a loro...

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