ECCO VENERA

 

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Chiesa di Venera - interno negli anni 1970-1980

Beata Vergine Maria Regina - dopo il restauro del 2000

Chiesa di Venera - esterno negli anni 1980-1990

 

Alcuni cenni storici, che forse neppure gli abitanti di Venera conoscono:

Venera, che ora è divisa tra i Comuni di Sanguinetto, Cerea e Casaleone, si trova menzionata nei libri del Comune di Verona fin dal 1589, anche se allora si trattava di poche casupole. Poi, all'improvviso, nel 1876 Venera divenne famosa in tutta la provincia perché fu scoperto un grande ammasso di monete romane, che ora sono conservate al Museo Civico di Verona.

 

Tuttavia la nostra piccola frazione rimase per lungo tempo senza una propria chiesa dove celebrare le Messe e i Sacramenti. Fino alla metà del 1900, al centro del paese c'era soltanto un ottocentesco capitello, con all'interno una antica statua in pietra della Madonna col Bambino. Nel 1959, quando si terminò di costruire questo edificio che ora vediamo, al suo interno venne posta l'antica statua in pietra che si trovava nel capitello, ormai demolito, e che ha appunto dato il nome alla chiesa parrocchiale, intitolata alla Beata Vergine Maria Regina.

 

Molto poco si sa di questa statua, dal punto di vista artistico. Si sa solo che è in tufo dipinto e che dovrebbe risalire al 1380 - 1420 circa. Anonimo resta invece per il momento l'autore che l'ha scolpita, il quale ha dato alla Madonna una posa particolare, ritta in piedi mentre regge delicatamente in braccio il bambino Gesù, che ha in mano un rondinotto.

 

Qualcosa di più si sa invece sulla provenienza e la storia di questa statua. Secondo la tradizione, infatti, essa fu donata dagli abitanti di Sanguinetto a quelli di Venera per ringraziarli del generoso contributo dato durante la costruzione della Chiesa parrocchiale di Sanguinetto nel 1800. Infatti, prima di arrivare a Venera la statua di Maria Regina probabilmente si trovava a Sanguinetto, dove era però venerata con il nome di Madonna della Cintura. Ed infatti uno dei particolari più curiosi dell'immagine scolpita è appunto la fascia scura che stringe il vestito di Maria.

 

Quella cintura aveva un preciso significato per i cristiani di molti secoli fa, i secoli nei quali fu scolpita la statua. Infatti, si narra nelle storie antiche che l'apostolo Tommaso non si trovava a Gerusalemme quando la Madonna morì e fu assunta in cielo. Arrivato dopo qualche giorno al suo sepolcro, vi trovò all'interno soltanto la cintura, che divenne perciò simbolo della Madonna, Madre di Gesù, assunta in cielo subito dopo la morte.

 

L'immagine della Madonna della Cintura, ora chiamata Beata Vergine Maria Regina rappresenta quindi il momento più solenne e glorioso della vita di Maria: la sua assunzione in Cielo, dove è proclamata Regina ed è incoronata di stelle, proprio come mostra la corona che adorna, anche luminosamente, questa bella immagine scolpita.

 

Interno chiesa dopo restauro - settembre 2001

Esterno chiesa dopo restauro - settembre 2001

 

 

LA MADONNINA NELLA CAPPELLA INVERNALE

Anche la cappella invernale ospita una bella immagine della Madonna.
Si tratta di una statua in gesso dipinta a mano, che raffigura l'apparizione di Maria ai tre pastorelli di Fatima: vestita di bianco e con una cintura azzurra, la corona del rosario in mano per invitare tutti alla preghiera, è l'immagine della Madonna del Rosario, festeggiata il giorno 13 maggio.

Durante tutto l'anno tale immagine si trova nella cappella invernale, dove si celebra la S. Messa feriale, la recita del rosario e gli incontri di catechismo dei bambini. E poi durante il mese di maggio, viene per qualche giorno spostata in chiesa, per rendere ancor più visibile la nostra devozione a Maria Vergine, patrona di Venera e molto cara a tutti i parrocchiani.

Infatti proprio tale immagine alcuni decenni fa veniva portata in processione lungo la via principale del paese, attorniata dai bambini della prima Comunione che spargevano petali di fiori davanti al suo passaggio. Era una tradizione che si svolgeva tutti gli anni il giorno della "sagra", cioè la prima domenica di settembre, in cui Venera festeggia la solennità di Maria Regina e anche il giorno della consacrazione della chiesa (nell'anno 2001).

Purtroppo, da molti anni questa bella tradizione rimane soltanto nel ricordo delle persone meno giovani, che la preparavano e vivevano con grande entusiasmo e partecipazione: gli uomini che la trasportavano sopra un carrettino, le donne che la accoglievano con fiori e festoni alle finestre di casa e le bambine che si vestivano di bianco e la seguivano in processione recitando il Rosario tutte assieme.

Tale tradizione si è interrotta molti anni fa, per problemi di sicurezza legati all'intenso traffico della strada statale che attraversa il paese. Tuttavia la Parrocchia di Venera ha conservato in parte tale usanza, perché la sera del 31 maggio (ricordo anche dell'istituzione della Parrocchia nell'anno 1951) viene svolta nel sagrato della chiesa una fiaccolata, mentre si recita in processione la preghiera del Rosario.

 

Madonna di Fatima nella cappellina

 

Madonna della Pace all'esterno chiesa   REGINA DELLA PACE, PREGA PER NOI ...

L'immagine più recente che abbellisce la nostra parrocchia è la scultura della "Regina della Pace", opera di un giovane scultore della Bassa Veronese, su indicazioni precise e significative dell'allora parroco di Venera, che ha voluto una raffigurazione di Maria Regina della Pace, da porre sotto il porticato della chiesa da poco restaurata.

La scultura rappresenta la Madonna a braccia aperte e accoglienti, come quelle di una madre sensibile e generosa, con il sole e la luna che ci ricordano l'assunzione di Maria Regina al cielo e anche quel bel canto tradizionale che dice: "... e le stelle più belle, non son belle al par di te!".

Da sotto il porticato della chiesa l'immagine è ben visibile a tutti, così che chiunque passa può rivolgere la sua semplice preghiera alla Madre celeste: "Ave Maria", "Salve Regina", "Ti prego Maria ...", "Tu che sei madre ...", "Proteggi i nostri figli ...", "Dal cielo, sostieni le nostre famiglie".

Ed è bello che anche i giochi estivi dei bimbi e dei giovani si svolgano accanto a questa immagine della Madonna, che si trova vicinissima al campo sportivo parrocchiale, e quindi ben rappresenta la vicinanza di Maria a tutte le nostre situazioni umane, da quelle più belle e gioiose, a quelle più tragiche e pesanti.