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Parrocchia san Pio V e s. Maria di Calvairate
Milano - IT

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07 dicembre 2004

Davide.it

L'Arca dell'Alleanza

Pres.: Il Signore Iddio, che ha parlato a Mosè e ha salvato il suo popolo dalla schiavitù e dalla morte, sia con tutti voi.

Tutti: E con il tuo Spirito.

Pres.: Camminiamo verso la Pasqua nel ricordo di quanto il Signore ha saputo fare per il suo popolo, un ricordo reso presente e vivo dai sacrifici offerti a Dio come segno del patto di alleanza. Un ricordo che dovrà rimanere vivo per ogni generazione, così come vivo e forte è ancora oggi l'amore di Dio per noi. Prima di ascoltare la Parola, che ancora una volta ci dirà quanto è grande questo amore, noi ti ringraziamo, Padre santo, perché, in forza di quella alleanza, noi possiamo vivere per te e amarci come fratelli. Ti ringraziamo, Padre buono, perché mentre noi ci sappiamo fragili e incapaci, tu hai promesso e mantieni la tua fedeltà a quel patto di amore. Noi ti benediciamo, Padre nostro, che col Figlio e con lo Spirito vivi e regni nei secoli dei secoli.

Tutti: Amen.

Lett.: Dal libro dell'Esodo [25,10-22]

Il Signore disse a Mosè: «Faranno dunque un'arca di legno di acacia: avrà due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, un cubito e mezzo di altezza. La rivestirai d'oro puro: dentro e fuori la rivestirai e le farai intorno un bordo d'oro. Fonderai per essa quattro anelli d'oro e li fisserai ai suoi quattro piedi: due anelli su di un lato e due anelli sull'altro. Farai stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro. Introdurrai le stanghe negli anelli sui due lati dell'arca per trasportare l'arca con esse. Le stanghe dovranno rimanere negli anelli dell'arca: non verranno tolte di lì. Nell'arca collocherai la Testimonianza che io ti darò. Farai il coperchio, o propiziatorio, d'oro puro; avrà due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza. Farai due cherubini d'oro: li farai lavorati a martello sulle due estremità del coperchio. Fa' un cherubino ad una estremità e un cherubino all'altra estremità. Farete i cherubini tutti di un pezzo con il coperchio alle sue due estremità. I cherubini avranno le due ali stese sopra, proteggendo con le ali il coperchio; saranno rivolti l'uno verso l'altro e le facce dei cherubini saranno rivolte verso il coperchio. Porrai il coperchio sulla parte superiore dell'arca e collocherai nell'arca la Testimonianza che io ti darò. Io ti darò convegno appunto in quel luogo: parlerò con te da sopra il propiziatorio, in mezzo ai due cherubini che saranno sull'arca della Testimonianza, ti darò i miei ordini riguardo agli Israeliti». Parola di Dio.

Tutti: Rendiamo grazie a Dio.

Breve catechesi.

Lett.: Dal libro del Deuteronomio [16,1-3.5-7.9-16]

Osserva il mese di Abib e celebra la Pasqua in onore del Signore tuo Dio perché nel mese di Abib il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire dall'Egitto, durante la notte. Immolerai la Pasqua al Signore tuo Dio: un sacrificio di bestiame grosso e minuto, nel luogo che il Signore avrà scelto per stabilirvi il suo nome. Non mangerai con essa pane lievitato; per sette giorni mangerai con essa gli azzimi, pane di afflizione perché sei uscito in fretta dal paese d'Egitto; e così per tutto il tempo della tua vita tu ti ricorderai il giorno in cui sei uscito dal paese d'Egitto. Non potrai immolare la Pasqua in una qualsiasi città che il Signore tuo Dio sta per darti, ma immolerai la Pasqua soltanto nel luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto per fissarvi il suo nome; la immolerai alla sera, al tramonto del sole, nell'ora in cui sei uscito dall'Egitto. Farai cuocere la vittima e la mangerai nel luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto; la mattina te ne potrai tornare e andartene alle tue tende. Conterai sette settimane; da quando si metterà la falce nella messe comincerai a contare sette settimane; poi celebrerai la festa delle settimane per il Signore tuo Dio, offrendo nella misura della tua generosità e in ragione di ciò in cui il Signore tuo Dio ti avrà benedetto. Gioirai davanti al Signore tuo Dio, tu, tuo figlio, tua figlia, il tuo schiavo e la tua schiava, il levìta che sarà nelle tue città e l'orfano e la vedova che saranno in mezzo a te, nel luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto per stabilirvi il suo nome. Ti ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e osserverai e metterai in pratica queste leggi. Celebrerai la festa delle capanne per sette giorni, quando raccoglierai il prodotto della tua aia e del tuo torchio; gioirai in questa tua festa, tu, tuo figlio e tua figlia, il tuo schiavo e la tua schiava e il levìta, il forestiero, l'orfano e la vedova che saranno entro le tue città. Celebrerai la festa per sette giorni per il Signore tuo Dio, nel luogo che avrà scelto il Signore, perché il Signore tuo Dio ti benedirà in tutto il tuo raccolto e in tutto il lavoro delle tue mani e tu sarai contento. Tre volte all'anno ogni tuo maschio si presenterà davanti al Signore tuo Dio, nel luogo che egli avrà scelto: nella festa degli azzimi, nella festa delle settimane e nella festa delle capanne; nessuno si presenterà davanti al Signore a mani vuote. Parola di Dio.

Tutti: Rendiamo grazie a Dio.

Breve catechesi.

Silenzio.

Domande.

Com.: Israele legge la propria storia come il luogo dove Dio ha manifestato il suo amore e la sua potenza. Questo ricordo è tutta la fede di Israele e questo dovranno sapere i suoi figli e i figli dei figli: sino alla fine dei tempi. Le meraviglie che il Signore ha compiuto per noi sono fondamento della nostra speranza e diventano, nella preghiera, un canto di lode.

(Salmo 77,1-8.52-55)

Popolo mio, porgi l'orecchio al mio insegnamento,
ascolta le parole della mia bocca.
Aprirò la mia bocca in parabole,
rievocherò gli arcani dei tempi antichi.

Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato,
non lo terremo nascosto ai loro figli;

diremo alla generazione futura le lodi del Signore,
la sua potenza e le meraviglie che egli ha compiuto.

Ha stabilito una testimonianza in Giacobbe,
ha posto una legge in Israele:
ha comandato ai nostri padri
di farle conoscere ai loro figli,

perché le sappia la generazione futura,
i figli che nasceranno.
perché ripongano in Dio la loro fiducia
e non dimentichino le opere di Dio,
ma osservino i suoi comandi.

Non siano come i loro padri,
generazione ribelle e ostinata,
generazione dal cuore incostante
e dallo spirito infedele a Dio.

Fece partire come gregge il suo popolo
e li guidò come branchi nel deserto.
Li condusse sicuri e senza paura
e i loro nemici li sommerse il mare.

Li fece salire al suo luogo santo,
al monte conquistato dalla sua destra.
Scacciò davanti a loro i popoli
e sulla loro eredità gettò la sorte,

facendo dimorare nelle loro tende
le tribù di Israele.

In piedi, preghiera conclusiva.

Pres.: Tu sei con noi, Signore; hai voluto che il tuo popolo costruisse un'arca come segno della tua presenza tra loro.

Tutti: Ora sappiamo che noi stessi siamo più preziosi di quell'arca, perché noi siamo tempio di Dio. Aiutaci, Signore, perché niente nella vita ci separi da te.

Pres.: Tu sei per noi, Signore; tutto in te è per il nostro bene; hai affidato i sacrifici a coloro che accettarono la tua amicizia, come segni di un'alleanza che non conosce fine.

Tutti: Di quei segni, ormai resi perfetti dal grande e unico sacrificio della croce, fa' che anche a noi, tuoi figli e fratelli in Cristo, non manchi, Signore, la forza per essere vivi di quell'amore che vince ogni male e la stessa morte.

Pres.: Tu sei la nostra pace, Signore; hai dato agli Ebrei la sicurezza che con te tutto è possibile, quando si è fedeli alla tua parola.

Tutti: Anche noi vogliamo conoscere e portare nel mondo di oggi questa sicurezza e questa pace; e qui, insieme, ti preghiamo: abbiamo bisogno di te, Signore, per saper camminare nella tua parola, per vivere una vera obbedienza alla tua volontà e così essere liberi da ogni paura.

Pres.: Padre veramente santo, tu moltiplichi fin dalle origini del mondo i tuoi gesti d'amore per l'uomo, per renderlo santo come tu sei santo. Tante volte l'uomo ha infranto la tua alleanza, ma tu, invece di allontanarti, hai stretto un vincolo nuovo con l'umanità nella Pasqua di Gesù, tuo Figlio e nostro Signore; un vincolo così saldo che nulla potrà mai spezzare. A noi che ci stiamo preparando a vivere il dono nella Pasqua imminente, manda la forza del tuo Spirito perché sappiamo capire e vivere con gioia una vera fedeltà alla tua parola e alla tua amicizia. Ogni onore e gloria a te, Dio grande e buono che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Tutti: Amen.

Benedizione