Il PAPA : DIECI INTERROGATIVI AI CRISTIANI

- Che cosa ho fatto del Battesimo ?
- Come rispondo alla mia vocazione ?
- Che cosa ho fatto della mia Cresima ?
- Ho fatto fruttificare i doni ed i carismi dello Spirito ?
- E' Cristo il " TU " sempre presente nella mia vita ?
- E' veramente piena e profonda la mia adesione alla Chiesa, Mistero di comunione Missionaria, così come è stata voluta dal suo fondatore e realizzata nella sua tradizione vera ?
- Nelle mie scelte sono fedele alla verità proposta dal Magistero ecclesiale ?
- La mia vita coniugale, familiare, professionale è improntata all'insegnamento di Cristo ?
- Il mio impegno sociale e politico è informato ai principi evangelici ed alla dottrina sociale della Chiesa ?
- Quale e' il mio contributo alla costruzione di forme di vita più degne dell'uomo e dell'inculturazione del vangelo in mezzo ai grandi cambiamenti in atto ?

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Il valore dell' indulgenza

Le indulgenze non sono necessarie, ma sono sommamente utili per la vita cristiana
- La pratica delle Indulgenze conserva vivo nel cristiano il senso del peccato e della misericordia di Dio
- Attraverso l'acquisto delle Indulgenze viene alimentata la Fede nella Comunione dei Santi
- L'accoglienza dell'Indulgenza ricorda al cristiano che " tutto è grazia ", tutto è dono dell'amore infinito di Dio
- Poichè una condizione essenziale per ottenere l'indulgenza è quella di accostarsi ai sacramenti della Penitenza e dell'Eucarestia, il cristiano è guidato all'atteggiamento interiore di distacco dal peccato e di unione a Cristo
- Acquistando l'Indulgenza attraverso il pellegrinaggio a Roma o in Terra Santa o nella propria Cattedrale, o nelle chiese indicate dal Vescovo, il cristiano è stimolato a concepire tutta la vita come un "pellegrinaggio", come una rispota alla chimamata divina a "uscire" dal proprio "io " per andare incontro al Padre ed ai fratelli
- L'Indulgenza giubilare che si acquista visitando i freatelli in difficoltà ( infermi, carcerati, anziani, handicappati, ecc.) ci orienta a vivere il comandamento fondamentale del cristianesimo che è l'amore.
La pratica dell'Indulgenza, quindi, ha un alto valore pdagogico: è scuola di santità, di umiltà, di sacrificio, di fiducia in Dio, di senso di gratitudine al Signore, di carità verso i fratelli, di comunione con tutta la Chiesa

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III INCONTRO MONDIALE DEL PAPA CON LE FAMIGLIE

Questo è il tema conduttore del III incontro del Papa con le famiglie che si celebra a Roma il 14-15 Ottobre nel contesto del Grande Giubileo : il motivo ispiratore è stato scelto da Giovanni Paolo II con lo sguardo rivolto alla famiglia di Nazaret, che "irradia una luce di speranza anche sulla realtà della famiglia di oggi".

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La cupidigia della ricchezza.

Signore, oggi mi inviti a usare con saggezza i doni del tempo e del denaro e a porli al servizo del Vangelo e dei più poveri.

In particolare come cristiano sono interpellato sull'uso del denaro.

E' vero, occorre lavorare per vivere e per vivere abbiamo bisgono di soldi.

Fa', o Signor, che resistiamo alla tentazione di credere che i soldi siano tutto. Donaci la libertà del cuore e la sapienza di valutare le persone per la loro dignità, non per i soldi che hanno ....

Fa che il denaro sia un mezzo, non un fine e che sappiamo, pertanto, disporne con saggezza e generoso distacco.

"Facciamoci degli amici in cielo - diceva il Curato d'Ars - : mandiamo delle buone opere a precederci; non arriviamo alla porta dell'eternità con le mani vuote.

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La gioia del perdono.

Signore, attraverso le parabole della tua misericordia, ci fai comprendere quanto valga ognuno di noi davanti a te.

Tu ti paragoni a un pastore che va in cerca della pecora smarrita e, una volta ritrovata, tutto contento se la mette sulle spalle per riportarla nel gregge.

Fa' che anche noi prendiamo parte alla gioia di Dio nel perdonare al peccatore che si converte e non proviamo invidia per la tua bontà.

Salga dal nostro cuore la lode a te e come rimedio all'invidia aiutaci a contemplare l'infinita tenerezza di Dio che ci colma di beni spirituali e materiali.

Perdonaci, Signore, perchè talvolta siamo ciechi e fa' che il peccatore pentito non sia considerato "una pecora nera", ma sia accolto con fraternità nella Chiesa.

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