Aprendo uno qualsiasi di questi "libroni",
sui quali, a partire dalla metà del XIX secolo, sono riportati
"vita, morte e miracoli" di tutti i parrocchiani, si è
come catapultati indietro nel tempo, a vagare tra le pagine consunte
e ingiallite di una storia fatta di tanti piccoli eventi e di mille
volti comuni.
A questo punto è difficile resistere alla tentazione di cercare,
fra tanti, i nomi e le date che riguardino da vicino noi e i nostri
cari, così come è difficile non lasciarsi trasportare
dalla fantasia, immaginandosi i momenti, gioiosi e tristi, di coloro
che fino a poco prima erano soltanto nomi di sconosciuti, scritti in
un'elegante quanto indecifrabile grafia.
Ogni pagina prende vita, come se fosse appena uscita da qualche sbiadito
film in bianco e nero, mettendoci di fronte agli occhi dell'immaginazione
scene di vita quotidiana alle quali sembra di partecipare in prima persona.
Così, partendo dal registro dei Battesimi, ci ritroviamo immediatamente
in decine, centinaia di case nella cui camera da letto le voci di qualche
donna si confondono con i primi vagiti di un neonato infreddolito, mentre
al pianto dirotto e gioioso della madre rispondono le istruzioni severe
della levatrice (figura tanto importante, al tempo in cui i bambini
nascevano in casa, per esperienza e responsabilità, tanto da
essere nominata sul registro accanto ad ogni nato).
Veniamo informati con pochi particolari essenziali riguardo al Battesimo,
che si era soliti celebrare il giorno stesso della nascita, visto l'elevato
tasso di mortalità infantile, e che poteva essere impartito dalla
levatrice stessa in caso di necessità o di pericolo di vita per
il neonato, qualora il prete non avesse fatto in tempo ad arrivare.
Ma con la stessa rapidità ci si trova subito dopo nella nuova
e bellissima chiesa parrocchiale, consacrata l'8 settembre 1864, per
assistere ai primi battesimi qui celebrati, cioè quelli dei piccoli
Primo Luigi Carlo Maria Colombo, Secondo Vincenzo Barlassina, Terzo
Enrico Luigi Ratti, e della piccola Primina Clara Paola Galbiati.
E sfogliando con attenzione le pagine dei Battesimi celebrati tra il
1864 e il 1865, anni in cui si attendeva con ansia l'ultimazione della
chiesa, intitolata a S.Maria Nascente e S.Carlo e contenente il quadro
di S.Luigi del Mosè Bianchi, sembra di poter vedere i volti delle
24 Maria, dei 9 Carlo, delle 9 Carolina, dei 14 Luigi e delle 6 Luigia,
nelle braccia dei loro devoti genitori.
Passando al registro dei Matrimoni ci troviamo immediatamente nella
sacrestia o nella casa parrocchiale fra sposi parenti e testimoni di
nozze. Ma quello che abbiamo di fronte non è lo sfarzo vuoto
dei matrimoni moderni. Tutti indossano l'unico vestito "della festa"
che possiedono e firmano con una bella X accanto alla frase scritta
dal parroco: "Lo sposo (ma la stessa formula è
ripetuta per tutti i presenti - NdA), illetterato, ha fatto in segno
di assenso la presente croce: X". Ma tutti sorridono.
Anche allora comunque la burocrazia non mancava e spesso dovevano essere
richiesti permessi e dispense particolari alle autorità ecclesiastiche,
dal momento che non erano infrequenti i matrimoni in cui le spose non
avevano ancora raggiunto la maggiore età (21 anni) o erano presenti
vincoli di consanguineità tra i coniugi (evento comprensibile
in un mondo nel quale la maggior parte delle relazioni sociali si svolgeva
all'interno di una cascina).
Ma purtroppo la storia è fatta anche di pagine tristi come quelle
del registro dei Defunti.
Anni 2. Anni 1 e mesi 4. Mesi 6. Giorni 2. Frasi come queste
lasciano attoniti.
Visto con gli occhi del presente sembra impossibile l'elevato numero
di bambini che morivano in tenera età, a causa di malattie quali
bronchiti, gastro-enteriti, polmoniti, febbre o complicanze seguenti
il parto.
Pochi sono i fortunati che superano i 60 anni e rari i malati che prima
di morire possono "vantare" le cure di un ospedale. Non mancano
invece i defunti a causa del calcio di un cavallo o investiti da un
carretto, così come alcune pagine lasciano pensare a vere e proprie
epidemie di vaiolo o di meningite (1871-'72).
[ Precedente ] [
Indice ] [ Successiva
]