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Associazioni attive in Parrocchia.

 

 Conferenza di S. Vincenzo de' Paoli (Presidente: Giovanni Viani)

 

CAMPAGNA NAZIONALE 2009
dell'Associazione
SOC. DI SAN VINCENZO DE' PAOLI

FATEMI STUDIARE, CONVIENE A TUTTI
prevenire l'analfabetismo

Domenica 27 Settembre 2009


Ecco dove trovare i gazebo dei confratelli della San Vincenzo che distribuiranno materiale informativo e raccoglieranno offerte a Lucca:

  • Piazza S. Frediano

  • Via Beccheria: loggiato

  • Monte S. Quirico: Piazza della Chiesa e Centro Anziani

  • S. Concordio in Contrada: Piazza Chiesa

  • Pontetetto: Chiesina di S. Lazzaro.

Ecco il volantino della manifestazione:

 

La San Vincenzo in Parrocchia

Come è noto La Società di San Vincenzo de Paoli è una comunità cristiana diffusa nel mondo intero, fondata a Parigi nel 1833 da un gruppo di giovani cattolici.
I suoi membri, detti vincenziani, operano servendo quelli che sono nel bisogno senza distinzioni; la sua attività comprende qualsiasi forma di aiuto volto a sollevare la sofferenza e la miseria e a promuovere la dignità dell'uomo.
La Società di San Vincenzo de Paoli opera in parrocchia mediante la Conferenza “San Giuseppe” di Monte San Quirico istituita nel 1957 dal Parroco Don Giuseppe Ceccarini quale prima piccola cellula della società; è composta di uomini e donne che si sforzano di essere aperti all'ascolto e disponibili a servire i più bisognosi che risultano essere tanti ed in numero sempre crescente.
Della conferenza fanno parte, attualmente, una dozzina di confratelli, non tutti della parrocchia e non tutti, per varie cause , attivi nella principale forma di servizio della visita al povero.
I confratelli non operano solo nell'ambito della parrocchia, ma anche in ambito diocesano attraverso l’Associazione Consiglio Centrale di Lucca.
Le maggiori richieste di aiuto pervengono infatti attraverso l'Associazione Consiglio Centrale (operante in diocesi mediante 14 conferenze) da nuclei familiari indigenti delle parrocchie di San Vito, Sant'Anna, San Marco, ecc.
L'attività è svolta con frequenti contatti con i servizi sociali comunali attraverso le assistenti sociali e sanitarie, le Caritas diocesana e parrocchiali, la Croce Rossa, il Banco Alimentare, ecc.
Sempre più frequenti sono i casi di interventi in comune con le suddette associazioni dovuti anche all'importanza e gravosità delle richieste che non si estrinsecano nel solo aiuto economico.
La conferenza è in contatto con Padre Luciano dei Padri Cappuccini di Monte San Quirico che si interessa dei nomadi e degli ammalati.
Nell’ambito della scuola la San Vincenzo, attraverso l’Associazione Consiglio Centrale, opera un servizio rivolto ad alunni bisognosi svolto principalmente con la collaborazione di insegnanti in pensione o giovani studenti mediante lezioni di alfabetizzazione, supporto, fornitura di libri anche usati, ecc.
In concreto si cerca di essere vicini al povero laddove sembra più marcato essere il bisogno riscontrato anche dalle numerose e pressanti richieste di aiuto, invocando di principio la guida dello Spirito Santo nella visita al bisognoso come nello spirito della Società.
Attualmente si aiutano con frequenza oltre 20 famiglie bisognose con presenza di bambini ed anziani, in precarie situazioni abitative o senza lavoro, per assicurare loro un adeguato sostentamento.
Ma poca cosa è il nostro aiuto rispetto al bisogno; inoltre interveniamo in particolari stati di urgente bisogno, ma che non siamo in grado poi di seguire con continuità ed adeguatezza.
Grandi e santi sono gli obiettivi della Conferenza, ma più grandi risultano le necessità, non solo materiali, per cui attendiamo aiuti e insegnamenti da tutti.

I vincenziani di Monte San Quirico nel richiedere un ascolto a quanto sopra invitano ognuno a pregare così:

Preghiera dei Vincenziani

Signore, fammi buon amico di tutti.
Fa' che la mia persona ispiri fiducia:
a chi soffre e si lamenta,
a chi cerca luce lontano da Te,
a chi vorrebbe cominciare e non sa come,
a chi vorrebbe confidarsi e non se ne sente capace.

Signore aiutami,
perché non passi accanto a nessuno
con il volto indifferente,
con il cuore chiuso, con il passo affrettato.

Signore, aiutami ad accorgermi subito:
di quelli che mi stanno accanto,
di quelli che sono preoccupati e disorientati,
di quelli che soffrono senza mostrarlo,
di quelli che si sentono isolati senza volerlo.

Signore, dammi una sensibilità
che sappia andare incontro ai cuori.

Signore, liberami dall'egoismo,
perché Ti possa servire,
perché Ti possa amare,
perché Ti possa ascoltare
in ogni fratello che mi fai incontrare.

P.S. Per chi volesse conoscere la San Vincenzo : www.sanvincenzoitalia.it

 

 Gruppo Caritas (coordinatore: Pino Giorgio-Marrano - Tel. 0583 394130)

 

 

Nella nostra Parrocchia è operante, da oltre dieci anni, un Gruppo Caritas che gestisce un centro di assistenza per tutti coloro che hanno bisogno di vestiario e mobili.
Questa attività fu iniziata dal Parroco che raccoglieva quello che la gente gli cedeva e poi cercava di distribuirlo a chi ne aveva bisogno.
Nel tempo a lui si sono affiancate varie persone che hanno cercato di dare maggiore sistematicità alla distribuzione, costituendo piano piano un gruppo Caritas ben organizzato.
Il centro è ospitato nel capannone di Sistema Ambiente al Ponte Freddana e apre alla distribuzione il venerdì dalle ore 15.00 alle ore 18.00, ma il ricevimento dei materiali viene effettuato in qualsiasi momento durante il normale orario di apertura per la raccolta differenziata.
Dai registri della distribuzione risultano globalmente 1418 assistiti (intendendo per “assistito” sia un singolo individuo che un gruppo familiare)
I materiali distribuiti sono di vario genere: mobili, elettrodomestici (frigo, lavatrici, TV, stufe ecc.), materiali per l’infanzia (seggioloni, passeggini, seggiolini auto ecc.), accessori per la cucina (pentole, piatti, bicchieri, posate, ecc.), complementi per la casa (tovaglie, asciugamani, lenzuoli, coperte, ecc.). vestiario per neonati, bambini, ragazzi, donne e uomini.
Nello scorso anno sono stati distribuiti quasi 7000 capi di vestiario.
Inoltre è stato possibile effettuare sostanziose spedizioni di abbigliamento sia nella Bielorussia che nel Congo, su richiesta di organizzazioni che avevano avviato programmi di aiuto.
Il Gruppo Caritas ascolta chiunque abbia bisogno di aiuto e accetta l’offerta di chiunque voglia offrire aiuto.
Infatti è possibile offrire assistenza a coloro che ne hanno bisogno, solo grazie al contributo di coloro che offrono le loro cose e alla collaborazione di quelli che offrono il loro tempo e lavoro in un impegno non sempre facile, ma alla ricerca di “dialogo con tutti avendo una forte passione per la difesa della vita, della giustizia e della pace”
(Linee Pastorali 2006/2007 pag. 17).

  Centro di distribuzione Caritas Diocesano
 

PORTE CHIUSE

L’Associazione ONLUS «Ascolta la mia voce» di Vicopelago e il Gruppo Caritas della parrocchia di Monte San Quirico che gestiscono unitamente la distribuzione gratuita di mobili, vestiario e articoli per la casa presso il Centro di distribuzione Caritas diocesano di Pontetetto, via per Vicopelago, 250/F,

comunicano quanto segue:

1. I nostri due gruppi hanno operato per alcuni anni separatamente nelle due stazioni ecologiche di Sistema Ambiente (rispettivamente a Mugnano e a Monte San Quirico), all’interno delle quali potevamo svolgere un’attività di pre-selezione di quanto veniva lì recapitato in buone condizioni, evitando che finisse nei cassoni dello smaltimento. Questo semplice progetto o, se si vuole questa piccola (geniale) idea, permetteva in un solo colpo a Sistema Ambiente di migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti e il loro contenimento (calcolabile in centinaia di tonnellate annue), sia ai Volontari dei due gruppi di solidarietà e carità di ridistribuire gratuitamente ai bisognosi beni di prima necessità quali il vestiario, il mobilio e suppellettili varie per la casa.

2. Nel corso dell’anno 2009 decreti governativi e regolamenti interni sempre più esigenti e fiscali hanno iniziato a mettere in forse la nostra azione di solidarietà verso la parte più povera ed emarginata della società civile;

3. Dal mese di marzo 2010 la nostra distribuzione è stata estromessa, senza possibilità di appello, dalle stazioni ecologiche di Sistema Ambiente e senza che questo Ente si sia preoccupato di offrirci alternative per poter continuare la nostra opera di solidarietà, nonostante le assicurazioni verbali dei dirigenti dell’azienda stessa che la permanenza nella discarica protetta dei nostri gruppi sarebbe stata confermata indipendentemente da chi avrebbe assunto la gestione delle stazioni ecologiche; ribadiamo questa chiusura da parte dell’Azienda, perché riteniamo che sia meglio sorvolare sull’unica e ridicola ipotesi ventilata da quei dirigenti di ospitare, se noi avessimo trovato un terreno adatto, la nostra attività dentro a container dismessi dalla Protezione Civile.

4. Dal mese di maggio, impegnando le nostre riserve finanziarie associative, abbiamo ripreso l’attività in un capannone di Pontetetto, offertoci dai proprietari ad un affitto per noi gravoso anche se relativamente modico sul mercato immobiliare, consapevoli che avremmo dovuto cessare del tutto l’attività a fine anno, se non si fossero aperte altre prospettive;

5. Per trovare ogni possibile soluzione al problema del reperimento di un ambiente idoneo, abbiamo subito avviato contatti con i rappresentanti del Comune e della Diocesi, chiedendo la concessione di un locale di loro proprietà e/o contributi finanziari per continuare la distribuzione in ambiente ad affitto privato o in altri nuovi modi;

6. I contatti con il Comune di Lucca si sono chiusi con un nulla di fatto: il sindaco, il vice sindaco e alcuni assessori in varie riunioni intercorse tra giugno e dicembre dell’anno appena trascorso si sono sempre dichiarati consapevoli della bontà della nostra iniziativa e convinti della necessità del suo proseguimento, ma di fronte al dettaglio delle nostre necessità (il reperimento di un locale spazioso o l’offerta di contributi per eventuale affitto o per l’acquisto di una tensostruttura) ci hanno negato la possibilità della loro collaborazione; la Diocesi finora ha offerto un contributo finanziario per pagare in parte l’affitto del capannone di Pontetetto fino a questa data ed inoltre ha risposto alle nostre richieste, offrendo un locale della parrocchia di Balbano che, pur essendo di per sé molto valido, presenta il grave svantaggio di essere collocato in un territorio molto periferico e non facilmente raggiungibile rispetto al bacino di utenza del nostro servizio.

A questo punto comunichiamo che siamo di nuovo costretti ad interrompere la distribuzione, perché entro questo mese di gennaio dobbiamo liberare il capannone in affitto.
Chiediamo pertanto a tutte le persone di buona volontà che hanno collaborato con noi di sospendere la consegna dei beni da ridistribuire ringraziando tutti per la generosità dimostrata.

Noi volontari intendiamo esprimere il nostro rammarico e disappunto per la chiusura cui siamo costretti, perché crediamo che la cessazione di questo servizio toglierà qualcosa a tutti: impoverirà maggiormente non solo gli utenti e la “Caritas”, ma anche la comunità tutta, se non si riuscirà a mantenere aperta una via di comunicazione e di aiuto concreto ai poveri, ai senza tetto, agli ultimi insomma nella scala sociale, che oggi più di ieri non sono rappresentati soltanto dagli extracomunitari, ma anche da un numero, in continuo aumento, di famiglie italiane ridotte in miseria dalla crisi economica e dalla perdita del lavoro.

Constatando comunque i bisogni di tante persone che vivono nell’indigenza e che si affidano al nostro lavoro e alla vostra generosità, ribadiamo di non voler abbandonare ancora del tutto la speranza di poter riprendere la distribuzione e di far di nuovo appello in un prossimo futuro alla vostra collaborazione dei cittadini ecologicamente e socialmente attenti e sensibili, se mai potremo trovare altre soluzioni pratiche con le nostre forze, ma soprattutto con la collaborazione dell’Ufficio diocesano della Caritas, delle istituzioni pubbliche e di privati cittadini. I volontari “Caritas” auspicano quindi di potersi riorganizzare e ripartire, affinché il Centro di distribuzione possa continuare a svolgere la sua attività di sostegno e di aiuto verso tutti coloro che sono nel bisogno.

Lucca, 15 gennaio 2011

I volontari del Centro di distribuzione Caritas diocesano

 

 Gruppo "il Melograno" (coordinatrice: Radiana Vinardi - Tel. 0583 331003)

   

Resoconto attività 2008

  • Assistenza bambini della Bielorussia con il Gruppo "YRA"
  • Conferma adozioni a distanza di bambini del Rwanda (€ 600)
  • Offerta di € 240 per il progetto "Serra" per un orfanatrofio della Bielorussia

 

 

Nel 1994 con alcune amiche, unite dal comune interesse per i lavori manuali, abbiamo iniziato ad incontrarci presso la Parrocchia di Monte San Quirico, nei locali messi a disposizione dal sacerdote don Cesare Carli.
Inizialmente abbiamo condiviso la passione per il ricamo a punto a croce che interessava ognuna di noi e che alcune praticavano da più tempo: portavamo il nostro lavoro, chiedevamo consigli alle più esperte, ci scambiavamo schemi di disegni e idee che rendevano i nostri incontri molto coinvolgenti.
Con il passaparola abbiamo ottenuto una buona pubblicità che ci ha fatto diventare più attive e numerose.
Per la nostra iniziativa scegliemmo il nome "II Melograno", perché il tenace frutto tipico della nostra campagna, formato da molti chicchi riuniti insieme, rappresentava bene lo spirito del nostro lavorare. Non solo, questo modo di ritrovarci serviva anche a stimolare le idee e spronarci a vicenda per poterci rendere più utili ed ottenere risultati migliori, con il contributo dei diversi talenti, capacità ed attitudini.
La partecipazione cresceva ed insieme ad essa, fortunatamente, gli spunti per poter realizzare nuovi progetti.
Oltre al punto a croce abbiamo realizzato alcuni incontri dove alcune di noi, esperte in tecniche di bricolage, si sono rese disponibili per insegnare alle altre: ricamo, lavori a maglia e uncinetto, decoupage, addobbi natalizi, giardinaggio...
Le mamme del gruppo, inoltre, avevano organizzato uno spazio per i bambini che, durante gli incontri, svolgevano attività di propedeutica musicale.
Non tutti contribuivano con le stesse modalità; chi non poteva partecipare ma era comunque interessato si impegnava, comunque, dando la propria disponibilità per lavorare a casa oppure per fare commissioni. Altri ancora regalavano del materiale utile.
Da qui l'idea di utilizzare i nostri manufatti per raccogliere delle offerte da devolvere a favore di iniziative che ci venivano via via indicate dal parroco: le missioni diocesane a Nyarurema (Rwanda), i bambini della Bielorussia, le missioni diocesane in Brasile...
Tra queste come non ricordare il confezionamento delle decine di copertine di lana per i bambini del Rwanda! Fu un'esperienza esaltante che ancora oggi testimonia lo spirito di collaborazione e l'impegno profuso da molte persone: chi si occupava di fare i gomitoli, chi della realizzazione dei quadretti fatti ai ferri, chi fermava i fili, chi univa i pezzi, chi si occupava della spedizione, chi contattava le suore missionarie...
Non sono mancati aiuti importanti. La Cucirini Cantoni Coats, per esempio, ci ha più volte fatto dono di materiale, soprattutto grazie ai preziosi suggerimenti dì una nostra amica che, negli anni, ha continuato con inalterato impegno e dedizione a portare avanti il nostro progetto, stimolando e coordinando amorevolmente il gruppo.

Chiunque possa essere interessato a partecipare ad iniziative in corso od a proporne anche di nuove troverà ne "II Melograno" lo spirito e l'entusiasmo che l'ha contraddistinto in tutti questi anni.

 

 Gruppo "Amici dei lebbrosi" (coordinatrice: Marta Barsanti - Tel. 0583 341490)

    Anni 2008/2009: offerte raccolte in occasione della Giornata pro Lebbrosi: € 840

 

 

L'assistenza agli ammalati di lebbra nella nostra Parrocchia è stato un fatto spontaneo e non è costituita da un gruppo organizzato.
Da circa 15 anni viene fatta una raccolta di materiale sanitario durante l'anno con una offerta consegnata poco a poco, ma specialmente in occasione della Giornata Mondiale per gli Ammalati di lebbra che ogni anno cade l'ultima domenica di gennaio.
Il materiale raccolto viene confezionato in pacchi e inviato all'Associazione che fa capo al Movimento di Solidarietà ai Lebbrosi (AIFO) e da questi spedito in Africa o in India. Inizialmente la ragione principale della raccolta era la confezione di bende di tela, che sono state fatte a migliaia dalle donne di Monte San Quirico. Attualmente le bende non sono più richieste e la raccolta di aiuti continua per quanto riguarda i sanitari.

Chi è interessato e desidera maggiori informazioni può rivolgersi alla Coordinatrice.

 

 Associazione YRA

 

 

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