SPAZIO AL DIALOGO
SOMMARIO

La bellezza salverà il mondo

Don Emanuele

Il Giubileo del 2000

Da padre Mariano a don Franco

I due Consigli...

Jack Frusciante...

Attenzione Attenzione

Caritas Parrocchiale

Spazio al dialogo

Preghiere "curiose"

 


Siamo in prossimità delle feste natalizie e tutti noi ci sforziamo di essere più buoni, ma veramente lo facciamo? In questi giorni, pensiamo alle persone ed ai bambini che sono “diversi da noi”? Penso proprio di no! Ci sono tanti disabili nella nostra comunità; oltre un centinaio tra bambini, ragazzi ed adulti, si, proprio così tanti!! Sono sicura che non lo sapevate: loro esistono ed hanno bisogno di essere considerati, hanno bisogno di amore e rispetto. I loro problemi vengono sempre messi in secondo piano, perché a nessuno importa veramente interessarsi ai loro sentimenti ed ai loro bisogni. Di affetto ne danno tanto, ma non ricevono quasi niente, neanche le cose necessarie per potersi spostare da casa a scuola e viceversa, per mancanza del bus scolastico. Questo, insieme al sostegno scolastico per i piccoli, che viene assegnato sempre con molto ritardo, è solo un “piccolo particolare” di tante e tante altre mancanze, lacune e indifferenze che caratterizzano la storia di questi piccoli amici. I loro genitori, recandosi dal personale che dovrebbe essere competente, si sentono dire che ci sono affari più importanti dei problemi dei loro figli. Come fanno a dire ciò se non conoscono questi problemi? Per esempio: un genitore dovrebbe accompagnare ogni giorno il proprio bambino a scuola e se non può accompagnarlo, che si fa? Mi chiedo se questi genitori hanno concretamente l’opportunità  di farsi ascoltare! Tra l’altro, ci sarebbe da considerare che gli uffici della nostra Amministrazione comunale sono sprovvisti di scivoli idonei per i disabili che utilizzano la sedia a rotelle.

Provate a chiedervi in questi giorni che nell’aria si respira un’atmosfera natalizia come si sentono le famiglie che vivono quotidianamente questi problemi e assistono impotenti alla continua svalutazione dei bisogni dei loro figli, e alla continua negazione dei propri diritti! Dio è amore e gioia, diamo anche a questi bambini un po’ di questa felicità, facciamo qualcosa di concreto, non facciamoli sentire inutili e soprattutto “diversi”.

                                                                                                                         Gianna Di Tommaso

 Pubblichiamo integralmente questo accorato appello di una mamma, che tocca molto in profondità le coscienze di ognuno di noi. La tutela, la prevenzione e l’assistenza di questi bisogni non è un atto di carità affidato al buon cuore: è un preciso dovere regolato minuziosamente da una copiosa normativa in loro favore,  che non ammette inadempienze!