Città di Arzignano

Assessorato alla Cultura

Parrocchia Ognissanti

Epicentro Giovani

estate 2002

CINEMA

SOTTO

LE STELLE

 

Nello scenario del cortile interno del Castello di Arzignano saranno proiettati, tempo permettendo,
alcuni tra i migliori film degli ultimi due anni. I film scelti costituiscono
un equilibrio tra emozione ed intelligenza, tra utile e dilettevole.
I film saranno accompagnati da una scheda critica che verrà consegnata
ad ogni spettatore all’inizio della proiezione.
Il biglietto costa 2,5 €.

Nel caso di maltempo la proiezione non si farà.

  1. MERCOLEDI' 26 GIUGNO : Vajont 116 minuti di Renzo Martinelli con Laura Morante e Daniel Auteuil drammatico

Un parte della storia del nostro Paese, un film italiano coinvolgente, una riflessione profonda per non dimenticare e non ripetere gli errori del passato. Un invito ad essere vigilanti, un film intelligente, agile che non stanca lo spettatore.

 

2.    MERCOLEDI' 3 LUGLIO : Casomai di A.D’Alatri con S.Rocca e F.Volo.sentimentale
Ancora un film italiano sulla famiglia, sulla scia de L’ultimo bacio. Leggero, penetrante, coinvolgente, per alcuni ancora più intelligente del film di Muccino. Un successo di critica e pubblico con attori gradevoli e molto naturali nell’interpretazione

     

3.    MERCOLEDI' 17 LUGLIO : A beautiful mind 134 minuti di Ron Howard con Russel Crowe drammatico

Le vicissitudini di un genio della matematica John Nash vincitore del premio Nobel. Il genio di uno, le passioni di tutti. Russel Crowe in una film pluripremiato con gli Oscar.

 

4.    MERCOLEDI' 24 LUGLIO : Il Consiglio d'Egitto con Silvio Orlando
Una ricostruzione impeccabile della Sicilia di fine 700. Le passioni degli uomini, le trame nell'ombra della politica e della religione, l'arte della menzogna e un'interpretazione eccellente di Silvio Orlando. Da un romanzo di Leonardo Sciascia.

 

5.   MERCOLEDI' 31 LUGLIO : Spy Game 127 minuti di Tony Scott con Robert Redford e Brad Pitt Spy Story
Le ragioni di Stato, l’amicizia, i valori umani e l’amore. Un film che segna il passaggio di consegne fra RobertRedford e Brad Pitt: grande fotografia ma Brad Pitt non ne ha bisogno, neppure la vecchia Porsche guidata da Redford..

 

estate 2001

CINEMA

SOTTO

LE STELLE

 

Nello scenario del cortile interno del Castello di Arzignano saranno proiettati, tempo permettendo,
alcuni tra i migliori film degli ultimi due anni. I film scelti costituiscono
un equilibrio tra emozione ed intelligenza, tra utile e dilettevole.
I film saranno accompagnati da una scheda critica che verrà consegnata
ad ogni spettatore all’inizio della proiezione.
Il biglietto costa lire 5000.

Nel caso di maltempo la proiezione non si farà.

Vincitore di cinque premi David di Donatello, un film italiano senza particolari aspettative coglie nel segno e diventa un grande successo di pubblico e di critica. Il pericoloso immaginario di una generazione viene impietosamente messo a nudo: di lì scatta il tradimento di Giulio verso la convivente. Ma dopo lo smarrimento e lo sconforto da qualche parte si solleva la speranza per il ritorno verso una rivoluzionaria normalità.

Un film molto apprezzato. Un lungo viaggio attraverso splendidi paesaggi d’America alla scoperta di ciò che veramente conta nella vita. Con una marcia in più: la lentezza. Quasi a voler frenare la morte ed afferrare la vita..

Uno sguardo originale intimo, austero per guardare a una storia di adulterio: la ripresa, eccezionale ormai in un film, del filtro della coscienza alimentato anche da una visione cristiana. Piace molto alle donne, forse per Ralph Fiennes, il protagonista del "paziente inglese" Tratto da un romanzo di Graham Greene.

Con questo film Woody Allen riesce ad aver successo anche in America. Storia di un piccolo delinquente che prima cerca il colpo della vita e poi raggiunge una insperata prosperità economica ma non arriva la felicità sperata. Allen strappa sincere risate e lancia un fulmine sull’ignoranza che spreca le potenzialità positive del danaro. Bravissima l’attrice protagonista.

Vincitore del premio David di Donatello come miglior film straniero, con i suoi 40 miliardi incassati in Francia il film secondo alcuni costituisce l’equivalente francese di "Chiedimi se sono felice". E’ una storia che si snoda tra economia, snobismo, arte e passione. In modo sobrio e raffinato la regista francese sorprende pubblico e critica aprendo il nostro sguardo verso un orizzonte normalmente inaccettabile: quello del gusto degli altri.

Un grande successo di pubblico e di critica con una grande interpretazione di Denzel Washington. La storia vera di un pugile che, all’apice della carriera, viene condannato ingiustamente per un delitto che non ha commesso. La simpatia di un bambino porta alcune persone a stare dalla parte più difficile: quella della vittima innocente. Da non perdere.

Arzignano Estate Festival 2001

Città di Arzignano – Assessorato alla Cultura – Epicentro Giovani

Ecco i programmi dei cineforum precedenti:

CINEMA EMOZIONANTE ED INTELLIGENTE (E EDUCATIVO)

mercoledì 10 maggio 2000 - salone del Mattarello - ore 21

Matrix (1999) di Wachowski

Qual è la realtà?

mercoledì 17 maggio 2000 - salone del Mattarello - ore 21

He got game (1998) di Spike Lee

sesso soldi, successo, il delirio di onnipotenza

martedì 23 maggio 2000 - salone del Mattarello - ore 21

Fuori dal mondo (1999) di G. Piccioni

Velocità del mondo e aridità, custodire i valori essenziali

martedì 30 maggio 2000 - salone del Mattarello - ore 21

Le ali della libertà (1994) di Darabont

nelle difficoltà posso sperare?

Videoproiezioni su grande schermo, ad ingresso gratuito. Gli spettacoli saranno preceduti da una breve presentazione con scheda.

Buona visione!!

CINEFORUM D’AUTORE 1999

SPUNTI DI RIFLESSIONE in margine alla rassegna di cinema d’autore

di MIRKO RUFFONI

TERZO MILLENNIO: TANTE DOMANDE E TRAGEDIE

Nel film Hannah e le sue sorelle alcune domande fondamentali il senso della vita attraversavano il film Vengono in mente altri due film non in rassegna che si ponevano gli stessi interrogativi nel film Blade Runner il protagonista riconosceva le grandi domande: Chi sono? Da dove vengo?, Dove vado?.

Nel film Sei gradi di separazione la protagonista, mercante d’arte del jet society di Manhattan si chiedeva quanta parte della tua vita può trovare una giustificazione? Nel mondo vi sono almeno una ventina di conflitti armati che producono tanti morti innocenti e sofferenze inimmaginabili. Nonostante i potenti mezzi di cui l’uomo dispone, le potenti disponibilità economiche il cosiddetto terzo mondo corrisponde a due terzi dell’umanità. Nei film della rassegna Underground e in Birdy abbiamo visto gli orrori della guerra. Nel film della rassegna Il ladro di bambini abbiamo incontrato l’infanzia innocente che subisce la violenza degli adulti. Nel film il Grande cocomero c’era il problema della comunicazione tra le persone in particolare per la protagonista dl film che risentiva dell’ambiente familiare particolarmente diviso.

RISPOSTE E SOLUZIONI DISCUTIBILI: 1)NEW AGE, NEXT AGE, PERCORSI IGNOTI

Per la gente "sazia e disperata" al supermercato si possono ora trovare numerose pubblicazioni ispirate alla cosiddetta new age si tratta però di pubblicazioni che riflettono il bisogno di porsi certe domande e di darvi risposte che appaghino in un certo modo la sete di assoluto ma queste proposte non si interrogano sull’origine di queste nuove forme di religiosità e sono molto vaghe nell’indicazione del percorso da percorrere. E’ significativo che si presentano con un aspetto di neutralità almeno rispetto ai fini che una persona si pone pertanto possono essere utilizzate per qualsiasi scopo: viene meno infatti con queste forme di religiosità la distinzione tra il bene ed il male. Inoltre nulla ci viene detto di queste religioni che cambiano continuamente mentre i loro effetti sulle persone permangono.

2)GLI ORIZZONTI LIMITATI DEI CONSUMI

Il consumismo è molto affascinante ma nel momento in cui i prodotti di consumo sono acquistati essi perdono gran parte della loro attrattiva e quelli che li acquistano li danno per per scontati.

Alcuni percorrono vie di autodistruzione come nel film della rassegna Easy Rider con le droghe

Migliorano i nostri ambienti ma ci rendono dipendenti da essi e ci portano a considerare anche le persone come oggetti.

3) IL LAVORO

Come nel film il Grande cocomero di fronte ai problemi personali ci si butta sul lavoro. Tuttavia in questo modo si attenua la percezione delle difficoltà ma i problemi personali restano. Non si vive di solo pane…

4) LE VARIANTI DEL DESIDERIO UNA CATENA INFINITA E NON COSÌ APPAGANTE:

un Il film Hannah e le sue sorelle si chiude con una sorta di felice rimpasto: uno dei mariti ( Woody Allen ) lasciati da Hannah si è sposato con la sorella della stessa Hannah ed appare, finalmente, soddisfatto però, dopo aver visto per tutto il film l’irrequietezza e l’instabilità del desiderio possiamo chiederci: durerà? E se durerà con quale fondamento? Nel film Jules e Jim due amici sono attratti dalla stessa donna che dapprima sposa uno, poi lo lascia, convive con l’altro ed alla fine temendo di essere lasciata si suicida trascinando con sé anche l’amico. Noi non sappiamo nemmeno che cosa desiderare: desideriamo quello che è ambito dal nostro vicino Qualcuno ha detto che ci sono due tipi di tragedie nel mondo: una è non riuscire a soddisfare il proprio desiderio, l’altra è riuscire a soddisfarlo..

Nell’ultimo film "Se scappi ti sposo" Julia Roberts comincia ad essere attratta da Richard Gere nel momento in cui la sua migliore amica manifesta la sua attrazione verso di lui Quanto si desidera dopo averlo raggiunto, combattuto, superato, " siamo sfiniti e stanchi come pecore senza pastore". Viene in mente anche quello che diceva Aristotele " il piacere cessa proprio quando diletta di più"

5) L’IO E LA PERSONALITA’

Nel nostro secolo si è passati da problema di Dio a quello dell’ "Io" , un tema che presenta altrettanti problemi sulla necessità di verificarne l’esistenza e le modalità con cui si esprime. Secondo alcuni innovativi pensatori l’"Io" è solo una convenzione artificiale che percepiamo come un irrigidimento muscolare ( Alan Watts, pensatore americano influenzato dal buddismo Zen e dal Cristianesimo ). Woody Allen in "Ombre e nebbia" di fronte alla domanda se crede nell’esistenza di Dio risponde: " non so neppure io se esisto…………". Si è moltiplicata la psicanalisi ma qualcuno ha detto che è la malattia di cui si crede la cura.

6) LA BELLEZZA SEDUCENTE

Oltre l’ovvio limite di durata se raggiunta subentrano i limiti del desiderio ( si veda il film Eyes wide shut ) e un ostacolo insormontabile: la comunicazione.

7) I SOLDI

Sono uno strumento straordinario, un ottimo servitore ma un pessimo padrone e purtroppo non sappiamo ben distinguere le due situazioni, non sappiamo infatti se li possediamo o ne siamo posseduti. Offrono la possibilità di una vita comoda ma questa ci può rendere passivi e sordi di fronte alle esigenze di chi è privo del minimo essenziale. Siamo invece molto sensibili a coloro che hanno qualcosa più di noi: nella mente essi diventano dapprima dei modello e poi successivamente dei rivali e per avvicinarli e combatterli si utilizzano due strumenti: i soldi e la violenza. Coi soldi si acquista ciò che gli altri hanno, si consuma ma poi se ci si accorge l’orizzonte non è così entusiasmante.

LA RISPOSTA CRISTIANA:

1) IL BENE COME CAMMINO PERSONALE E SVILUPPO NELLA STORIA

Come fa vedere il Parroco nel film La valle di pietra la fede cristiana ha mezzi semplici , poverissimi: l’abbandono a Dio, la preghiera, i segni dei Sacramenti, la Parola di Dio. Ma mediante questi poveri mezzi è possibile percorrere un cammino che lascia una traccia indelebile sull’umanità migliorandola come in passato San Francesco e oggi Madre Teresa di Calcutta.

Come il film La valle di pietra dimostra il bene non è solo un cammino che il cristiano percorre ma ha una sua capacità di sviluppo indipendentemente dalla vita del singolo: l’opera buona che voleva perfezionare il Parroco, la scuola, verrà completata dall’amico del parroco e dagli altri benestanti del luogo.

2) LA VITA COME UN DONO RICEVUTO Solo in questa ottica si può passare dal diritto alla vita al dovere alla vita ( Ambrogio Fogar ) ( come il medico protagonista del Grande cocomero o come il bambino protagonista del film Dov’è la casa del mio amico ).

3 ) E’ UNA RISPOSTA AUTOREVOLE: CRISTIANI NASCOSTI E TRACCE DI FEDE

grandi architetti Gio’ Ponti, Louis Barragan ( nella sua casa c’era un piccolo inginocchiatoio per pregare ), Philiph Johnson: nello studio della casa di cristallo forse il più importante evento architettonico del secolo sopra il tavolo c’è una croce ed una Bibbia. Architetti di interni: John Pawson e Claudio Silvestrin si rifanno nei loro progetti allo stile presente nei conventi benedettini e cistercensi. Claire Bataille e Paul Ibens indicano come ideale di purezza l’abbazia Cistercense a Senaque, nel sud della Francia ( ricvista Interni dicembre 1999 )

Politici: Mitterand colto da male incurabile si recava presso il più importante filosofo cristiano di recente scomparso per avere qualche illustrazione sul problema della morte ( anche Woody Allen nel film Hannah e le sue sorelle si rivolgeva con notevoli pregiudizi ad un sacerdote cattolico)

Stilisti: Jil Sander in unitervista al Corriere dichiara di leggere Dostoevskij ( scrittore cristiano ) e di trovare nella Bibbia il libro che più le ha insegnato sul comportamento degli uomini, Gianni Versace dichiarava che l’abito assoluto è la tunica di Cristo "così grande nella sua semplicità". C’è da chiedersi quanta influenza abbia sul mondo contemporaneo (minimal) il versetto del Vangelo di Giovanni19,23"Ora quella tunica era cucita dall’alto in basso senza cuciture" ( nella moda tutto l’abbigliamento tende a togliere tasche, decorazioni e bottoni )

Grandi filosofi: Kierkeegard, Hamann, E.Stein, S.Weil, P.Ricoeur

Grandi Scienziati: Zichichi, ("Perché credo in colui che ha fatto il mondo" è l’ultimo suo libro) Niels Bohr, Prigogine

Antropologi: Renè Girard

4) UNA RISPOSTA CON NUOVI SUPPORTI:

A)PROSPETTIVE DELLA SCIENZA: dalla natura ai quanti

nel film la Valle di Pietra percorre un antica via per portare a Dio : dalla contemplazione della bellezza della creazione il parroco risale al Creatore. Oggi questa via è meno percorsa perché si è perso lo stupore per ciò che ci circonda( vedi il film della rassegna Alice nella città). Alcuni filosofi hanno utilizzatole ultime scoperte scientifiche come la meccanica quantistica per ritrovare nella scienza una indeterminazione e una dipendenza dal soggetto che osserva che la avvicina molto alla fede religiosa ( Zichichi, Guitton, Niels Bohr, Prigogine)

B )IL PROBLEMA DEL MALE

Secondo Guitton percepiamo il male perché qualcuno in noi ha posto il bene. Nel film il Grande cocomero si cita Dostoevskij: perché i bambini muoiono? Lo stesso problema vale per l’handicap e la sofferenza risponde per noi Susanna Tamaro: " Non siamo noi che ci sacrifichiamo per questi bambini- come pretende una certa retorica filantropica- sono loro che si sacrificano per noi. Scendono sulla terra per rompere le corazze dei nostri cuori ed aprirli al dono più grande, al più inaccettabile: la gratuità dell’amore.". Nel suo ultimo libro il Cardinale Martini affronta direttamente questo problema e trova una risposta ancora nel grande scrittore russo " sempre più mi è entrata nel cuore la domanda che Dostoevskij:nel suo romanzo l’Idiota pone sulle labbra dell’ateo Ippolit al principe Myskin- E’ vero principe che voi diceste un giorno che il mondo lo salverà la bellezza? Signori, gridò forte a tutti – il principe afferma che il mondo sarà salvato dalla bellezza……….quale bellezza salverà il mondo?-il principe non risponde alla domanda ( come un giorno il Nazareno davanti a Pilato non aveva risposto che con la sua presenza alla domanda che cos’è la verità? Giovanni 19,38 ). Sembrerebbe quasi che il silenzio di Myskin, che sta accanto con infinita compassione d’amore al giovane che sta morendo di tisi a 18 anni, voglia dire che la bellezza che salva il mondo è l’amore che condivide il dolore"

C) LE DINAMICHE ANTROPOLOGICHE: IL CAPRO ESPIATORIO

Secondo Renè Girard e Paul Ricoeur ( a novembre 1999 ha ricevuto il premio Balzan, l’equivalente europeo del Nobel per la filosofia) il cristianesimo appare come unica Verità assoluta in quanto Gesù Cristo svela il sistema di violenza il capro espiatorio(colui che tutti si mettono d’accordo per escludere per preservare l’unità del gruppo, una pratica molto diffusa anche nelle nostre parti, per fortuna solo con le parole) praticato e nascosto sin dalla fondazione del mondo e si pone per primo a difensore(si spiega il termine Paraclito cioè avvocato con cui i Vangeli parlano di Gesù e dello Spirito Santo ) della vittima innocente fino al punto da mettersi al posto della stessa vittima Si passa così dal capro espiatorio all’agnello di Dio.

Non si tratta di ragionamenti astratti: quando ci capita di essere assieme ad altre persone la prima che si allontana è facile bersaglio delle altre, priva di una difesa diviene oggetto di un linciaggio morale. Fra di noi si crea una intesa che non è per niente serena e nessuno si accorge che il soggetto bersagliato dalle critiche non è diverso da noi, non è diverso da Gesù crocifisso. Noi possiamo riconoscere le vittime solo se le poniamo al posto di Gesù sulla croce. E questo vale anche se vittima si è comportata male perché anche in quel caso il Vangelo ci offre il modo di svelare la nostra ipocrisia " Chi di voi è senza peccato…scagli la prima pietra"( Giovanni 8, 1-11 ). Non siamo così distanti dal colpevole anzi spesso partecipiamo a quegli impulsi che lo hanno determinato ad agire in un certo modo.

Solo comprendendo questo meccanismo possiamo cessare di essere folla e ritornare ad essere individui "E se ne andarono uno ad uno"( Giov.8,9 )

5) UNA RISPOSTA SPESSO MAL PRESENTATA, TALVOLTA DURA MA NECESSARIA

In passato la fede cristiana è stata forse troppo irrigidita ,posta sotto etichetta, fissata su una serie di precetti che sembravano stridere con il dogma illuminista della libertà della capacità di autodeterminazione uomo e con l’ideale romantico della autodeterminazione e dela libertà nel desiderio. ( Nel film Easy Rider quando i protagonisti si drogano ed hanno delle allucinazioni si sentono recitare i dogmi ed i precetti della religione cattolica". Si sente l’influsso di Nietzsche per cui tra il Crocefisso e Dioniso si sceglie Dioniso. Dimenticando che Nietzsche è impazzito e che liberandosi da rigidi comportamenti ancorati ad un sistema di valori si rischia di trovarsi ingabbiati in convenzioni e desideri ancor più artificiali ( droghe e snobismo ). Ora l’irrigidimento è venuto meno e il principio della autodeterminazione e la libertà nel desiderio sono stati posti in discussione.

Di fronte alle tante vittime innocenti ci possiamo chiedere chi è Dio dopo l’olocausto e come possiamo parlare di Dio durante queste efferatezze? La risposta non può che essere : il Dio delle vittime,, il Dio che si fa vittima, il servo sofferente, l’agnello di Dio. Alla seconda domanda la riposta è molto dura, si può parlare di Dio se si sta dalla parte della vittima(il povero, il sofferente, l’ handicappato ).E’ più facile stare dalla parte dei vincenti e credere o far finta che le vittime non esistano.. Esemplare in questo senso è nel film La valle di pietra il parroco che si mette nell’acqua per salvaguardare i bambini: non solo li aiuta ma si mette al loro posto nel punto più pericoloso del fiume. Come Gesù non solo protegge le vittime innocenti ma prende il loro posto. Ma solo in questo modo i privilegiati del mondo insoddisfatti potranno trovare una via d’uscita, un significato profondo, un senso e le vittime un aiuto.

6) UNA RISPOSTA DA DIFENDERE

"Molti cristiani oggi credono che ci sia qualcosa di sbagliato nel difendere la loro religione. Essi parlano come se il cristianesimo stesse ancora esercitando un’eccessiva pressione sui non credenti, come se ci fosse una religione autoritaria e dispotica ancora con il potere di imporre la sua volontà ai non credenti. La mia visione della situazione attuale è completamente diversa. La fede cristiana è attaccata da tutte le parti e gli enormi poteri di comunicazione del nostro mondo sono sostanzialmente schierati contro di essa. In quest’epoca la nostra religione ha bisogno non di altri censori ma di essere difesa più vigorosamente di quanto sia stato fatto in anni recenti". (Renè Girard "La folla e la vittima" ediz. Santi Quaranta Treviso )

Nell’ultimo film del 2000 American Beauty, il regista ha uno sguardo morale sulla crisi della famiglia e di tutti i rapporti umani l’elemento cristiano è praticamente assente. C’è un solo riferimento in una battuta quando due teenager per screditare una persona la paragonano ad un rappresentante di Bibbie e provocano l’ilarità del pubblico. Il protagonista fa riferimento ad un tempo in cui erano felici e si mostra una foto della famiglia di quel periodo rimpianto . Nella foto c’era un’ espressione entusiasta nei volti ma viene da chiedersi, alla luce degli sviluppi successivi se non era semplicemente una passeggera euforia del tipo di quella generata da Mike iorno ("allegria!"). Forse effettivamente in quella famiglia c’era bisogno di un rappresentante di Bibbie, ben preparato…

A ben guardare c’è un altro riferimento in questo film: in un dialogo riguardo alla casa del protagonista si dice che l’ albero di sicomoro presente nel giardino è stato tagliato: sembra inutile la precisazione di un tipo di albero così insolito, in realtà il sicomoro è l’albero di cui si serve il ricco Zaccheo per vedere Gesù ( Luca 19,1-10 ).

7) UNA RISPOSTA PRATICA antistress

La fede cristiana può costituire un metodo di soluzione di problemi irrisolvibili, concreti e quotidiani, come le interruzioni al nostro lavoro. Come ha rilevato qualcuno

" noi siamo costantemente tentati a respingere le richieste che gli altri ci fanno perché pensiamo che sono una perdita di tempo, pensiamo che i loro bisogni siano molto meno significativi dei progetti che ci siamo affidati. Noi possiamo diventare abbastanza convinti che ciò che stiamo facendo è ciò che Dio vuole che noi facciamo e che Dio stesso non vorrebbe vedere quel nostro lavoro interrotto dagli scopi meschini e dissoluti delle vite di altre persone.

Ciò che noi sbagliamo a capire è che se queste interruzioni sono una perdita di tempo, allora la vita di Cristo è stata una perdita di tempo. Infatti quando noi esaminiamo attentamente i Vangeli noi scopriamo che la storia della sua vita è una lunga sequenza di interruzioni......si potrebbe perfino dire che la Crocifissione interrompe ciò che potrebbe essere stata la splendida carriera di un Messia.......allora se così tanto del lavoro di Cristo consisteva nell'aver cura a coloro che lo interrompevano, perché dovremmo supporre che le nostre vite siano differenti?"

In fondo con l'interruttore" si accende la luce....

le pagine dei giovani