Il grido della parrocchia
24 marzo 2002

L'esodo in Teatro

Noi ragazzi di seconda media abbiamo deciso di drammatizzare alcuni episodi dell'esodo. Il progetto era abbastanza ambizioso, perché si trattava di mettere in scena non episodi televisivi, ma di portare in scena alcuni episodi del secondo libro della Bibbia "L'esodo". Esso è attribuito a Mosè, scritto in lingua ebraica. Continua la storia del popolo ebreo dalla morte del Petrarca Giacobbe all'arrivo nel deserto del Sinai.
Gli ebrei conobbero in Egitto lunghi periodi di prosperità; poi si ritrovarono a mal partito. Io facevo più di una parte e Alice rappresentava altri aspetti del personaggio di Mosè, mentre il faraone, interpretato da
Gerardo, doveva impedire la fuga del popolo eletto. Solo la decima piaga- la morte di tutti i primogeniti- intimidisce il faraone, e permette la fuga del popolo ebraico.
Il punto principale del racconto biblico in cui si rivela la protezione di Dio verso il suo popolo si nota nel passaggio del Mar Rosso. Noi l'abbiamo reso attraverso due persone, Barbara e Sasha, che spostavano due pannelli del colore del mare. Si era reso possibile il passaggio agli ebrei, che erano rappresentati da me e da Gaia e Fiammetta. Invece un flusso avvolgente sorprese gli egiziani che si erano inoltrati
nel terreno quasi asciutto per inseguire i loro nemici.
In conclusione posso dire che sia la preparazione della recita, sia gli scenari hanno richiesto tanto impegno e ore di lavoro. Alcune difficoltà sono nate per l'assenza dei ragazzi, e le parti venivano sempre cambiate. Ma cosa capitava dietro le quinte? Eravamo tutti molto emozionati, giocavamo, parlavamo, ci spingevamo, è stato tutto molto emozionante. Senz'altro è stata una esperienza da ripetere: abbiamo avuto il coraggio di rappresentare qualcosa che ha un significato profondo.


  

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