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BERTINORO
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La comparsa dell'uomo nel territorio bertinorese risale alla prima età del ferro. Un nucleo abitato si formò ai piedi dell'ultimo contrafforte pre-appenninico, fra le località di Casticciano e Fratta e ricevette ulteriore impulso dalla costruzione della Via Emilia, che determinò la formazione di vari posti di guardia. Pare che questo primo centro abitato venisse elevato a municipio romano col nome di Forum Truentinorum. Di certo la sua distruzione avvenne tra il IV e il V secolo, all'epoca delle invasioni barbariche, quando la popolazione si ritirò in luoghi più riparati e sicuro e cioè sul monte Cesubeo, quello dell'attuale Bertinoro, indicato fin verso l'anno 1000 con il nome di Castrum Cesubeum.
La sua attuale denominazione, quella cioè di Castrum Britinori, si trova sotto il regno di Ottone III, che gli conferì il titolo di contea e la separò dalle altre città formanti l'Esarcato. L'origine del toponimo è legata a pellegrini britannici (della Britannia francese) che con le reliquie dei santi Maglorio, Pascasio e Sansone, di ritorno da Roma, si fermarono sulle falde di Castrum Cesubeum, dando vita ad una comunità detta dei britanni, da cui britanorum e quindi Bertinoro. I santi Maglorio, Pascasio e Sansone vennero poi venerati come protettori della Città di Bertinoro.

Le notizie inerenti la Città di Bertinoro sono tratte dalla pubblicazione "Bertinoro Città d'Oro" edita dal Comune di Bertinoro in collaborazione con l'Assessorato al Turismo della Provincia di Forlì-Cesena che si ringraziano per la disponibilità

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Bertinoro si riconosce da lontano. Al centro della pianura di Romagna si alzano due colline gemelle, una coperta di alberi e verdissima, chiamata Monte Maggio e l'altra altrettanto verde ma arricchita di mura, torri e case antiche: la città di Bertinoro