Lavori in corso
Questo volta la nostra rubrica nasce dai polverosi locali dell'archivio
parrocchiale per dare un'occhiata più da vicino ai lavori di
restauro che da qualche mese sono in corso su una delle più importanti
pagine di storia e fede della nostra comunità: la chiesetta dedicata
ai Santi Cosma e Damiano.
Come già anticipato in un precedente articolo a cura dell'Arch.
Laura Barbante, durante tali interventi, preceduti da una serie di sondaggi
esplorativi sull'intonaco che rivestiva le pareti interne, sono state
rinvenute numerose decorazioni risalenti al periodo di costruzione della
chiesa stessa.
Ma senza dubbio, quando il restauro fu deciso, nessuno si sarebbe mai
aspettato che questo potesse riservare tutte le sorprese che si sono
poi in effetti succedute.
Durante le operazioni di discialbo, consistenti nella rimozione dei
vari strati di intonaco e rivestimento plastico, che nel corso degli
anni erano stati stesi sulle pareti, e nella pulitura della superficie
originale, sono emerse ben cinque nicchie murate e intorno ad esse numerose
pitture a carattere decorativo, realizzate "a fresco" con
la tecnica del "bianco di calce" tipica del periodo a cavallo
tra XVIII e XIX secolo.
In corrispondenza di ciascuna nicchia sono presenti delle cornici dipinte
raffiguranti finti marmi e fregi architettonici che oltre ad abbellire
le pareti, conferendo maggior importanza alle nicchie stesse e facendole
diventare dei piccoli altari, sembrano contemporaneamente inseguire
il fine di allargare prospetticamente lo spazio angusto della piccola
chiesa, aprendolo maggiormente sui lati.
Guardando la sommità di ciascuna nicchia si intuisce come, con
tutta probabilità, in principio queste dovevano ospitare le statue
della Vergine Maria e di alcuni santi e di martiri, fra cui forse lo
stesso S. Giuseppe.
Le decorazioni infatti, di nuovo perfettamente distinguibili grazie
alla certosina pazienza della squadra dei restauratori, oltre a classici
motivi floreali, tanto semplici quanto sobri e discreti nelle forme
e nei colori delicati, ospitano vari simboli che permettono di individuare
alcune delle figure a cui ogni vano era dedicato: si distinguono infatti
chiaramente l'acronimo della Vergine Maria (MV), alcuni attrezzi che
possono sembrare propri di un falegname, le palme del martirio ed una
corona con uno scettro.
Ciascuna apertura era poi decorata sullo sfondo da una volta celeste
di un azzurro molto carico arricchita da numerose stelle dorate, ricoperta
però più avanti con un cielo dai colori più tenui
su cui risaltano nuvole bianche.
Anche il pavimento della chiesetta ritornerà presto all'aspetto
primitivo e precedente all'apposizione dello strato di linoleum che
ha reso purtroppo irrecuperabile il pavimento originale. In conseguenza
di questo fatto, e viste le rigide restrizioni imposte dalla Sovrintendenza
ai Beni Artistici, i restauratori si sono quindi visti costretti a rimuoverlo,
con l'obbligo però di sostituirlo con lo stesso tipo di piastrelle,
copiandone anche l'esatta disposizione.
Passando all'esterno della costruzione, anche il vecchio e malandato
portone sarà restaurato e si provvederà a rendere più
agevole l'ingresso ampliando la porticina attualmente esistente e aprendone
una seconda ad essa simmetrica. Inoltre l'intera facciata verrà
rinnovata nel vasto panorama degli altri interventi prettamente edilizi
che hanno già visto rifatti la copertura, il vespaio e gli impianti
tecnologici.
Speriamo quindi che i lavori proseguano spediti e senza intoppi, per
poter al più presto vedere questo piccolo gioiello di arte e
devozione della nostra comunità di nuovo nel suo splendore originario.

Interno della la chiesetta dedicata ai Santi Cosma e
Damiano
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