GRUPPO GIOVANI


Conclusione trimestre

 

 

GESU' UN UOMO COME NOI, UNO DI NOI

 

DAI LIBRI PROFETICI

Ecco, la Vergine concepirà e darà alla luce un figlio: e il Suo Nome sarà Emanuele [Dio con noi]” (Isaia 7:14).

“Tu, o Betlemme Efrata, sei piccola tra le migliaia di Giuda: ma da te mi sorgerà Colui che sarà Dominatore in Israele: e il Suo procedere è dall’inizio, dai giorni dell’eternità” (Michea 5:2).

I re di Tarsis e delle isole offriranno regali: i re dell’Arabia e di Saba porteranno doni” (Salmo 71:10).

“Il Messia sarebbe stato un grande operatore di miracoli. Alcuni di questi miracoli erano che “si apriranno gli occhi dei ciechi e le orecchie dei sordi si schiuderanno... lo zoppo salterà come il cervo, e la lingua del muto si scioglierà” (Isaia 35:5-6).

DAL NUOVO TESTAMENTO

E il bambino cresceva e si fortificava, essendo pieno di sapienza; e la grazia di Dio era sopra di lui Luca2,40

E Gesù cresceva in sapienza e in statura e in grazia dinanzi a Dio e agli uomini Luca2, 52

ECCO I SUOI SENTIMENTI

"Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumino, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti, e dite: Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei profeti; e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei profeti. Ebbene, colmate la misura dei vostri padri! Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna della Geenna?" (Mt. 23,13ss.; cfr Lc 11,39ss).

" Quando fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo: <<Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. "(Lc 19,41; cfr. Mt 23,37-38).

"In seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: <<Non piangere!>>. E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: <<Giovinetto, dico a te, alzati!>>. Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre"(Lc 7,11-15).

"<<Sento compassione di questa folla, perché già da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono di lontano>> (Mc 8,2-3; cfr Mt 15,32).

"Gesù si commosse, toccò loro gli occhi e subito ricuperarono la vista e lo seguirono"(Mt 20,34; cfr. 18,35ss.)

"Allora venne a lui un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: <<Se vuoi, puoi guarirmi!>>. Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: <<Lo voglio, guarisci!>>"(Mc 1,41).

"Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri>>(Gv 13,34-35).

<<Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto>>"(Lc 10,21)

"Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi (Gv. 15, 13-15).

 

http://www.ananda.it/images/space.gifSIGNORE, fa’ di me uno strumento della tua pace.

Dove c’è odio, io porti amore.

Dove c’è discordia, io porti l’unione.

Dove c’è errore, io porti la verità.

Dove c’è dubbio, io porti la fede.

Dove c’è disperazione, io porti la speranza.

O Divino Maestro,

che io non cerchi tanto di essere consolato quanto di consolare.

Non di essere compreso quanto di comprendere.

Non di essere amato, quanto di amare.

Infatti: donando si riceve.

Dimenticandosi si trova comprensione.

Perdonando si è perdonati.

Morendo si risuscita alla vera Vita.

San Francesco d’Assisi

 

 

 

 

 

 

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