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La Chiesa

 

La Chiesa attuale, dovuta ad un rifacimento seicentesco, ha un interno ad un'unica navata dalle armoniose proporzioni.
Su ciascun lato di essa si aprono due piccoli altari: sul primo a destra si trova un crocifisso ligneo che gli esperti fanno risalire al 1400. Tale crocifisso, restaurato recentemente, dopo la soppressione degli ordini religiosi (1860) fu asportato dalla Chiesa e miracolosamente ritrovato in una stalla di un contadino. Sul primo altare di sinistra invece č presente una tela del tardo seicento raffigurante la presentazione di S. Gioacchino e S. Anna.

Sulle pareti, in corrispondenza dell'arco a tutto sesto che divide la navata dal presbiterio, sono collocate due grandi tele ad olio seicentesche di indubbio valore artistico. Esse raffigurano scene di martirio dei frati ad opera dei musulmani.

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Il crocifisso ligneo del '400 in un altare laterale della Chiesa.

Il tabernacolo dell'altare maggiore, di legno intagliato a colonnine tortili, č del XVII secolo.

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La Chiesa vista dall'ingresso: in fondo, dietro l'altare, la riproduzione del dipinto del 1466 di B. Gozzoli (l'originale č nella pinacoteca comunale) e in alto il soffitto a cassettoni

Dietro l'altare maggiore, o meglio, racchiusa all'interno di esso, si trova il vecchio altare su cui officiava S. Bernardino. Tale altare, una pietra calcarea rozzamente squadrata, fu scoperta quasi per caso durante i lavori di restauro del 1943.

Per questo ed altri motivi l'altare maggiore con i suoi gradini non fu mai toccato, ma solo rivestito di travertino, lasciando la possibilitā al visitatore di osservare la grande pietra calcarea "grezza" attraverso l'apertura di "Cristo morto".

Degno di particolare attenzione č anche il soffitto a cassettoni, anch'esso di impronta seicentesca, i cui riquadri sono decorati in parte con motivi geometrici espressi con ricchezza di ori, in parte con figure di santi e beati francescani. Nel riquadro centrale, a ricordare la dedicazione della Chiesa, campeggia un'effige di Madonna "sine macula".