1958 - 1971 1971 - 1989 1989 - Oggi

1958 - 1971
GLI INIZI


Dal Liber Chronicus della Parrocchia - Anno Domini 1958

"Dicembre 1958. Finalmente l'aspirazione di un gruppo di persone di Assemini, e in modo particolare della frazione del Carmine, è appagata. Il giorno 15 dicembre 1958 con Bolla Arcivescovile viene eretta la nuova Parrocchia in Assemini sotto il titolo della Beata Vergine del Carmine. Detta Parrocchia all'atto dell'erezione comprende il seguente territorio, smembrato dalla Parrocchia di s. Pietro di Assemini: è delimitata da una linea che comprende il rione del carmine detto "Assemineddu" e le case sparse. Proseguendo per via Cagliari, a destra di chi viene da Elmas, comprende tutto il vico 1,2,3,4 e finisce con la casa di Nioi G. . Di qui, svoltando a sinistra, attraverso una linea ideale imbocca via Principe di Piemonte, che gli appartiene tutto. Continua per via XX Settembre, via s. Ceistoforo, costeggia via s. Francesco che pure gli appartiene tutta, attraversa la via I. Coghe, anch'essa della nuova Parrocchia, per ritornare al punto di partenza. 
Il primo sacerdote che la Divina Provvidenza ha scelto per bontà dei Superiori don Albino Mancosu è il Sacerdote don Albino Mancosu nato a Samassi il 26-9-1927 e già parroco di Ortacesus. Detto sacerdote fa l'ingresso nella nuova Parrocchia il 30 dicembre 1958, presentato al popolo da S. Ecc. Mons. Paolo Botto, Arcivescovo di Cagliari. All'atto di presentarlo al popolo e ai confratelli della Forania di Decimo, a grandi linee ha detto il primo e urgente lavoro da fare: curare le anime, portarle a Cristo, pensare nel medesimo tempo all'approvazione di detta Parrocchia da parte dell'Autorità civile. Costruire una sala che provvisoriamente possa contenere il popolo di detta Parrocchia e precisa anche le misure: almeno m. 30x8.
Detta costruzione dovrebbe sorgere nell'area donata, per l'interessamento pastorale del molto Rev. don Callisto Pili, parroco della Parrocchia matrice, a cui va tutto il ringraziamento della nuova Parrocchia, dalla Signora Deias Mandas Greca ed eredi, sita in regione "Su Zaffaranu".
Il nuovo Parroco ringrazia il Vescovo e prende l'impegno a fare quanto potrà per adempiere i voti del suo amato Arcivescovo. 
La cerimonia è chiusa col canto del Te Deum e la Trina benedizione"

Erano presenti alla cerimonia: il Rev. don Mario Isola, in quell'anno Vice Parroco nella Parrocchia di san Pietro di Assemini e le rappresentanze dei vari gruppi con gli stendardi della Parrocchia Madre.

Nell'aprile del 1959 don Albino Mancosu iniziò le pratiche presso il Ministero degli Interni riguardanti l'approvazione civile della Parrocchia.

Chiesetta del Carmine agli inizi del secolo Chiesetta del Carmine agli inizi del secolo a colori

Nel frattempo la Chiesetta del Carmine fungeva da Parrocchia, ma si pensava alla costruzione di un salone. Così vengono spediti circa 3.000 inviti alle famiglie per diventare Soci Onorari o Effettivi della Parrocchia. Per quasi un anno don Albino Mancosu e il signor Vincenzo Farci passarono di casa in casa bussando a tutte le porte per una Questua straordinaria. Alla fine si raccolgono cira 700.000 lire.

Il 1° ottobre 1959, confidando nella Divina Provvidenza, alla presenza di S.E. Mons. Paolo Botto Arcivescovo di Cagliari e delle Autorità cittadine e Regionali, si posa la prima pietra.  Si colloca la pergamena con il seguente testo:

"Nell'anno del Signore 1959 1 ottobre, Regnante nella Santa Romana Chiesa Giovanni XXIII, Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, Presidente del Consiglio dei Ministri Antonio Segni, e Presidente della Regione Sarda Efisio Corrias, alla presenza delle autorità Provinciali e Cittadine S.Ecc.za Mons. Paolo Botto Arcivescovo di Cagliari, assistito dal Parroco Don Albino Mancosu, bemedice solennemente la prima pietra dell'erigendo edificio delle opere parrocchiali dele nuova parrocchia del Carmine eretta il 15/12/1958 nel comune di Assemini, nell'area graziosamente donata dagli eredi Mereu, a Gloria di Dio e della Madonna sotto il titolo del Carmelo e a bene delle anime".

1959 - Lavori di edificazione 1959 - Lavori di edificazione

I lavori iniziarono subito sotto la direzione del Parroco don Albino; il salone misurava m. 40x11 e la sacrestia annessa m. 12x2,80.

1959 - Lavori di edificazione 1959 - Lavori di edificazione
1959 - Lavori di edificazione 1959 - Lavori di edificazione

 

Il 23 giugno 1960 S. Ecc.za Mons. Paolo Botto Arcivescovo di Cagliari benedice il nuovo salone che fungerà da Chiesa, aula per il catechismo, sala per le riunioni delle associazioni che nel frattempo cominciano a nascere.

23 Giugno 1960 Inaugurazione Salone 23 Giugno 1960 Inaugurazione Salone
23 Giugno 1960 Inaugurazione Salone

 

Il costo complessivo dell'opera sarà di circa 9 milioni di lire, ma all'atto di chiudere i lavori rimarranno circa 4 milioni di debiti, ma si spera nella Provvidenza.
Da quel giorno si lascia la Chiesetta di via Carmine per i nuovi locali. Non mancarono i disagi, basta pensare che la zona era in aperta campagna e quanto pioveva si affondava nel fango. Solo nel 1965 asfaltarono un pezzo di strada. Anche l'intonaco esterno del Salone venne realizzato dopo diversi anni.

Nonostante le molte difficoltà il Parroco non rimase solo, tanti parrocchiani gli erano vicini e collaboravano per le varie necessità della nuova Parrocchia: pulizie in chiesa, catechismo, gruppi, associazioni, chierichetti, coro, ecc..

Il 3 luglio 1960 le Prime Comunioni contarono 42 bambini. Il 16 settembre dello stesso anno per la prima volta la Festa del Carmine si svolse nella nuova Parrocchia e l'8 dicembre per la Festa del Tesseramento aderirono all'Azione cattolica cirac 300 parrocchiani.

Don Albino Mancosu adattandosi alle esigenze della parrocchia nei primi anni visse in affitto in un appartamento in via Carmine vicino alla Parrocchia. Quando poi fu terminato il salone, con l'aiuto dei parenti e di un cognato che abitava con lui, potè costruire dietro la chiesa una piccola casa parrocchiale, che rimarrà utilizzata fino al 1988.

Aumentando le esigenze della vita parrocchiale, don Albino Mancosu capì che era venuto il momento di ampliare i locali e si impegnò alla realizzazione del Circolo per raccogliere il numeroso gruppo di giovani che si riuniva in parrocchia, vedendo in lui un amico, un padre che sapeva comprendere le loro debolezze, partecipare ai loro dubbi, incoraggiarli nei loro progetti, riprenderli con dolcezza, accettare la loro collaborazione.

Il Circolo per una mostra di pittura 1970
Il "circoletto" divenne luogo di nuove amicizie, iniziative culturali, crescita nella fede. Ancora molti custodiscono gelosamente i giornalini ciclostilati "La Strada".Il giornalino del gruppo giovanile Il giornalino del gruppo giovanile
Il giornalino del gruppo giovanile



Suore Ancelle del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante (Lugo)

Il quel periodo giunsero ad Assemini le Suore Ancelle del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante (Lugo) per aprire una Scuola Materna: Don Albino le accolse con grande gioia e riconoscenza e a tutti diceva che era la Madonna ad avergliele mandate.




Il 19 marzo 1969 don Albino ebbe la soddisfazione di vedere coronata la prima vocazione della parrocchia, quando fu ordinato sacerdote don Armando Sarigu.

Verso la fine degli anni 60, la signora  Anna Lai in Murenu, per l'interessamento del parroco di san Pietro di Assemini, Mons. Callisto Pili, fece dono del terreno sito in zona Sacro Cuore, ove sorgeva una piccola Cappella, per edificare la Chiesa e la Casa Parrocchiale. Si fece il progetto e il plastico cosicchè tutti i parrocchiani potevano ammirare in attesa della realizzazione.

Purtroppo Don Albino Mancosu morì il 3 settembre 1971 senza la gioia di vedere realizzato il progetto di Parrocchia che tanto aveva idealizzato.
Riposa nel Cimitero di Assemini con tanti dei suoi parrocchiani che ha amato e lo hanno stimato. (La tomba è situata sul viale centrale, a sinistra del secondo ingresso, all'inizio della fila D).

Due mesi dopo fu chiamato a continuare il cammino intrapreso il sacerdote Don Mario Isola.



Il 14 marzo 2008 l'Amministrazione Comunale di Assemini, in riconoscenza per l'opera svolta da don Albino Mancosu di sviluppo della Chiesa asseminese, e in modo particolare della zona del Carmine, ha intitolato a suo nome la Scuola Elementare di Via Carmine.

Contributo di Matteo Venturelli

Sono passati più di 30 anni da quando Don Albino Mancosu fondatore della parrocchia Beata Vergine del Carmine di Assemini all'età di quarantuno anni è ritornato alla casa del Padre. Da allora la parrocchia asseminese ha visto crescere enormemente i suoi parrocchiani e ha visto trasformare il suo territorio da agricolo a cittadino. Una cosa però non è cambiata: il ricordo e l'affetto per quel primo parroco originario di Samassi che ha saputo essere padre, figlio e fratello per tante persone, dedicando tutto se stesso senza riserve per realizzare il sogno di una parrocchia. Recentemente l'amministrazione comunale ha voluto concretizzare questo ricordo dedicando con una cerimonia la piccola scuola elementare di via Carmine al compianto parroco. La scuola che ieri ha visto crescere tutti i bambini del rione oggi ospita a causa degli spazi ristretti solamente le classi fino alla terza elementare, immutato però rimane il suo clima familiare che lega bambini, insegnanti e genitori. "Don Albino - ricorda la nipote - era una persona molto disponibile che ci insegnava a stare con gli altri e a stare con la cultura. Oltre a essere un uomo religioso era una persona di estrema cultura. Ricordo che da piccola lo vedevo sempre impegnato in parrocchia nelle mostre di pittura, o con il cinema. L'aspetto culturale lo aiutava a rendere la religione un ponte di dialogo con tutti anche con i più lontani". I bambini che allora entusiasti affollavano le stanze della piccola parrocchia oggi sono genitori che trasmettono ai propri figli il ricordo di un buon sacerdote di provincia." Intitolare questo plesso scolastico - sottolinea il portavoce dei genitori del secondo circolo didattico della cittadina - a don Albino Mancosu è molto importante perché vuol dire sottolineare l'operato di una persona umile, capace, molto vicina ai giovani che aveva sempre un buon consiglio per tutti e che amava i suoi parrocchiani. Le prima associazioni di giovani vicine alla parrocchia come la Gioventù d'Azione Cattolica o gli Scout, fino ad allora assenti, sono state create grazie alla forte volontà di Don Albino. A distanza di tanti anni dobbiamo fare tesoro dei suoi insegnamenti e riportare i nostri bambini a quello spirito di solidarietà, di associazionismo che in una società sordomuta mancano per lasciare il posto a effimeri valori materiali. Ritorniamo agli insegnamenti di personaggi di grande spessore come don Albino Mancosu, riavvicinandoci sempre di più e ritrovando quel dialogo ormai perso". La scuola elementare si aggiunge ora alla prima opera intitolata a don Albino, il teatro parrocchiale e il circolo, opere fortemente volute dal presule per venire incontro alle esigenze culturali e sociali della parrocchia.



...Siamo lieti di ricevere ulteriori notizie per completare questo primo periodo della Storia Parrocchiale.