CAMMINARE INSIEME PERCORRENDO UNA TAPPA AL MESE

L’ANNO PASTORALE 2005-2006

 

            All’inizio del periodo estivo il Parroco Padre Giuseppe Midili, mette in moto il lavoro per il “nuovo anno pastorale”, che inizia ad ottobre e termina a giugno di ogni anno. Questo lavoro, con il contributo di tutti gli operatori pastorali,del Consiglio Pastorale e realizzato da una equipe di animazione, esamina lo stato della parrocchia e le esigenze emergenti  e sulla base di tale verifica traccia le linee del percorso per il successivo anno.

 Per l’anno pastorale 2005 – 2006 si è messo a fuoco il ruolo della familgia e del suo compito nella evangelizzazione.

Ogni cristiano come battezzato è un messaggero del vangelo di Cristo e come tale è chiamato a vivere ed operare.

Nel fascicolo di programma il Parroco in una lettera ad ogni residente nel territorio parrocchiale  illustra il piano pastorale e chiama al lavoro evangelizzante nella unità tutti i parrocchiani.

Il motto LA PARROCCHIA FAMIGLIA EVANGELIZZANTE racchiude in sé il desiderio di far arrivare un messaggio a tutti con il calore e la armonia di una famiglia.

Per evangelizzare tuttavia occorre conoscere il messaggio cristiano e immergersi nelle sue profondità con un percorso formativo che sia catalizzzatore e spinta a vivere la propria missione.

Assieme alle iniziative del singolo mese il Parroco ha affiancato  un incontro formativo per tutti i parrocchiani ed in particolare per tutti i membri dei gruppi e per le persone più impegnate nella vita pastorale. Un impegno formativo analogo è stato dedicato alle famiglie e a singoli volontari, chiamati messaggeri, che operativamente raggiungono tutte le famiglie.

 

Ottobre 2005. Domenica 16 dedicata alla APERTURA DELL’ANNO PASTORALE.

 Per un impegno a camminare insieme è attuata la solennizzazione della apertra dell’anno pastorale. In una “lettera ai cristiani” il Parroco illustra il programma dell’anno e tutti si sono trovati in una celebrazione della Santa Messa per sentirsi famiglia. L’offertorio è stato il momento per affidare i segni del sacrificio eucaristico ad una familglia. Dopo la Messa un lungo tavolo ha messo in collegamento il sagrato con la piazza per condividere un aperitivo di augurio.

 

Novembre 2005.Domanica 6 dedicata alla COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI.     

Un fiore per un pensiero affettuoso e sincero in ricordo di coloro che ci hanno preceduto nella Casa del Padre e ci hanno aiutato nel percorso terreno, educandoci all’amore di Dio. Ogni  fedele ha scritto su un cartoncino predisposto i nomi dei propri cari a cui indirizzare il ricordo nella Santa Messa e tutti i fiori sono stati simbolo di unione fraterna portati in processione come offerta ai piedi dell’altare confluendo in un unico vaso.

Il 13 novemre si è avuto un solenne privilegio della Beatificazione della Madre Crocifissa Curcio, fondatrice della Congregazione delle Suore Carmelitane cui è affidata la Chiesetta Stella Maris

 

Dicembre 2005. Domenica 25 SANTO NATALE DE L SIGNORE.

Tutto il mese di Dicembre è un fermento di iniziative per giungere al Santo giorno. Il Parroco e i confratelli sacerdoti fanno giugere gli auguri a tutti residenti nella Parrocchia con un Biglietto augurale. In ricordo della venuta di Gesù si celebra un giorno per le missioni situate in zone dove il messaggio cristiano arriva con difficoltà. Tale progetto si attua con la iniziativa dei “Giovani per i Giovani”. Una giornata in cui i giovani illustrano il loro pensiero sulla Missioni Carmelitane e offrono a tutti una occasione di partecipare attivamente con un mercatino di mille cose utili come dono natalizio.

Un Natale di carità si è concretizzato con la Raccolta  viveri e dolciumi sotto un albero realizzato sul sagrato della Chiesa , addobbato e illuminato e fatti giungere ad organizzazioni che si occupano dei bisognosi. Inoltre partecipando fattivamente con un servizio alla mensa della Caritas di Ostia.

Nel territorio parrocchiale, come segno natalizio, alcuni presepi si sono stati posti in luoghi di passaggio per ricordare  il vero significato  del Natale.

Il culmine del mese si raggiunge nella Notte Santa  con la  solenne Celebrazione della venuta del Signore e la deposizione della statuina del Santo Bambino nel presepe in chiesa. Questo anno esso è stato realizzato al centro della Chiesa, accanto all’ambone, semplice ma portatore del significato della Parola di Dio, e, per tale motivo, molto apprezzato  La cerimonia è termnata con un momento conviviale per lo scambio degli auguri. L’ultimo giorno dell’anno solare è dedicato al bilancio civile della vita parrocchiale  ed ad un momento di ringraziento: TE DEUM LAUDAMUS è il canto che sale a Dio.

 

Gennaio 2006. Domenica 16. BENEDIZIONE  DEGLI ANIMALI E DEL CREATO.

Una simpatica locandina ha annunciato questa iniziativa per lodare Dio dei doni del creato e degli animali, amici e aiuto nella vita degli uomini. In occasione della Festa di Sant Antonio Abate, eremita dei primi secoli, tutti hanno accompagnato sul sagrato della Chiesa i piccoli amici di ogni giorno.  Per qualche ora si sono osservati gabbiette con uccelli, cagnolini e cani più grandi, gattini, tartarughine, coniglietti, ed altri animaletti. Su tutti i presenti è scesa la benedizione del Signore per ricordare che il dono della vita e della natura è sacro per ogni uomo.

 

Febbraio 2006. Domenica 5. FESTA DELLA FAMIGLIA E DELLA VITA      

E’ il centro dell’anno pastorale ed è significativo che coincida, con l’inno alla famiglia, in una giornata in cui la vita vine ricordata con molti importanti segni come il saluto a tutti ibattezzati nel 2005, saluto alle Coppie in attesa, un battesimo di un bambino, la Benedizione dei fidanzati e un

lancio di palloncini in senso di festa e allegria per piccoli che si preparano al sacranmento della Prima Comunione recanti messaggi di pace e preghiere.

 

Marzo 2006. BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE

I sacerdoti della nostra Parrocchia si sono messi in cammino uscendo dalla conventualità e divenendo pellegrini e missionari del territorio. Non c’è casa a cui non abbiano bussato, citofono che  abbia annunciato non il solito “disturbatore”, ma Gesù Cristo che attraverso un suo apostolo  portava un messaggio di bene, oggi come duemila e sei anni addietro. Per il Parroco e i suoi confratelli è una fatica fisica e mentale che per due mesi impegna tutti per molte ore al giorno, ma è l’esempio migliore che essi ci offrono per motivarci tutti ad essere evangelizzatori intorno a noi;  ciò può avvenire nei luoghi di lavoro, nella scuola, nella strada ma soprattutto deve avvenire dove viviamo con la nostra famiglia : il nostro quartiere.

Una modalità nuova di questo incontro, in armonia con la meta dell’anno, è stata la compagnia che ogni sacerdote, in molti casi, ha avuto di una famiglia referente o un messaggero del palazzo.

Ad ogni famiglia, in un momento speciale, è arrivato con la benedizione di Dio agli abitanti, il messaggio di pace di Cristo con l’invito a vivere la esperienza di fede, sia pure con difficolà e distinguo, più profondamente.

 

Aprile 2006. Domenica 16. SANTA PASQUA.

 

La liturgia ci insegna che il triduo Pasquale, Passione , Morte e Risurrezione di Nostro Signore Gesù, è il fulcro dell’anno pastorale e dell’anno cristiano.

L’itinerario per giungere al triduo è particolare e lungo, ricco di suggestioni per invitare alla mediazine, alla rinuncia e alla crescita spirtuale.

Quaranta giorni dura il tempo di Quaresima, quadragesima dies, iniziata con una cerimonia di penitenza e silenzio , il Mercoledi delle ceneri, che è stato accompagnato da un invito a saltare un pasto. E’ stato possibile ricevere un segno di ricordo della nostra fragilità e  un invito a convertirici, un pizzico di cenere sul capo, in tutte le Sante Messe ed in momenti diversi per i bambini e le loro famiglie, i giovani e gli adulti lavoratori.

In questo tempo il colore dei paramenti sacerdotali cambia, l’addobbo della Chiesa diventa più essenziale ed il clima più meditativo.Venerdi 7 , alla sera , si è svolta una Via Crucis nelle strade della Parrocchia. La grande Croce del Cristo che durnate tutto l’anno è al Centro del Presbiterio, è scesa a camminare in mezzo alla gente, portata a spalle in segno di devozione e riflessione. Anche gli abitanti della via Beata Vergine del Camelo hanno partecipato dalle finestre, con un lume, una lampada accesa, uno sguardo e un segno di croce.

La domenica delle Palme,  ha rappresentato un tradizionale giorno di gioia e di festa. Agitare i ramoscelli di ulivo, entrare in processione nella chiesa dopo la benedizione dei fedeli e ascoltare anche la descrizione della passione è stato il momento di proclamazione della regalità di Cristo.

Ogni inizio delle cerimonie è stato curato con l’accoglienza e il saluto degli incaricati e tutto si è svolto con grande entusiasmo.

In questa solenne occasione il segno del messaggio pasquale, rappresentato da un cero , è stato consegnato a ogni familgia dai messaggeri per essere acceso durante la veglia.

Mercoledi santo Liturgia penitenziale con la  confessione generale e, come ogni cristiano dovrebbe fare,  riconciliarsi con Dio, di cui spesso ci si dimentica e si offende.

Quindi iniziano tre grandi momenti liturgici, riuniti da un unico filo conduttore, dal giovedi alla doemnica. Giovedi santo Messa in ricordo della Cena del Singore nel Cenacolo, nell’ultimo incontro con i discepoli, a cui ha lavato i piedi, e nella rimembranza della istituzione dei Sacramenti della Eucarestia e dell’ Ordine del Sacerdozio.

Venerdi santo. Adorazione della Croce nel giorno in cui la vita di Gesù  è terminata sulla terra alla fine di una Missione senza termine perla redenzione del mondo.

Solenne veglia Pasquale, madre di tutte le veglie, lunga ma vissuta intensamente, per restare uniti alla comunità nella Liturgia suggestiva e profonda in ogni suo momento. Il Fuoco e la accensione del Cero Pasquale 2006. Esso, nel buio assoluto è entrato per primo nella Chiesa, illuminando tutto e da esso ogni fedele ha acceso un cero che aveva ricevuto in casa dai messaggeri. In questa occasione  si è inauguratoil  nuovo ingresso centrale della nostra Chiesa, che in ogni solennità pemetterà alla Comunità di accedervi in maniera più degna e maestosa. La cerimonia è terminata con un momento conviviale per lo scambio degli auguri per sottolineare gioiosamente la Risurrezione.

 

Termina qui questo riepilogo delle nostre mete mensili realizzate  alla soglia della Festività Patronale in cui il pensiero va tutto a Maria Madre del Carmelo e che ci consente di onorarLa nei cuori e per le strade.

Un grato pensiero dei fedeli è doveroso per il lavoro pastorale diuturno e stancante in cui si prodiga il Parroco con i suoi Confratelli; con loro il nostro cammino di fede di cristiani sulla terra è più lieve e il nsotro compito di evangelizzatori trova conforto e sostegno ogni giorno.

 

Parrocchia S. Maria del Carmelo - Piazza B. Vergine del Carmelo, 10 - 00144 Roma - tel. 06.5294061 - fax. 0652244818

 

 

Ultimo aggiornamento: 04-12-06