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Parrocchia san Pio V e s. Maria di Calvairate
Milano - IT

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07 dicembre 2004

Davide.it

L'Alleanza sul Sinai

Pres.: Il Dio dell'Alleanza, che ha voluto essere in comunione di vita col suo popolo, sia con tutti voi.

Tutti: E con il tuo Spirito.

Pres.: Noi siamo il nuovo Israele, il popolo che Dio si è scelto perché viva di una vita nuova, sostenuta e guidata da un patto di amicizia avvenuto per la prima volta al Sinai. Pasqua è uscire dall'Egitto per entrare nel Regno di Dio, è dunque liberazione e alleanza. O Dio, nostro Padre, tu ci dai la gioia di riunirci nella tua Chiesa per dirti il nostro grazie con Cristo Gesù nostro salvatore. Tu ci hai tanto amato che hai creato per noi il mondo intero, immenso e meraviglioso, ci hai fatto dono del tuo Spirito per essere uniti a te in comunione di vita, per formare in Cristo una sola famiglia. Questa tua amicizia, che ricordiamo nella celebrazione della Pasqua, ci sostenga lungo il nostro cammino, ora e per tutti i secoli dei secoli.

Tutti: Amen.

Lett.: dal libro dell'Esodo [19,2-8b.16-20; 20,1-3.8-10.12-17]

Levato l'accampamento da Refidim, arrivarono al deserto del Sinai, dove si accamparono; Israele si accampò davanti al monte. Mosè salì verso Dio e il Signore lo chiamò dal monte, dicendo: «Questo dirai alla casa di Giacobbe e annuncerai agli Israeliti: Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all'Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatti venire fino a me. Ora, se vorrete ascoltare la mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me la proprietà tra tutti i popoli, perché mia è tutta la terra! Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa. Queste parole dirai agli Israeliti». Mosè andò, convocò gli anziani del popolo e riferì loro tutte queste parole, come gli aveva ordinato il Signore. Tutto il popolo rispose insieme e disse: «Quanto il Signore ha detto, noi lo faremo!». Appunto al terzo giorno, sul far del mattino, vi furono tuoni, lampi, una nube densa sul monte e un suono fortissimo di tromba: tutto il popolo che era nell'accampamento fu scosso da tremore. Allora Mosè fece uscire il popolo dall'accampamento incontro a Dio. Essi stettero in piedi alle falde del monte. Il monte Sinai era tutto fumante, perché su di esso era sceso il Signore nel fuoco e il suo fumo saliva come il fumo di una fornace: tutto il monte tremava molto. Il suono della tromba diventava sempre più intenso: Mosè parlava e Dio gli rispondeva con voce di tuono. Il Signore scese dunque sul monte Sinai, sulla vetta del monte, e il Signore chiamò Mosè sulla vetta del monte. Mosè salì. Dio allora pronunciò tutte queste parole: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù: non avrai altri dèi di fronte a me. Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio. Non uccidere. Non commettere adulterio. Non rubare. Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, ne la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo ». Parola di Dio.

Tutti: Rendiamo grazie a Dio.

Breve catechesi.

Lett.: Dal libro dell'Esodo [24,4-8]

Mosè scrisse tutte le parole del Signore, poi si alzò di buon mattino e costruì un altare ai piedi del monte, con dodici stele per dodici tribù d'Israele. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione per il Signore. Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l'altra metà sull'altare. Quindi prese il libro dell'alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto il Signore ha ordinato, noi lo faremo e lo eseguiremo!». Allora Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell'alleanza, che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!». Parola di Dio.

Tutti: Rendiamo grazie a Dio.

Breve catechesi.

Silenzio.

Domande.

Com.: Ora preghiamo con le stesse parole con le quali il popolo d'Israele ha cantato la sua lode a Dio per la creazione e per il dono della legge. Nella grandezza del cielo, nella luce del sole che riscalda la terra è detto l'amore di Dio per l'uomo, così come nelle sue parole che accompagnano la nostra vita è la sicurezza del nostro cammino. La legge di Dio è il sole per la nuova creazione.

[Salmo 18,1-11]

I cieli narrano la gloria di Dio,
e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento.

Il giorno al giorno ne affida il messaggio
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Non è linguaggio e non sono parole,
di cui non si oda il suono.

Per tutta la terra si diffonde la loro voce
e ai confini del mondo la loro parola.

Là pose una tenda per il sole
che esce come sposo dalla stanza nuziale,
esulta come prode che percorre la via.

Egli sorge da un estremo del cielo
e la sua corsa raggiunge l'altro estremo:
nulla si sottrae al suo calore.

La legge del Signore è perfetta, rinfranca l'anima;
la testimonianza del Signore è verace,
rende saggio il semplice.

Gli ordini del Signore sono giusti,
fanno gioire il cuore;
i comandi del Signore sono limpidi, danno luce agli occhi.
Il timore del Signore è puro, dura sempre;
i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti,
più preziosi dell'oro, di molto oro fino,
più dolci del miele e di un favo stillante.

In piedi, preghiera conclusiva.

Pres.: Tu solo sei santo, Signore; hai chiamato Israele ad essere tuo popolo, perché conoscesse la grandezza del tuo amore.

Tutti: Aiuta tutti noi, eredi di quella chiamata, ad essere il nuovo popolo che per la forza del tuo Spirito rende concreto e vivo l'amore, perché altri uomini conoscano che solo d'amore è fatto Dio.

Pres.: Tu sei la luce, Signore; hai dato al tuo popolo una legge come patto di amicizia e come guida sicura nella via della vita.

Tutti: Questa legge era solo il segno di un dono più grande: lo Spirito Santo che abita ora nei nostri cuori; fa' che sappiamo vivere la gioia e la pace, il coraggio e la speranza dei tuoi figli.

Pres.: Tu sei la vita, Signore; hai fatto gli uomini a tua immagine e li vuoi felici nel tuo Regno.

Tutti: Sembra che oggi gli uomini abbiano dimenticato questa verità, attorno a noi ci sono molte cose che ci parlano di morte, ma noi crediamo alla tua parola, vogliamo essere fedeli alla tua amicizia e ti preghiamo specialmente per chi in mezzo a noi piange, per chi non spera più: perché il tuo regno venga per tutti.

Pres.: Noi ti benediciamo, Signore, ti diciamo grazie; hai chiesto ai giovani di Israele di offrire al Sinai sacrifici di comunione e ora continui a radunare intorno a te un popolo che da un confine all'altro della terra ricorda e rinnova la tua Pasqua perché come dice l'Esodo: «Questa festa sarà un segno sulle vostre mani e sarà una memoria davanti ai vostri occhi». Questo ricordo e questa forza ci accompagnino oggi e per tutti i secoli dei secoli.

Tutti: Amen.

Pres.: Iddio, colui che guida il nostro cammino, ci benedica nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Tutti: Amen.

Pres.: Ci salutiamo nella pace del Signore.

Tutti: Rendiamo grazie a Dio.