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Note della Chiesa |
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Complesso chiesastico Nella zona ad est della frazione di Zeloforamagno, di più recente costruzione, sorge il grande edificio religioso intitolato a San Riccardo Pampuri, che ha sostituito la chiesa di San Martino nel ruolo di parrocchiale. Si tratta di un edificio modernissimo, dalle linee essenziali; è stato progettato dall'architetto Guido Canella (già progettista del viciniore Centro Civico). Il complesso chiesastico costituisce il primo di una serie di realizzazioni volute dalla Curia di Milano, la quale ha istituito una task force coordinata da monsignor Arosio, che ha voluto attuare il così detto "Piano Cardinal Martini" che prevede la costruzione di 25 nuovi complessi ecclesiastici, disseminati nella periferia e nell'hinterland milanese. Ha visto la posa della prima pietra il 21 Settembre 1986, alla presenza del Vicario Episcopale. In occasione del 600° anniversario del Duomo di Milano, tale antica pietra della Cattedrale, in marmo di Candoglia (40 x 20 cm.) è stata regalata alla Parrocchia per iniziare formalmente la costruzione della Chiesa (è visibile nella parte inferiore dove vi è il Battistero). ![]() Posa della prima pietra Nella relazione di progetto annotata dallo stesso progettista troviamo: "L'edificio religioso è a pianta quadrata con quattro torri angolari di differente dimensione sia planimetrica che altimetrica, tra loro connesse da falde che, parallelamente al tetto principale, si staccano dal corpo centrale a formare un portico continuo; il rettangolo entro il quale è iscritto l'intero edificio è di metri 41 x 37, mentre la effettiva superficie coperta è di circa 1000 metri quadrati.". ![]() Modellino del progetto L'edificio ecclesiastico è realizzato con il bel mattone lombardo che, con quella calda tonalità tendente al rosso, tampona sia all'interno che all'esterno la gabbia strutturale in cemento armato. L'immagine visiva che l'edificio propone fin dal primo impatto con la facciata principale che vede la presenza di due torri collegate al centrale timpano aggettante in legno lamellare, le conferisce un aspetto concreto, ben saldato al suolo. Facciata principale Nel contempo, la chiusura del tetto a quattro falde con una cupola quadrata la quale si stacca dalla struttura madre della pianta, invita a guardare al cielo, a guardare in alto. Si instaura così un rapporto tra terra e cielo, emblematico per questa tipologia di edifici, osservando la chiesa si avverte concretamente di essere in presenza di un luogo sacro, spazio di mediazione tra i due elementi. All'interno della chiesa vi troviamo la zona dell'altare sovrastante di tre gradini l'unico spazio dell'aula liturgica presente. In primo piano abbiamo l'altare e l'ambone (leggio) che è stato regalato dalla Fabbrica del Duomo (venne utilizzato nell'altare centrale nel periodo in cui erano in corso i lavori di ristrutturazione del duomo stesso). In secondo piano abbiamo il tabernacolo, la cattedra e un primo crocefisso. Nella parte retrostante, dove manca un vero e proprio abside, abbiamo nella parte superiore il Cristo risorto posto in alto al livello delle travi lignee. Visione interna Sullo sfondo del Cristo sono state realizzate […] Cristo in croce A sinistra entrando, troviamo il fonte battesimale, costituito da una coppa squadrata in marmo bianco, con quattro testine agli angoli; manufatto, di probabile origine barbarica, offerto dalla famiglia Parapini, rinvenuto anzitempo nel podere di Foromagno. Nella zoccolatura poco sopra il filo del pavimento si intravede la prima pietra di marmo di Candoglia. Fonte battesimale e Prima pietra Proseguendo sulla sinistra prima di giungere alla zona dedicata ad ospitare la corale, vi troviamo una statua bronzea, realizzata dallo scultore Ettore Cedraschi, in grandezza naturale di San Riccardo Pampuri; un pavese quasi nostro contemporaneo (1897-1930), medico chirurgo dell'ordine del Fatebenefratelli. Statua di S.Riccardo A destra entrando, superata la zona dei confessionali, vi troviamo una statua bronzea sempre realizzata dal medesimo Cedraschi dedicata alla Madonna. Statua della Madonna Proseguendo a destra in fondo vi è l'ingresso della sacrestia. Nelle due torri poste ad est, visibili in facciata, è possibile accedere al primo piano, ove attraverso le aperture delle travi di sostegno in legno lamellare si osserva dall'alto tutta l'aula liturgica. Mentre le altre due torri, poste ad est, una ospita la cella campanaria (le campane sono state tradotte dalla Chiesa di San Martino), mentre l'altra ospita la casa parrocchiale oltre alla sacrestia al piano terra. All'esterno della Chiesa, ma comunque all'interno dell'area recintata, sul vialetto di servizio ai box posto sulla destra guardando la facciata della Chiesa è posta una piccola edicola contenente una statuetta della Madonna. Edicola della Madonnina
1968 In occasione della visita pastorale (27 Maggio) di S.E. il cardinale Giovanni Colombo si prende atto che la chiesa parrocchiale dedicata a S.Martino (ca 120 mq) è troppo piccola, sia rispetto al cresciuto numero di abitanti, sia in base ai progetti di espansione previsti dal PRG. 1970 Vengono acquistati ca 4.000 mq di terreno in una zona dove nel frattempo il PRG (Piano Regolatore Generale) l'ha destinato a verde attrezzato. Pertanto si è provveduto alla costruzione dell'Oratorio in luogo della Chiesa. 1977 Il comune individua in modo definitivo un'area ove poter costruire la futura Chiesa all'interno di un comparto destinati ad Edilizia Convenzionata (legge 167/62). 1985 Si da incarico al progettista Arch. G. Canella di predisporre una bozza di progetto che viene sottoposto a larga visione e approvato dall'apposita commissione del Consiglio Pastorale Parrocchiale. 1986 Posa della prima pietra (in marmo di Candoglia donato dal Duomo) alla presenza del Vicario Episcopale. ![]() Benedizione del Vicario Episcopale 1992 Vengono ultimati i lavori edili. Essendo la chiesa vuota internamente iniziano le iniziative per arredarla. Il 18 Ottobre la chiesa viene benedetta. Erano presenti Mons. Maggioni e Mons. Arosio responsabili dell'Ufficio Nuove Chiese della Diocesi. 1993 Seconda visita pastorale di S.E. il Cardinale Carlo Maria Martini. È presente anche il progettista Arch. Canella, tutte le autorità locali e i parenti di San Riccardo. 1996 Lo scultore Bentivegna consegna le stazioni della Via Crucis in ceramica. 1997 Vengono ultimati i lavori di copertura in porfido del piazzale circostante la chiesa. 1998 Consacrazione della Chiesa (26 settembre) per il ministero dell'Arcivescovo Card. Carlo Maria Martini. Viene presentato il progetto di ristrutturazione dell'Oratorio. |
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