Parrocchia Santa Maria Addolorata

Via Mazzini - Sommatino (CL)

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LA VISITA PASTORALE
"anima regiminis episcopalis"

 Sac. Angelo Spilla

- "Andiamo a visitare i fratelli di tutte le città in cui annunciammo la Parola del Signore, per vedere come stanno" (Atti 15,36). Così Paolo esorta Barnaba all’ufficio apostolico della visita presso le comunità già luogo di annuncio.

- Si confronti: la nota pastorale della CEI "il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia" (30.05.04), particolarmente ai nn. 4-6 sulla missione della parrocchia oggi per il primo annuncio del Vangelo di Gesù.

- La visita pastorale è un atto di presenza di chi ha la responsabilità generale della cura d’anime nel territorio della Diocesi. La carità pastorale è come l’anima della visita. Le finalità sono quelle relative al buon andamento della comunità e delle istituzioni ecclesiastiche, nel senso che vuole essere "un’animazione, un risveglio, una chiamata a una nuova coscienza, a migliorare operosità".

- Alcuni rinnovamenti per la visita pastorale:

1. L’incontro pastorale dovrà essere dialogante

Il dialogo è nella Chiesa un mezzo prezioso ed efficace per tradurre nella pratica il principio che tutti i battezzati, ciascuno con il proprio carisma, sono non soltanto oggetto ma anche soggetto dell’azione pastorale.

Ne deriva la necessità di conservare e accrescere il dialogo del vescovo con il parroco e con i sacerdoti, di dare maggiore attenzione alle religiose e ai religiosi e di ascoltare i laici in misura corrispondente al loro impegno nella Chiesa.

Il dialogo esige, però, tempo! Il dialogo esige incontri con i singoli e, oggi particolarmente, con gruppi, movimenti e associazioni e con le nuove realtà di partecipazione ( Consiglio Pastorale e Consiglio per gli affari economici, commissioni, ecc.).

Occorrerà dare aspetto all’elemento liturgico-sacramentale ma bisognerà sottolineare anche la dimensione dell’incontro-dialogo-confronto.

Le mutate condizioni sociali poi esigono che tali incontri di gruppo avvengano prevalentemente la sera.

2. Promuovere sempre una pastorale d’insieme e una vita di comunione.

Sono molto necessarie nella Chiesa

Una volta si esprimevano nell’ambito delle singole parrocchie che costituivano comunità socialmente ed ecclesiasticamente autosufficienti, anche per la presenza in loco di uno o più sacerdoti.

Ora questo non si realizza più, non solo per la scarsità numerica dei sacerdoti…..ma anche perché la parrocchia non costituisce una comunità ecclesiasticamente sufficiente; e soprattutto perché, a causa della mobilità dei cittadini e attraverso gli strumenti di comunicazione sociale, una parrocchia non è più una realtà chiusa in sé stessa e autosufficiente, ma dipende da realtà più vaste.

Nel concreto, la visita pastorale dovrebbe essere aperta da una celebrazione vicariale; dovrà percorrere organicamente tutte le

Parrocchie del medesimo vicariato comprendendo anche gesti che raccolgono iniziative e persone operanti all’intero vicariato, e si dovrebbe concludere con un incontro del presbiterio del vicariato.

Anche gli orientamenti del vescovo sulla pastorale d’insieme e la vita di comunione verranno dati in forma di "decreto" al vicariato, oltre, naturalmente, alle indicazioni e linee operative date alle singole parrocchie.

3. Attenzione ad alcuni problemi emergenti

Nella convinzione che l’uomo odierno incontra, oltre al domicilio, anche altri ambienti e settori che influiscono in modo determinante sulla sua personalità e mentalità, la visita pastorale deve considerare, oltre che lo spazio locale, anche i settori d’azione, quali: il settore politico-amministrativo, quello culturale e scolastico, quello sanitario e il mondo del lavoro. Qui il vescovo si deve mettere in contatto con le più significative forze che operano nel civile e nel sociale, per ascoltarle, per meglio conoscere situazioni e problemi, per proporre loro e per loro, nel rispetto della giusta autonomia e in spirito di umile servizio, l’insegnamento e il messaggio di Cristo.

Il vescovo dovrà potere visitare fabbriche, scuole, ospedali, ecc. Naturalmente la preparazione e l’animazione di tali incontri dovrà coinvolgere i responsabili diocesani della pastorale. Anche nell’ambito della visita alla parrocchia si impongono alcune scelte e priorità.

Agli incontri con persone, gruppi e organismi che più da vicino sono coinvolti nella pastorale parrocchiale, va privilegiato particolarmente l’incontro con le giovani famiglie (primi 10-15 anni di matrimonio ) e con i giovani e gli adolescenti.

Naturalmente la visita pastorale conserverà anche gli elementi tradizionali di verifica pastorale organica, di controllo amministrativo.

Non si trascuri soprattutto che essa diventa momento di evangelizzazione, di incontro, di dialogo e di risposta ai problemi.

In conclusione

Se i documenti conciliari e postconciliari appaiono alquanto sobri nel descrivere la visita pastorale (Christus Dominus,23; direttorio per il ministero pastorale dei vescovi Ecclesiae imago, nn. 162 e 166-170; Codice di diritto canonico cc. 396-398; Cerimoniale Episcoporum: nn.1177-1184; Direttorio per il ministero pastorale dei vescovi della CEI: nn.22-25; Es. apostolica postsinodale sul vescovo di Giovanni Paolo II:n.16), il motivo di tale scelta sta anche nelle difficoltà di proporre, per un adempimento così complesso, un modello unico, indubbiamente il contenuto e gli scopi di una visita pastorale sono in gran parte legati a situazioni concrete che possono variare a secondo dei luoghi e dei tempi.

Molto precisa e significativa, invece, è la definizione della visita come la troviamo nel Direttorio per i Vescovi "La visita pastorale è un’azione apostolica, è un evento di grazia che riflette in qualche modo l’immagine di quella singolarissima e del tutto meravigliosa visita, per mezzo della quale il Pastore Sommo (Pt. 5,4), il vescovo delle anime nostre (cfr. Pt.2,25) Gesù Cristo Ha visitato e redento il suo popolo"

Essa è il segno e il sacramento della visita di Cristo che benché perenne e reale, tuttavia non è visibile, e quindi necessita di un segno esterno che la manifesti.

Questa visita ha anche una sua attualità pastorale: realizza l’ andate e predicate! entro un contesto umano e culturale da rievangelizzare. E’ l’andare del Buon Pastore che ricerca e che guida, immagine che definisce la visita come "pastorale".

La Visita Pastorale del nostro Vescovo, Mons. Mario Russotto, a Sommatino avverrà da giorno 6 a giorno 11 del mese di febbraio 2007.