Perché sempre ci hai detto:
non abbiate paura di aprire il cuore a Cristo.

Quando sulla tua corsa il vento ha chiuso la parola davanti a milioni di persone io ho pensato: si apre domani un volto nuovo per il mondo... e vorrei tanto che non fosse utopia.

Tu ci vedi da lassù, finestra aperta sul mondo, e benedici il cammino del mondo e della nostra chiesa particolare che porta il titolo di: San Felice e S.Maria Madre della Chiesa.

Tu che sempre hai letto con stupore la vita... donaci la capacità di stupirci... Per andare controcorrente tu ci proponi di essere atleti.

Ed allora bisogna essere testimoni di Dio e suoi atleti.
E lui, mentre ci dice diamoci da fare e vogliamoci bene, grida forte:
L' Amore vince, abbatte le frontiere, spezza le barriere.
L' Amore crea una nuova civiltà.

Ed ora dalla cronaca dobbiamo passare a scrivere la storia.

Flash... in sintonia con il Papa nella sua croce


Sembra paradosso, ma nel tempo della comunicazione non sappiamo più parlare.

Le nostre, spesso, sono parole-coriandolo mosse dal vento delle situazioni, non parole capaci di radicarsi e portare frutti nel rettangolo di gioco della vita.

Abbandonare la futile realtà sonora dei nostri giorni e tornare al silenzio... Altrimenti solo rumore... e niente stupore.

Il dolore, la sofferenza e la morte stessa dono ai nostri giorni. Nuova vita guardando al nuovo giorno spuntato: la Risurrezione.

Vogliamo che spunti l'alba del terzo giorno ? Cerchiamo di essere testimoni dell' Amore.

Apriamo le porte a Cristo come Giovanni Paolo II, il Grande Atleta di Dio, ci ha detto; e nel momento-passione ci propone ancora...