COMUNIONE E LIBERAZIONE


DA WIKIPEDIA

 

 

LA VITA DEL MOVIMENTO DI COMUNIONE E LIBERAZIONE È CENTRATA SULLA PREGHIERA, SVOLTA NELLA LITURGIA, CON UN'ATTENZIONE PARTICOLARE AL BEL CANTO E ALLA BUONA MUSICA LITURGICA

STORIA

 

Le origini di Comunione e Liberazione vengono fatte risalire alla fine del 1954, quando don Luigi Giussani cominciò ad insegnare religione presso il liceo Berchet di Milano. In seguito a quei primi incontri con gli studenti, don Giussani diede vita ad una compagnia di amici che assunse il nome di Gioventù Studentesca (GS) che in breve tempo si diffuse anche a Catania, Rimini, Rovereto, Trento, Chiavari e Forlì. A Forlì, infatti, come ricorda don Giussani, GS compi la sua "prima storica uscita nel settembre del '61 in Campigna

Gioventù Studentesca era inserita nell'Azione Cattolica (AC) ma la differenza nel metodo educativo ne provocarono il distacco nel '68, si riorganizzarono di lì a breve sotto l'attuale nome di Comunione e Liberazione, nell'intento di proseguire l'originaria esperienza cristiana intrapresa da GS.

Il nome rimanda ad una polemica col mondo culturale del tempo: mentre la cultura di sinistra dichiarava che la rivoluzione era il cammino della liberazione dell'uomo, i sostenitori del movimento affermavano invece che tale cammino era possibile solo nella comunione cristiana, con cui sarebbe possibile la vera liberazione.

L'ipotesi fondamentale del pensiero e dell'opera di don Giussani è che la realtà mostra, usando la ragione, gli elementi per giungere a ritenere verificabile la presenza viva di Gesù Cristo nella vita di ciascun uomo.

 Fraternità di Comunione e Liberazione fu riconosciuta l'11 febbraio 1982 dalla Chiesa Cattolica quale associazione laicale di diritto pontificio. La Fraternità di Comunione e Liberazione si incontra annualmente (in genere nel mese di maggio) per gli esercizi spirituali a Rimini;

La presenza di CL nel mondo della scuola ha ancora il nome di Gioventù Studentesca.

CLU (Comunione e Liberazione - Universitari) definisce invece informalmente l'intera presenza di CL nelle università indipendentemente dalle varie forme di associazionismo. Anche il CLU si incontra annualmente (in genere nella prima metà di dicembre) per gli esercizi spirituali a Rimini.

Del movimento fanno parte anche esperienze di vita consacrata quali ad esempio la Fraternità San Giuseppe, le Suore di Carità dell'Assunzione ...

 

CL E IL SUO CONTRIBUTO NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI

1.      LA SCUOLA DI COMUNITÀ

Gesto distintivo e peculiare organizzato dal movimento è la catechesi detta scuola di comunità, a cadenza settimanale, organizzata dalle singole comunità e aperta a tutti.

Don Luigi Giussani ha stabilito come scopo primario l'educazione alla maturità cristiana e la collaborazione alla missione della Chiesa in ogni aspetto della vita. La scuola di comunità intende essere un metodo per verificare la presenza di Cristo nella propria vita

Ogni comunità comincia tipicamente con una preghiera o un canto; c'è quindi una lettura di un testo di don Giussani. Segue una breve discussione, confrontando quanto letto con la propria esperienza personale, e si conclude con un canto o una preghiera.

 

2.      LITURGIA E PREGHIERA

Giussani ha sempre utilizzato per sé e per il movimento semplicemente le preghiere e la liturgia della Chiesa, senza aggiunte o modifiche. Nella Messa si utilizzano spesso canti della tradizione della Chiesa (gregoriani, laude medievali, polifonici, etc). Le celebrazioni eucaristiche, aperte a tutti, sono ridotte all'essenziale: senza "segni" (cioè senza applausi, senza arredi sacri particolari, etc), senza "monizioni" (né interventi spontanei), secondo quanto permette il Messale Romano.

Giussani ha sempre promosso la liturgia delle Ore, che è recitata quasi sempre in gruppo ed in recto tono

Sulla scia della devozione mariana di don Giussani, la recita del Rosario è frequente, 

 

3.      IL CANTO E LA MUSICA

La passione di don Giussani per la musica ed il canto sono un aspetto essenziale del movimento

L'attenzione alla musica è tale che negli esercizi spirituali, ad eccezione dei momenti degli incontri, c'è sempre l'esecuzione di un canto o di un pezzo di musica classica.

 

4.      CULTURA

La preoccupazione di Giussani di presentare la lettura di alcuni testi di personalità cristiane e non cristiane che potessero favorire una migliore comprensione dell'esperienza cristiana cominciò con la proposta del "libro del mese" che continua ancora oggi sotto forma di una collana, denominata I libri dello spirito cristiano

 

5.      CARITÀ

Gli aderenti al movimento sono educati alla carità attraverso la "caritativa"...per esempio, dedicare un'ora della settimana a fare compagnia ai carcerati, ai malati, a fare doposcuola ai bambini, etc.

 

6.      MISSIONE

L'attenzione alla realtà missionaria propriamente detta è grandissima e affonda le sue radici negli anni '60, quando alcuni giessini milanesi partirono per il

 

7.      ASPETTI SOCIALI

Alcuni esempi

Banco Alimentare, una ONLUS per la raccolta e la redistribuzione delle eccedenze alimentari (a cui si è poi aggiunto il Banco Farmaceutico) e l'AVSI (Associazione dei Volontari per il Servizio Internazionale).

Sindacato delle Famiglie (SIDEF[6]), nel 1982  per la promozione dei diritti delle famiglie ed il riconoscimento della loro soggettività sociale, ipotizzando che l'Italia sia uno dei paesi europei che più penalizza le esigenze delle famiglie.

 

8.      CL NELL'AMBIENTE UNIVERSITARIO

CL dichiara di non avere come scopo il fare politica quale movimento ecclesiale di educazione ad una matura vita di fede. Tuttavia alcuni aderenti al movimento di Comunione e Liberazione partecipano attivamente alla politica universitaria mediante liste universitarie (dichiaratamente apartitiche e indipendenti), così come alla politica locale, nazionale ed europea. Questo per seguire l'insegnamento della Chiesa di portare Cristo in tutti gli ambienti della società

 

9.      EDITORIA

La rivista ufficiale del movimento è il mensile Tracce, pubblicato in undici lingue

 

 DAL SITO UFFICIALE DI CL http://www.clonline.org/it/

 

CL si autodefinisce un movimento perché non si configura come nuova organizzazione o né come insistenza speciale su qualche aspetto o pratica particolari della vita di fede.

Il suo carisma consiste nel richiamo a vivere nel presente l’esperienza cristiana propria della Tradizione. La vita di CL ha lo scopo di proporre la presenza di Cristo come unica vera risposta alle esigenze profonde della vita umana di ogni tempo. Nella persona che incontra e aderisce alla presenza di Cristo si genera un movimento di conversione e di testimonianza, il quale tende a incidere sull’ambiente in cui essa vive (famiglia, lavoro, scuola, quartiere, società ecc.).

L’essenza del carisma dato a Comunione e Liberazione può essere indicato da tre fattori:

1.        L’ANNUNCIO Dio è diventato uomo (lo stupore, la ragionevolezza e l’entusiasmo di questo): «Il Verbo si è fatto carne e abita in mezzo a noi»;

2.       L’AFFERMAZIONE Gesù di Nazareth morto e risorto, è un avvenimento presente in un «segno» di «comunione», cioè di unità di popolo guidato come garanzia da una persona viva, ultimamente il Vescovo di Roma;

3.       PRESENZA solo nel Dio fatto uomo, perciò solo nella Sua presenza e, quindi, solo attraverso – in qualche modo – la forma sperimentabile della Sua presenza (quindi, ultimamente solo dentro la vita della Chiesa), l’uomo può essere uomo più vero e l’umanità può essere veramente più umana.

 

Le tre dimensioni fondamentali dell’esperienza cristiana

Ø       Cultura: verifica dell’esperienza, politica, ecumenismo

Ø       Carità: la gratuità come legge, l’opera della carità

Ø       Missione: una testimonianza cattolica

 

Nel metodo educativo di CL vi sono alcuni gesti che hanno un valore fondamentale, essi sono:

v       La preghiera La partecipazione alla liturgia e ai sacramenti, la consuetudine alla recita dell’Angelus e la ripetizione di giaculatorie particolarmente significative della Tradizione tendono a generare una familiarità con il senso più vero e semplice della preghiera.

v       Scuola di comunità La «Scuola di comunità» ha lo scopo di essere una vera e propria scuola che, attraverso la lettura e il paragone con la propria esperienza dei testi indicati dal Centro del movimento, formi negli aderenti una più chiara coscienza della natura del fatto cristiano e illumini la vita. I testi indicati sono generalmente testi del Magistero o di don Giussani La Scuola di comunità è il momento normale di catechesi e di incontro, sia per i giovani di scuole medie e delle Università, sia per gli adulti.
Secondo l’impostazione data da don Giussani a ogni gesto della comunità, anche la Scuola di comunità ha un carattere pubblico è aperta alla partecipazione di chiunque

v       Caritativa si può dire che queste iniziative riprendano la tradizione delle grandi opere caritative che ha segnato la storia della cristianità, in quanto associazioni no profit

v       Vacanze le vacanze sono sempre state uno dei momenti privilegiati per scoprire il gusto della compagnia cristiana e l’atteggiamento di stupore e di rispetto a cui essa educa dinanzi alla realtà del creato.

v       Lettura l’invito alla lettura di libri e il lavoro culturale, invitando a non trascurare il valore del bello così come emerge in alcuni capolavori della musica classica, della pittura e del cinema

v       Il canto con il canto la comunità esprime in modo sintetico e persuasivo la propria unità, il gusto e la coscienza nuova che da tale unità discendono.(es.  IL DISEGNO)

v       Fondo comune Si tratta di un fondo finalizzato alla costruzione dell’opera comune attraverso il sostegno alle attività missionarie, caritative, culturali. A tale fondo ognuno partecipa liberamente, versando mensilmente una percentuale dei propri introiti

 

 

 

 

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