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IL NOSTRO RISORGIMENTO |
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Il territorio milanese fu teatro, nel 1796 dell'invasione francese, preludio della conquista di Milano che segna la cosiddetta settimana napoleonica lodigiana, della quale il nostro territorio melegnanese fu pienamente convolto. Conquistata Milano, Napoleone si insediò nella città che col suo comando e la sua corte, si diede a distribuire idee di libertà e dettar leggi. Fu così che nella creazione delle nuove municipalità, Peschiera divenne il fulcro di tutti i piccoli comunelli della zona, da Mezzate a Linate,
Zelo, Foromagno, San Martino Olearo, Pantigliate e Cassignaniga: Libertà - Eguaglianza- in nome della Repubblica Francese una ed indivisibile; è la testata dei mandati di pagamento del Comune di Peschiera- Pieve di Mezzate- Distretto XVIII.Il 28 aprile del 1814, in seguito al congresso di Vienna, l'Austria ritorna nel Milanese ma non è più quella che si appresta a divenire una grande nazione moderna con sagge aperture come ai tempi di Maria Teresa e di Giuseppe II. Con cinquant'anni di pace e di illuminato governo l'Austria porta a Milano un periodo di benessere e di ascesa economica e morale di cui beneficiò non poco la vita agricola. Zelo Foromagno, come del resto tutti gli altri paesi del circondario, non ebbero mai alcuna altra risorsa che quella agricola, in cui era impegnana la totalità della sua popolazione, e purchè stessero lontane le guerre, ci si doveva vivere una vita di tranquillità invidiabile, come infatti sarà sul finire dell'Ottocento. Trovandosi fra le direttrici Paullese e stradale lodigiano, (sia pure per questo con l'intermezzo del Lambro), anche Zelo e Foromagno, se vogliamo, in via indiretta, non potevano essere estranei ai grandi avvenimenti militari che si svolsero sul territorio, in dipendenza dei fatti del '48 e del '59, sempre facendo capo a Melegnano. L'epopea delle Cinque Giornate di Milano ha elevato ai borghi ed i suburbio di porta tosa e porta Romana alla ribalta della storia; ed anche il popolo delle cascine e delle ville nei Corpi Santi, come quello dei paesi lungo la strada lodigiana e la Paullese vi partecipò con lo stesso ardore che gli abitanti della città. Decennio di resistenza e decennio di vendetta. La seconda guerra di riscatto, che si annunciava decisiva per la liberazione di Milano, non poteva che tenere in angosciosa ansia il nostro territorio melegnanese, trepidante per i grandi avvenimenti che si avvicinavano, ma al tempo memore delle tragiche giornate trascorese nel '48, alla mercè di un esercito in ritirata e di un regime che si vedeva sfuggire la più bella provincia dell'Impero. |
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