| LA
BELLEZZA SALVERA' IL MONDO |
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| SOMMARIO
Jack Frusciante... Attenzione Attenzione Preghiere "curiose" |
"E' vero, principe, che voi diceste un giorno
che il mondo lo salverà la 'bellezza'?" chiede l'ateo Ippolit, che
sta morendo di tisi a 18 anni, al principe Myskin ne L'idiota di
Dostoevskij. "Signori - gridò forte a tutti - il principe sostiene
che il mondo sarà salvato dalla bellezza… Quale bellezza salverà il
mondo?". Il principe non risponde alla domanda: la sua presenza
silenziosa accanto a chi muore pare voglia dire che la bellezza che
salva il mondo è l'amore che condivide il dolore. E il cardinale di
Milano Martini, che dallo scrittore russo si è lasciato provocare nella
sua ultima lettera pastorale, afferma: «La bellezza di cui parlo non è
la bellezza seducente, che allontana dalla vera meta cui tende il nostro
cuore inquieto: è invece la "bellezza tanto antica e tanto
nuova", che Agostino confessa come oggetto del suo amore purificato
dalla conversione, la bellezza di Dio; è la bellezza che caratterizza
il Pastore che ci guida con fermezza e tenerezza sulle vie di Dio, che
è detto dal Vangelo di Giovanni "il Pastore bello, che dà la vita
per le sue pecore". E' la bellezza cui fa riferimento san Francesco
nelle Lodi del Dio altissimo quando invoca l'Eterno dicendo:
"Tu sei bellezza"». Carissimi, è di nuovo Natale; un Natale particolare,
quello di quest'anno, perché apre il grande Giubileo dell'Incarnazione.
Dio, ancora più "bello" perché ci è dato di contemplarlo in
un bambino, viene a prendere dimora in questa nostra storia che pare
abbruttirsi sempre più; la sua venuta ci riporta alle origini della
creazione, quando l'uomo è stato appena plasmato e l'Onnipotente guarda
con pathos (come si esprime il Papa nella "Lettera agli
artisti") la sua opera: "E Dio vide che tutto quel che aveva
fatto era davvero molto bello" (Gen.1,31 - traduzione in lingua
corrente). Che è successo poi? Forse che l'uomo non è capace di
guardare anche lui "con pathos" al creatore, a se stesso e al
proprio simile? Forse che non va ancora in cerca, con appassionata
dedizione, di nuove "epifanie" della bellezza (è ancora il
Papa a parlare di "epifanie")? Dobbiamo pur ammetterlo: oggi si cerca in tutti i
modi di farsi "belli"; fanno quasi tenerezza certe nonnine che
han superato gli ottanta e ancora ci tengono, che so, a mettersi il
rossetto, solo che ormai la vista e la mano ferma non accompagnano più
e allora…; o la bambina che non ha nemmeno dieci anni e già usa la
trousse della mamma e indossa gli ultimi vestitini alla moda; e i maschi
non sono da meno. Se vogliamo ci aggiungiamo pure la palestra, la
clinica di lusso dove "rifarsi" qualche parte del corpo, la
dieta… ma, è questa la "bellezza"? Possibile mai che quando
Dio vede l'uomo "bello", lo immagini appena uscito da qualche
intervento di lifting, di quelli che oggi costano milioni? O bello per
Lui significa buono, onesto, sincero, lavoratore, generoso, amante della
vita; un po', insomma, la sua immagine? Gli piace di più Giorgio,
figlio di papà, vestiti firmati, motorino, telefonino, sempre
accerchiato da tante ragazzine o gli sta più a cuore Chiara, che non può
camminare, al posto del motorino ha la sedia a rotelle, il corpo
martoriato da più operazioni chirurgiche e, a vederla, preferiresti
guardare altrove? Per carità: Dio a Natale viene per Giorgio e per
Chiara, per Michele e per Francesca, ma… quanta incarnazione siamo
disposti a vivere noi? Quanto pathos, quanta carica interiore siamo
pronti a giocarci per le brutture di questo mondo, che sembra andare
alla deriva? Basta deplorare e denunciare? Sicuramente no! E' urgente un
"elettrocardiogramma spirituale" che ci illumini sulle
condizioni del nostro cuore: batte all'unisono col cuore di Dio? E'
disposto ad assumere - cioè a prendersi in carico - le gioie e le
speranze, ma anche i dolori e i travagli dell'uomo del nostro tempo? Il cardinal Martini: "Bisogna parlare con un
cuore carico di amore compassionevole, con quella carità che dona con
gioia e suscita entusiasmo; bisogna irradiare la bellezza di ciò che è
vero e giusto nella vita, perché solo questa bellezza rapisce veramente
i cuori e li rivolge a Dio". Quanti cuori riuscirà a rapire la nostra bellezza
per rivolgerli a Dio? Buon Natale e… non dimentichiamolo: "Non si
vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" (da
Il Piccolo Principe).
don Tonio |